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Forex: occhi puntati su FOMC, utili e PIL

Pubblicato 26.01.2021, 11:48
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Rassegna giornaliera sul mercato forex, 25 gennaio 2021

Analisi realizzata alla chiusura del mercato statunitense a cura di Kathy Lien, Direttrice di FX Strategy per BK Asset Management.

Gli investitori di tutto il mondo seguiranno i mercati USA questa settimana. Sarà una delle settimane più intense per il rilascio degli utili del quarto trimestre, inoltre la Federal Reserve farà il suo annuncio di politica monetaria e riceveremo i dati preliminari sul PIL del quarto trimestre. Mentre il Dow Jones Industrial Average è sceso per il terzo giorno di scambi, il NASDAQ e l’S&P 500 hanno mantenuto i guadagni. Questa  performance riflette la convinzione dei mercati verso utili positivi dei big-tech. Se i mercati avranno ragione, questa forza potrà estendersi al Dow e far salire anche le valute. Per ora, la maggior parte delle valute è risalita lunedì, ad eccezione del dollaro neozelandese.

Sebbene il FOMC ed il PIL siano importanti, ci aspettiamo che gli utili corporate abbiano un impatto maggiore su forex e su equity. Dati forti alimenteranno le speranze di una ripresa maggiore per la fine del primo trimestre e per l’inizio del secondo. Si prevede che la Federal Reserve lasci i tassi di interesse invariati, ma le previsioni del presidente della Fed Jay Powell per l’economia e le dichiarazioni potrebbero condizionare l’andamento degli asset. Crediamo che condividerà l’ottimismo dei suoi omologhi che la scorsa settimana hanno visto il bicchiere mezzo pieno. Ma, al contrario di alcuni presidenti delle Fed, non proferirà parola sulla riduzione degli acquisti, perché semplicemente è troppo presto al momento. Se avremo ragione, il vertice della Fed non dovrebbe essere un rischio al rally del mercato equity. Il PIL, invece, potrebbe innescare delle vendite. È palese che il quarto trimestre sia stato molto duro per gli USA, tra l’impennata dei casi, l’attacco al Campidoglio ed il calo delle vendite al dettaglio registrato ad ottobre, novembre e dicembre. Per il PIL si prevede un aumento del 4% contro il 33,4% del 3° trimestre, ma potrebbero esserci anche delle sorprese al ribasso.

Potrebbe essere una settimana impegnativa anche per l’euro. Nonostante i dati PMI migliori del previsto e i dati dello ZEW, il report dell’ IFO tedesco è stato una sorpresa al ribasso. L’indice del sentimento delle imprese è sceso da 92,2 a 90,1 nel mese di dicembre. Questo calo non è stato così sorprendente in quanto la seconda ondata ha bloccato l’economia il mese scorso, ma un peggioramento simile nella componente delle aspettative è più preoccupante.

Tutti, dagli investitori ai presidenti delle banche centrali, vedono una crescita più forte nei prossimi sei mesi, ma le imprese tedesche restano pessimiste. Giovedì vedremo se questo sentimento è condiviso dai consumatori e dalle imprese della zona euro. Venerdì, la Germania rilascerà il report sul PIL del 4° trimestre e potremmo vedere il primo di due trimestri negativi che creano una doppia recessione. Si prevede un calo della crescita del PIL e, a meno che non ci sia una forte ripresa a febbraio o marzo, la crescita resterà negativa nel primo trimestre.

Il dollaro neozelandese ha registrato la migliore performance della giornata, nonostante siano stati riportati nuovi casi di COVID-19 dopo mesi; si tratterebbe della variante sudafricana, una variante più contagiosa. Ciò che colpisce è che la persona che ha portato il virus nel paese proveniva dall’Europa e prima di partire ha osservato una quarantena di 14 giorni ed eseguito due test negativi. Purtroppo si è recata in circa 30 posti diversi in Nuova Zelanda prima di scoprire di essere positiva. Dopo l’accaduto, l’Australia ha bloccato la “travel bubble” con la Nuova Zelanda. I viaggiatori che provengono dalla Nuova Zelanda dovranno osservare una quarantena in hotel prima di avere accesso al paese. Il dollaro neozelandese è stato fortemente richiesto in vista del report PMI. L’attività manifatturiera si è contratta alla fine dell’anno, ma l’indice dei servizi, che era sceso sotto il 50 il mese scorso, potrebbe essere risalito a dicembre.

Ad eccezione del franco svizzero, che ha seguito il calo dell’euro, le altre principali valute sono rimaste invariate. La sterlina si è staccata dai minimi, ma il lockdown del paese potrebbe portare a dati deboli sul mercato del lavoro questo martedì. Ci aspettiamo di vedere un forte aumento delle richieste di sussidio ed un rallentamento nella crescita degli stipendi.

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