Il caldo estivo ha solidificato il prezzo del gas naturale USA nella parte alta dei 6 dollari, dando sollievo ai tori intrappolati in un mercato in caduta libera appena due settimane fa.
L’8 giugno, un’esplosione ha reso l’impianto Freeport LNG sulla costa del Golfo del Texas inutilizzabile fino ad ottobre, riducendo significativamente la domanda USA di gas naturale. Prima dell’incidente, l’impianto era responsabile di circa il 20% di tutta la lavorazione di gas naturale liquefatto USA, consumando fino a 2,1 miliardi di piedi cubici di gas naturale al giorno.
Il gas inutilizzato dall’impianto si stava accumulando da allora, facendo crollare il contratto dei future sull’Henry Hub a New York dal massimo di 14 anni di 9,66 dollari al minimo di 14 settimane di 5,32 dollari. Tuttavia, dalla settimana terminata il 24 giugno, le cose sono cambiate e il contratto è balzato del 15%.
Prima dell’apertura di questo giovedì a New York, il contratto si attestava a 6,63 dollari, con i grafici che indicano un breakout a 6,80 e poi 8 dollari.
Sunil Kumar Dixit, a capo delle strategie tecniche di skcharting.com, spiega:
“Il rialzo sarà limitato dalla media mobile esponenziale su 50 giorni di 6,90 dollari ma, se dovesse andare oltre, allora il range probabilmente si infrangerà e punterà a 8,0 e 8,85 dollari”.
La ripresa del prezzo del gas arriva con il drastico aumento delle temperature delle ultime due settimane, che ha spinto gli americani ad accendere al massimo i condizionatori.
Secondo i dati di Refinitv, ci sono stati circa 95 CDD la scorsa settimana, sopra la media trentennale di 83 CDD per il periodo.
I CDD misurano di quanti gradi la temperatura media giornaliera è superiore ai 65 gradi Fahrenheit e vengono usati per stimare la domanda per il raffreddamento di abitazioni e uffici.
L’impennata della domanda di raffrescamento ha di conseguenza fatto aumentare il gas bruciato dalle utenze energetiche, prosciugando gran parte delle scorte sul mercato.
Una serie di interruzioni per manutenzione all’inizio della settimana ha ridotto ulteriormente le scorte: naturalgasintel.com riporta che la produzione nazionale è scesa sotto i 94 miliardi di piedi cubici martedì, dai recenti massimi di quasi 96 bcf. Questo fa temere per lo squilibrio scorte/domanda.
Inoltre, si riaccende l’attenzione per le scorte di gas: la media quinquennale toccherà un deficit di 300 bcf, come previsto mesi fa?
Per NatGasWeather, le prossime due settimane dovrebbero restare “calde e rialziste, soprattutto il periodo 17-26 luglio”.
Le previsioni indicano ancora temperature roventi per luglio e agosto.
Eli Rubin, analista di EBW Analytics Group, commenta:
“Con il caldo che si intensificherà a fine luglio, ulteriori rialzi e condizioni volatili sembrano l’esito più probabile”.
Anche al di fuori degli Stati Uniti la domanda di GNL USA resta a 6 dollari e oltre. I volumi negli impianti di GNL restano sopra gli 11 bcf al giorno, di fatto a piena capacità, ad eccezione di Freeport.
Con la Russia che gioca al gatto e al topo con l’Europa per il progetto Nord Stream 1, l’UE sta chiedendo tutto il GNL che riesce ad avere quest’estate.
In vista del report settimanale sulle scorte di gas della US Energy Information Administration, gli analisti sentiti da Investing.com stimano un aumento maggiore del previsto, di 58 bcf, per la settimana terminata l’8 luglio.
Se corretto, supererebbe di gran lunga l’incremento di 49 bcf della stessa settimana di un anno fa e la media quinquennale (2017-2021) di un’iniezione di 55 bcf.
Nella settimana precedente, le utenze hanno aggiunto 60 bcf di gas nelle scorte.
L’iniezione che gli analisti hanno previsto per la settimana terminata l’8 luglio porterebbe le scorte a 2,369 mila miliardi di piedi cubici, circa l’11,9% al di sotto della media quinquennale ed il 9,6% al di sotto dei livelli di un anno fa.
Gelber & Associates afferma:
“[L’iniezione inaspettatamente bassa della scorsa settimana] fa temere una replica che fa sorgere dei dubbi circa un aumento delle iniezioni nelle scorte che risolverà la tensione del mercato in vista dell’inverno”.
Nota: Barani Krishnan utilizza una varietà di opinioni oltre alla sua per apportare diversità alla sua analisi di ogni mercato. Per neutralità, a volte presenta opinioni e variabili di mercato contrarie. Non ha una posizione su nessuna delle materie prime o asset di cui scrive.