Questo mese di gennaio si avvia a diventare il mese invernale con il maggior utilizzo di energia degli ultimi sette anni. I trader dell’energia cominciano a chiedersi se i prossimi cali delle scorte di natural gas possano determinare una variazione di prezzo nel carburante.
L’Energy Information Administration (EIA) aggiornerà oggi alle 16:30 CET) i dati sulle scorte di gas della scorsa settimana.
Gli analisti di Investing.com hanno previsto un calo di 216 miliardi di piedi cubi (bcf) di gas per il riscaldamento e la generazione di corrente nella settimana del 21 gennaio.
Il calo della stessa settimana dello scorso anno si attestava a 137 bcf mentre la media quinquennale si attesta a 161 bcf.
Se gli analisti di Investing.com hanno ragione, le scorte totali di gas dovrebbero scendere a 2,594 miliardi di piedi cubi – circa l’% in meno rispetto alla media quinquennale e il 10% al di sotto del livello della settimana scorsa.
Per la settimana terminata il 14 gennaio l’EIA ha riportato un consumo di 206 bcf.
Ciò che spinge il calo delle scorte è ovviamente la presenza di temperature molto rigide negli USA, in particolare sulla costa orientale dove si trova il maggiore mercato per il gas da riscaldamento,
Source: Gelber & Associates
Secondo Refinitiv, ci sono stati 218 heating degree days (HDD) la scorsa settimana contro la media di 30 anni di 195 HDD per il periodo.
Il dato HDD, utilizzato per stimare la domanda di riscaldamento nelle abitazioni e nelle aziende, indica il numero dei gradi al giorno in cui la media della temperatura è sotto i 65 gradi Fahrenheit (18 gradi Celsius).
Le variazioni tra offerta e domanda ed i potenziali cali settimanali delle scorte fino a febbraio potrebbero spingere i prezzi dal range attuale di 4,00-4,30 dollari per thermal unit.
Negli scambi di ieri, i future front-month dei future del gas di febbraio sull’Henry Hub di New York sono stati scambiati a 4,28 dollari, in salita del 5,5% dalla precedente seduta e circa il 13% al di sopra dell’ultima chiusura negativa di 3,80 del 20 gennaio. Il contratto scade nella seduta di questo giovedì e sarà sostituito dal contratto di marzo.
Anche le previsioni tecniche per il gas naturale indicano un rally che potrebbe portare un rialzo di 50 centesimi.
“Se ci sono abbastanza acquisti, il rally attuale potrebbe arrivare a 4,70 dollari, sebbene possa anche portare della volatilità nel breve termine”, ha dichiarato Sunil Kumar Dixit, chief technical strategist presso skcharting.com. Dixit ha aggiunto:
“L’attuale rialzo resta condizionato dai prezzi sopra i 4,00 dollari, al sotto dei quali si potrebbe vedere un supporto orizzontale di 3,70 e di 3,60”.
EBW Analytics Group, commentando sullo stesso portale, ha notato che le scadenze dei contratti front-month di Henry Hub tendono a registrare dei rally. Ha notato che negli ultimi 14 mesi, il front month è salito 10 volte su 14 negli ultimi due giorni di scambi, con un guadagno medio di 17,9 centesimi.
Il trend diventa ancora più evidente l’ultimo giorno di scambi, secondo lo studio di EBW, con il prompt month in salita 12 su 14 mesi, con un guadagno medio di 12,1 centesimi. Inoltre, negli ultimi cinque mesi, il front month è salito di almeno 30 centesimi in quattro occasioni e più di 45 centesimi in tre occasioni.
“Sebbene sia probabile un’elevata volatilità per il gas naturale, le condizioni meteo e la spinta della terza settimana, se dovessero proseguire, potrebbero essere gli eventi determinanti per degli aumenti notevoli negli ultimi scambi del contratto di febbraio”, ha affermato Eli Rubin, analista senior presso EBW.
Nota: Barani Krishnan utilizza una varietà di opinioni oltre alla sua per apportare diversità alla sua analisi di ogni mercato. Per neutralità, a volte presenta opinioni e variabili di mercato contrarie. Non ha una posizione su nessuna delle materie prime o asset di cui scrive.