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Gas naturale: continua il rally, il caldo fa saltare le previsioni

Pubblicato 22.07.2021, 16:16
CL
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Tutti i mercati energetici sono affondati durante il Lunedì Nero di questa settimana, tranne il gas naturale.

Natural Gas Daily

Grafico giornaliero gas naturale

I future del greggio sul New York Mercantile Exchange sono crollati del 7%, mentre quelli della benzina del 6%. I future del gas NYMEX sull’Henry Hub sono balzati di quasi il 3%.

E il gas ha continuato ad andare meglio dei rivali da allora, accumulando quasi il 7% sulla settimana in quella che potrebbe essere la migliore su cinque.

Ieri, il contratto di agosto Henry Hub del NYMEX ha segnato un massimo di oltre 2 anni e mezzo di 3,965 dollari per mmBtu, avvicinandosi al tanto agognato livello di 4 dollari.

In effetti, i contratti del gas dei mesi invernali, da dicembre a febbraio, hanno tutti visto attestazioni sopra i 4 dollari per mmBtu nella seduta di ieri sul NYMEX, lasciando incredulo chi aveva scommesso che i prezzi si sarebbero consolidati questa settimana per le precedenti letture di temperature buone.

Quindi, che sta succedendo al cosiddetto “natty”?

Inatteso cambio delle temperature

A quanto pare, la colpa è del clima.

Sì, un inatteso cambio delle temperature potrebbe nuovamente causare un’impennata della domanda di riscaldamento negli Stati Uniti sul breve termine, dicono gli analisti che hanno analizzato le previsioni meteorologiche cercando di capire cosa potrebbero implicare per il mercato.

Come sempre, il cambiamento deciderà quanto gas che viene prodotto ogni settimana sarà bruciato per i condizionatori e la generazione di energia elettrica e quanto ne resterà da immagazzinare.

Dan Myers, analista di Gelber & Associates, agenzia di consulenza per il gas a Houston, spiega:

“Un cambiamento verso diffuse temperature sopra la media nei prossimi giorni suggerisce ulteriori immissioni rialziste, inferiori alla media, nelle prossime settimane”.

“Per i sette giorni al termine il 30 luglio, le nostre aspettative sulle immissioni nelle scorte sono scese di circa 13 bcf mercoledì scorso, per via di previsioni più forti sulla domanda per i condizionatori per la prossima settimana”.

Natural Gas Storage Forecast

Previsioni scorte gas naturale

Fonte: Gelber & Associates

Il dibattito sulle immissioni di gas arriva mentre la Energy Information Administration si prepara a pubblicare l’ultimo aggiornamento settimanale sulla situazione delle scorte di gas naturale USA alle 10:30 ET (14:30 GMT) di oggi.

In base alle stime degli analisti intervistati da Investing.com, i livelli delle scorte statunitensi di gas naturale sono probabilmente saliti di 44 bcf, o miliardi di piedi cubici, nella settimana terminata il 16 luglio.

Se fosse vero, si tratterebbe del 20% in meno rispetto ai 55 bcf della settimana precedente, conclusasi il 9 luglio, presumibilmente per un maggiore consumo del combustibile per gli impianti di raffreddamento.

Su base annua, l’iniezione per la settimana del 16 luglio è leggermente superiore ai 38 bcf della stessa settimana di un anno fa. È anche superiore alla media quinquennale (2016-2020) di 36 bcf.

Ma, aspetto ancor più importante, l’iniezione della settimana del 16 luglio porterebbe le scorte totali di gas a 2,673 tcf, o migliaia di miliardi di piedi cubici. Sarebbe il 6,3% al di sotto della media quinquennale ed il 16,7% al di sotto del livello della stessa settimana di un anno fa.

Sebbene le utenze abbiano bruciato più gas la scorsa settimana rispetto a quella precedente, le temperature sono rimaste perlopiù invariate in confronto all’anno scorso. L’agenzia di dati Refinitiv ha reso noto che si sono registrati 87 CDD (gradi giorno di raffrescamento) la scorsa settimana, rispetto alla media trentennale di 88 CDD.

