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I tagli dei tassi USA stanno arrivando, ma cos’è successo al biglietto verde?

Pubblicato 19.06.2019, 22:46
Aggiornato 09.07.2023, 12:31

Rassegna giornaliera sul mercato forex, 19 giugno 2019

Analisi realizzata alla chiusura del mercato statunitense a cura di Kathy Lien, Direttrice di FX Strategy per BK Asset Management

Oltre alla reazione del dollaro USA all’annuncio di politica monetaria della Federal Reserve, la conclusione più importante è che stanno arrivando tassi di interesse più bassi. Invece di parlare della possibilità di un taglio dei tassi, la conversazione è stata incentrata sulla tempistica dell’allentamento. A marzo, 2 membri si erano espressi a favore di un aumento dei tassi nel 2019 e 11 si erano schierati per lasciare la politica invariata. Ora, solo un membro è a favore di un aumento dei tassi mentre 8 membri vedono un taglio dei tassi nel 2019. La cosa peggiore per il dollaro è stato il fatto che 7 di questi 8 membri vedono la possibilità di 2 cicli di allentamento. Il Presidente della Fed di St Louis Bullard mercoledì si è espresso a favore di un taglio dei tassi di 25 punti base.

Dunque non abbiamo avuto bisogno di aspettare che parlasse il Presidente della Fed Powell per capire che negli ultimi tre mesi la banca è diventata più cauta; infatti, il dot plot parla da solo e ci spiega quanto sia cambiato il sentimento all’interno della Fed. L’inflazione è in calo e sale l’incertezza mentre rallentano gli investimenti delle imprese. Anche se la Fed ha aggiornato le previsioni del PIL 2019 ed ha abbassato le previsioni sul tasso di disoccupazione, la prossima mossa sarà un taglio dei tassi e non un aumento. La Fed ha inoltre rimosso la parola “paziente” dalla dichiarazione del FOMC, che già si prevedeva fosse cauta ma che ora dice chiaramente che non ci vorrà molto prima di un intervento. Il Presidente della Federal Reserve Powell si è mostrato coraggioso definendo forte il mercato del lavoro e aggiungendo che i dati sono positivi, specialmente quelli sui consumi. Tuttavia, non ci vorrà molto prima che i membri decidano di agire. Secondo Powell, “aspettano di saperne di più sui rischi nel breve termine” e se il quadro dovesse peggiorare, allora ci sarà abbastanza sostegno da decidere per un intervento tempestivo.

6 cosa da notare sul vertice della Fed:

  1. La Fed lascia i tassi di interesse invariati ed elimina la parola “paziente” dalla dichiarazione di politica
  2. Per la prima volta il Dot Plot indica un taglio dei tassi – 8 su 17 membri vedono un taglio dei tassi quest’anno (7 di loro ne prevedono 2)
  3. La Fed teme che l’inflazione, l’attività manifatturiera, il commercio e gli investimenti delle imprese continuino a scendere
  4. La Fed abbassa le previsioni di inflazione, aggiorna le previsioni sul PIL e sul tasso di disoccupazione
  5. La creazione di nuovi posti di lavoro e la spesa dei consumatori non basteranno a contrastare i rischi
  6. La Fed vuole aspettare i prossimi dati per capire il quadro del rischio nel breve termine

Il dollaro USA è sceso contro le altre principali valute dopo il rilascio della dichiarazione del FOMC e delle previsioni del dot-plot, ma non è sceso ulteriormente dopo le dichiarazioni di Powell che hanno ridimensionato l’urgenza dell’intervento. Powell ha chiarito che la banca è in attesa e osservazione, ma tutte le modifiche fatte alla dichiarazione giocano a sfavore del dollaro. La Fed potrebbe aspettare altri dati prima di abbassare i tassi di interesse, ma l’attesa potrebbe non essere così lunga: uno o due mesi di dati deludenti su IPC o occupazione non agricola (NFP) potrebbero bastare. Crediamo che il dollaro sia destinato a scendere contro JPY, CHF e CAD, ma le perdite contro EUR, AUD e NZD dovrebbero essere limitate dalla cautela espressa dalle banche centrali dei rispettivi paesi.

C’è attesa per l’annuncio di politica monetaria della Banca di Inghilterra di questo giovedì. A differenza della BCE o di altre importanti banche, le recenti dichiarazioni della Bank of England non sono proprio caute. Tutti temono la possibilità di una Brexit senza accordo, ma diversi policymaker, tra cui il Vice Governatore Broadbent e Saunders credono che i tassi debbano salire più velocemente di quanto si aspettino i mercati. In passato questa visione è stata condivisa anche dal Governatore Carney in quanto la banca centrale si augurava una Brexit tranquilla (e anche noi). La tabella seguente mostra che l’economia non ha avuto una direzione chiara dall’ultimo vertice. Se la questione resta incentrata sull’aumento dei tassi, la sterlina potrebbe toccare 1,28 contro il dollaro e 88 centesimi contro l’euro. Tuttavia, se la banca seguirà le orme della Fed e aumenterà possibilità di un allentamento, la sterlina potrebbe scendere ai nuovi minimo contro entrambe le valute.

GBP Data Points

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