Dando una veloce occhiata ai maggiori indici principali si nota che i Paesi Mediterranei (Italia esclusa) stanno ottenendo le migliori performance in assoluto! Infatti, se da inizio 2022 il Nasdaq ha perso un 26%, il FTSE China il 16% e il Dow l’ 11%, il PSE20 portoghese sta facendo segnare un brillantissimo +12%. lIBEX spagnolo e ASE greco sono quasi invariati ma fanno meglio di Francia e Germania che segnano un meno 11%. I britannici della Brexit sono a +2%.
E l’Italia? L’indice meneghino é ex-aequo con quello tedesco e dei “cugini” francesi. E visto i fondamentali del nostro Paese potremmo probabilmente anche considerarlo un successo (comparandolo anche con USA e Cina)
Seppur l’intenzione era quella di re-triplicare l’esposizione Short sull’indice in caso di discese sotto i 23800 (la “prima” entrata era stata chiusa in leggero gain del 4%, ETCx3 +12%) le continue mosse e contromosse del Grande Capo abbinate ad indicatori tecnici “contrarian” hanno fatto propendere per il non incrementare; cosa che faremo invece o in caso di risalite in fascia 25500-26500 oppure, questa volta si, alla rottura dei 23800 (entrata maggiorata del 30%).
Oggi si è provveduto ad entrare short anche su TENARIS (BIT:TENR) al prezzo di 15.60. Nessuno stop loss
L’oro, dopo lo storno avvenuto dai massimi di inzio Marzo, ha perso circa un 11% e si trova ora nella possibilità di poter riprendere la corsa con target 2500. Avendo ipotizzato che lo storno avrebbe potuto essere ampio avevamo chiuso la posizione con un +11,5% (ETCx3 +37%). Ora, nonostante la quotazione potrebbe correggere ancora leggermente, si è provveduto a rientrare al prezzo di 1843 (ETCx3 33.00). Stop Loss tassativo 1740
Da evidenziare che lo spread BTP/Bund si trova attualmente a 195 punti, ovvero sui massimi y/y
Altre posizioni in essere:
Prysmian (BIT:PRY) short con 3 posizioni e pmc 23.50 (meno 21% circa)
Nasdaq short con 2 posizioni e pmc a 12400 (+ 3.50% circa – ETCx3 meno 42% circa per effetto temporale)