Ford Pro, la divisione dei veicoli commerciali, prevede entrate pari 4.000/5.000 dollari per veicolo vendendo servizi come la manutenzione programmata e il monitoraggio degli autisti, con un obiettivo di utile di 1,8 miliardi di dollari, su un utile totale previsto per l’intero gruppo di 7,5 miliardi
Il Ceo Farley: il software è il futuro dell’industria automobilistica
Messa alle strette dalla difficoltà di creare veicoli elettrici (EV) competitivi e profittevoli e dalla progressiva chiusura del mercato cinese, Ford sta puntando su una terza strada per aumentare la redditività: quella dei servizi software per i proprietari di veicoli commerciali.
In un recente incontro con gli analisti il Ceo di Ford, Jim Farley, ha detto che grazie ai nuovi software Ford Pro, la divisione dei veicoli commerciali, entro due anni potrebbe ricavare il 20% dell'utile ante imposte dalla vendita di nuovi servizi online. La previsione è che la vendita di servizi per veicoli connessi a proprietari di flotte di piccole e medie dimensioni, come ad esempio sistemi di monitoraggio dei conducenti, contribuisca a generare fino a 1,8 miliardi di dollari di profitti annuali entro due anni. Per il 2025 il consensus degli analisti stima un utile complessivo del gruppo Ford di 7,5 miliardi di dollari. Farley ha esortato gli investitori a considerare il pacchetto di software di Ford Pro come il "futuro dell'industria automobilistica".
Il margine dei servizi software supera il 50%
Farley prevede che Ford Pro realizzerà quest’anno profitti al lordo delle imposte tra gli 8 e i 9 miliardi di dollari. Il manager ha promesso agli investitori che Ford Pro potrà ottenere margini più consistenti rispetto alle sue attività di consumo, in parte grazie ai servizi e alle attività di manutenzione guidate dalle connessioni telematiche ai veicoli e dai dati.
Fra le altre cose, Ford utilizza le connessioni telematiche per invitare i proprietari di veicoli commerciali a sostituire i pezzi prima che si rompano. Aumentare di un punto percentuale il tasso di sottoscrizione dei servizi può "aggiungere circa 30 milioni di dollari di Ebit incrementale all'attività", ha dichiarato il mese scorso Navin Kumar, Chief Financial Officer di Ford Pro.
Nel 2023 Ford Pro ha avuto 500.000 abbonamenti a pagamento per servizi software con un aumento del 46% sull’anno precedente. “I margini sono superiori al 50%", ha dichiarato Farley agli analisti. Il manager ha anche detto che attualmente il 12% dei veicoli venduti da Ford Pro ha abbonamenti software e che l’obiettivo dell’azienda è triplicare questa percentuale.
Il capo di Ford Pro, Ted Cannis, ha dichiarato agli investitori che gli abbonamenti al software potrebbero fruttare 2.000 dollari all'anno per veicolo e che, aggiungendo servizi come l'assicurazione, Ford potrebbe aumentare le entrate per veicolo fino a 4.000-5.000 dollari.
Morgan Stanley (NYSE:MS): Ford Pro è la Ferrari (BIT:RACE) di Ford
Mentre Farley vede grandi guadagni in futuro, gli investitori finora non hanno aumentato la valutazione delle azioni Ford. Oggi la società capitalizza 47 miliardi di dollari, che corrispondono a 6,3 volte gli utili attesi per l’esercizio 2024. Quello di Ford è il multiplo P/E forward più alto fra le tre Big dell’industria auto americana, con GM che vale 5,1 volte gli utili e Stellantis (BIT:STLAM) solo 3,7 volte. Tesla (NASDAQ:TSLA) resta fuori dalla categoria, con un P/E di 85 volte.
Adam Jonas, analista di Morgan Stanley, ha definito Ford Pro "la 'Ferrari' di Ford". Nel 2023 Ford Pro ha guadagnato 7,2 miliardi di dollari di profitti al lordo delle imposte e ha registrato un margine di profitto al lordo delle imposte del 12,4%. A titolo di confronto, il margine di profitto complessivo ante imposte di Ford è stato di appena il 5,9%, a causa del costo degli scioperi degli United Auto Workers nelle principali fabbriche statunitensi e di una perdita ante imposte di 4,7 miliardi di dollari legata alla produzione e vendita di veicoli elettrici.
Previsto nel 2024 un aumento dell’utile del 70%
Il consensus degli analisti stima che Ford realizzerà nel 2024 ricavi pari a 174 miliardi di dollari, in crescita del 4,8% sull’anno precedente. L’utile, invece, dovrebbe fare un balzo del 70% salendo a 7,3 miliardi di dollari, nonostante le pesanti perdite nella divisione EV.
Un mese fa il Cfo di Ford, John Lawler, ha detto a un gruppo di analisti che il futuro degli EV è innegabile. Ford adeguerà la produzione e gli investimenti in base alla domanda del mercato, riconoscendo al contempo il ruolo cruciale dei veicoli elettrici nel rispetto delle norme sulle emissioni. Lo sviluppo di un EV da 25.000 dollari richiede tempo ha detto Lawler, e un team in California, composto da esperti che hanno progettato EV redditizi altrove, sta lavorando al progetto.
Su 27 analisti che coprono il titolo, poco più della metà (14) hanno una raccomandazione neutrale e 10 consigliano di comprare le azioni Ford. La media dei target price è 14,1 dollari, più alta del 20% rispetto agli 11,78 dollari della chiusura di martedì 18 giugno.
Dall’inizio dell’anno l’azione Ford è scesa del 3% e negli ultimi 12 mesi ha perso il 17%. La rivale GM dall’inizio dell’anno è salita del 31%.