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Forex: chiusura tranquilla del 2° trimestre, incertezza per il 3°

Pubblicato 01.07.2020, 08:32
Aggiornato 09.07.2023, 12:31

Rassegna giornaliera sul mercato forex, 30 giugno 2020

 Analisi realizzata alla chiusura del mercato statunitense a cura di Kathy Lien, Direttrice di FX Strategy per BK Asset Management.

Mentre si chiude il secondo trimestre, riflettiamo sui guadagni dei titoli e delle valute. Sebbene la pandemia di COVID-19 abbia segnato i mercati alla fine del primo trimestre, la ripresa è stato il tema predominante del secondo trimestre. Gli stati sono andati in lockdown a febbraio e marzo ed hanno iniziato ad allentare le restrizioni a maggio e giugno. Per gli investitori, i consumatori e le banche centrali, la paura ed il panico hanno lasciato il posto all’ottimismo. Il Dow Jones Industrial Average è salito del 15% negli ultimi tre mesi, mentre il NASDAQ Composite è salito del 28% ai massimi storici. I mercati di tutto il mondo hanno registrato dei rally a doppia cifra, come mostrano gli indici DAX, Nikkei 1000, S&P 500 e TSX. Le valute ad alto beta come euro, dollaro australiano e neozelandese sono andate particolarmente bene, AUD e NZD hanno toccato dei massimi plurimensili. Il dollaro USA invece si è indebolito contro tutte le principali valute nel secondo trimestre.

Tuttavia, all’inizio di questo terzo trimestre, la paura sta tornando sui mercati. Il governo USA sta perdendo la sua battaglia contro il coronavirus con alcuni degli stati più popolati che mostrano dati allarmanti sull’aumento dei nuovi casi. Molti governatori hanno fermato le riaperture e l’impatto economico che ne deriverà sarà ancora maggiore se altri stati li seguiranno. La ripresa potrebbe rallentare sensibilmente con un nuovo lockdown. Gli USA non sono l’unico paese in cui sono ripartiti i contagi. L’Australia ha imposto una rigida quarantena di 4 settimane a 10 distretti di Melbourne, il secondo stato per popolazione. Il governo ha annunciato delle sanzioni contro coloro che usciranno di casa per attività non ritenute essenziali. Altri stati in Australia hanno bloccato gli ingressi dalla regione della Victoria. Il dollaro australiano ha ceduto i precedenti guadagni ed è andato in forte calo. Gli USA potrebbero essere ancora alla prima ondata, ma la paura di una seconda ondata è tangibile in molti paesi. Se i governi non prenderanno le misure necessarie per controllare rapidamente il virus, la crescita registrata alla fine del secondo trimestre svanirà presto nel nulla.

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Gli investitori continuano a comprare dollari USA in vista dei dati sull’occupazione non agricola che saranno rilasciati giovedì con un giorno di anticipo.  Gli economisti si aspettano un ulteriore crescita dell’occupazione, ma il tasso di disoccupazione potrebbe essere rivisto al rialzo o peggiorare. La fiducia dei consumatori è rimbalzata a giugno  ma tutti sanno che l’umore degli americani sta peggiorando a causa dell’aumento dei casi di COVID-19. L’indice PMI manifatturiero di Chicago è migliorato meno del previsto dal minimo di 38 anni. Il Presidente della Federal Reserve Jerome Powell ed il Segretario al Tesoro Steve Mnuchin hanno testimoniato davanti al Congresso. Le loro dichiarazioni sono state relativamente ottimiste, con Powell che ha dichiarato che gli USA sono entrati in una nuova fase prima del previsto e che i dati recenti forniscono segnali positivi. Mnuchin ha dichiarato che la Casa Bianca e il Senato stanno lavorando su un ulteriore stimolo finanziario da fornire entro la fine del mese prossimo.

Con i dati ADP e Challenger attesi per domani, l’attenzione passerà rapidamente ai dati NFP. È atteso anche il rilascio dei verbali del FOMC di giugno e la liquidità della banca centrale è l’unico fattore che spinge i mercati.

L’avversione al rischio ha fatto scendere euro e sterlina contro il dollaro USA. Secondo gli ultimi dati, la zona euro ha evitato la deflazione a giugno. Dopo essere scesa dello 0,1% a maggio, i prezzi al consumo sono saliti dello 0,3% a giugno. Gli investitori hanno trascurato questo dato in quanto era stato già anticipato dall’IPC tedesco, in più non ha avuto alcun impatto sulla politica a breve termine della BCE. L’aumento dell’IPC non spingerà la Banca Centrale Europea a considerare un aumento dei tassi di interesse. La crescita del PIL del Regno Unito è stata rivista al ribasso nel secondo trimestre a -2,2% da -2%. I consumi sono stati inferiori a quanto precedentemente stimato, con un calo del 2,9%, dal -1,7%.

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Il dollaro canadese ha trascurato i dati sul PIL migliori del previsto in quanto a si tratta di un -11,6% contro l’atteso -12%. L’avversione al rischio e i dati misti hanno tenuto il dollaro neozelandese sotto pressione. La fiducia delle imprese è stata rivista al ribasso a giugno, mentre le previsioni sono state riviste al rialzo. Inoltre, gli indici PMI cinesi sono migliorati il mese scorso.  

Per questa sera sono attesi i dati manifatturieri australiani e le concessioni edilizie neozelandesi. Atteso anche l’indice nipponico Tankan relative al 2° trimestre, ma  si prevede un peggioramento del sentimento a tutto tondo.

Ultimi commenti

Buongiorno a tutti, io vorrei informazioni ho investito i miei soldi in Londra con una società di investactive e dopo ho chiesto di ritirare indietro e loro mi hanno detto di pagare il servizio bancario inglese .questo è vero o falso?si qualcuno sappia un po' come funziona potrai dare un consiglio .
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