I CDD misurano di quanti gradi la temperatura media giornaliera è superiore ai 65 gradi Farenheit (18 gradi Celsius) e vengono usati per stimare la domanda per il raffreddamento di abitazioni e uffici.

Giorni ancora più caldi in arrivo

Bespoke Weather Services, in una previsione del portale di settore naturalgasintel.com, ha affermato che le previsioni sono ancora più calde per le prossime due settimane. Ed ha aggiunto:

“Tutti i cambiamenti si trovano nelle previsioni per la prossima settimana, e continuiamo a vedere previsioni sempre più calde in località che vanno dal Midwest meridionale al Sud, soprattutto in Texas. Questo è connesso all’aggiunta di un qualche blocco nel Nord Atlantico, il che in estate segnala più caldo nella parte meridionale degli USA”.

“Prevediamo almeno qualche giorno sul medio termine nel range di 100-105 gradi per le massime in città come Dallas, un netto cambiamento rispetto al pattern sul mese in corso”, aggiunge. “Rispetto al normale, il caldo più forte resta negli Stati Uniti centro settentrionali, dove i 90 gradi saranno diffusi da Minneapolis a Des Moines e persino fino a Chicago a volte. Temperature di 90 gradi si vedranno anche nella regione Medio Atlantica a fine mese”.

Secondo naturalgasintel.com, la produzione questa settimana ha registrato una media di circa 91 bcf, circa 2 bcf in meno rispetto ai massimi del 2021 raggiunti a giugno.

La combinazione di una produzione relativamente leggera e di una domanda in accelerazione fa temere agli osservatori del settore che le utenze possano non iniettare abbastanza gas nelle scorte sotterranee quest’estate da soddisfare gli imminenti bisogni invernali del combustibile per alimentare le caldaie, dice il portale.

I livelli delle scorte invernali non sembrano sufficienti

Bespoke scrive: “Fino a quando non riusciremo almeno a raggiungere i massimi dell’anno in corso” per la produzione, “il rally potrebbe benissimo continuare”.

L’agenzia spiega che raggiungere il prezzo di 4 dollari “sembra scontato” per il contratto Henry Hub di agosto, con il mercato che continua a digerire la realtà che, almeno al momento, non c’è abbastanza produzione per portare le scorte di gas USA a livelli sufficienti per l’inverno.

Al contrario degli anni scorsi, “c’è stato poco allentamento materiale negli equilibri scorte/domanda nonostante la forte impennata dei prezzi”, aggiunge Bespoke.

Gli analisti di Tudor, Pickering, Holt & Co, intanto, spiegano che, oltre al ribasso delle scorte, le dinamiche del prezzo negli ultimi giorni si sono riversate anche sulla generazione di energia elettrica.

Il rally del prezzo del gas naturale ha “fatto poco” per ridurre la domanda per la generazione di energia elettrica, dicono gli analisti di TPH.

Il team di TPH spiega che la generazione di energia eolica e solare è stata sottotono negli ultimi giorni, giù ad appena il 5% della generazione totale all’inizio di questa settimana, contro la media del 9% della prima metà di luglio.

Ma la quota di gas per la produzione termoelettrica è salita al 61% all’inizio di questa settimana, dopo una stabile media del 60% la scorsa settimana, che suggerisce che il sostituto del carbone, nonostante il prezzo più economico, “fatica a soddisfare la domanda, con le rinnovabili che restano indietro”.

EBW Analytics Group è d’accordo con questa idea:

“Con le occasioni di un dislocamento di carbone perlopiù esaurite, non è chiaro quanto dovranno salire i prezzi per rifornire adeguatamente le scorte prima che la stagione delle iniezioni finisca”.

Nota: Barani Krishnan utilizza una varietà di opinioni oltre alla sua per apportare diversità alla sua analisi di ogni mercato. Per neutralità, a volte presenta opinioni e variabili di mercato contrarie. Non ha una posizione su nessuna delle materie prime o asset di cui scrive.

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