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Nel video in basso la mia strategia applicata con grafici ed i livelli operativi, non mancare di guardarla.
A Wall Street si dice: "Mi siedo nel mio ufficio e leggo tutto il giorno."
Warren Buffett
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
- C'è un vecchio detto americano sugli investimenti: “anche un gatto morto rimbalza se lo lasci cadere da molto in alto”. Il “rimbalzo del gatto morto o dead bounce cat” si riferisce a una ripresa a breve termine in una tendenza al ribasso. Un rimbalzo del gatto morto è una ripresa a breve termine in una tendenza al ribasso che non indica un'inversione della tendenza al ribasso. I motivi di un rimbalzo del gatto morto sono prevalentemente tecnici come: • una compensazione delle posizioni corte, • investitori che credono che sia stato raggiunto il minimo, • investitori che pensano che alcuni asset siano ipervenduti.
- Il rialzo verificatosi nell'ultima ora della sessione di ieri ha aiutato i tre indici americani a mettere a segno un modesto rimbalzo dopo quella che era stata la peggiore seduta del mercato in oltre due anni. Il NASDAQ è salito del +0,74%. L'S&P è salito del +0,34% chiudendo a 3946,01. Il Dow Jones è salito del +0,10%.
- Sicuramente ieri ho notato che potrebbero tornare alcuni compratori nel breve termine, dato che il crollo di martedì ad alcuni è sembrato essere un po' esagerato. Il rialzo di ieri seppur modestissimo è certamente benvenuto, ma la seconda metà di settembre è sempre stata storicamente debole. Questo non significa che le azioni scenderanno automaticamente, ma la mia guardia è alzata in questo momento con un mercato così volatile e insicuro.
- Come ben sapete il mio atteggiamento di fondo è sempre di trovare qualcosa di positivo e ieri almeno non siamo caduti ulteriormente in rosso, cosa che era una possibilità molto concreta verificatasi un paio di volte nel corso delle contrattazioni. Nonostante questo non posso che essere un po' deluso dal fatto che il mercato non sia riuscito a recuperare di più le colossali perdite della sessione di martedì, che hanno visto un crollo di oltre il -5% del NASDAQ e una perdita di quasi 1300 punti del Dow.
- Per chi non seguisse quotidianamente i mercati e le mie analisi ricordo che il violento sell-off è stato innescato martedì da un dato del CPI di agosto più caldo del previsto, che ha rovinato le speranze del mercato che l'inflazione fosse in discesa e che la Fed potesse allentare i suoi forti rialzi dei tassi. E quindi invece del calo atteso, i prezzi al consumo sono aumentati dell'8,3% su base annua e dello 0,1% su base mensile, superando le aspettative rispettivamente di un aumento dell'8,1% e di un calo dello 0,1%.
- Il dato atteso ieri era il PPI, (l'indice dei prezzi alla produzione, Producer Price Index, PPI è un indicatore inflazionistico che misura il cambiamento medio dei prezzi di vendita praticati dai produttori nazionali di beni e servizi. Il PPI misura il cambiamento del prezzo dal punto di vista del Venditore. Il PPI considera tre aree di produzione: basate sull'industria, basate sulle materie prime e fase di lavorazione. Ebbene il calo di martedì avrebbe potuto non essere stato così grande se il CPI fosse stato un po' più vicino al PPI uscito ieri. I prezzi all'ingrosso sono stati molto più freddi delle loro controparti al consumo.
- Il dato principale di agosto ha rispecchiato le aspettative con un calo dello 0,1% su base mensile. La crescita su base annua è stata dell'8,7%, non solo inferiore alle previsioni dell'8,8%, ma anche molto migliore rispetto al 9,8% di luglio. Anche l'IPP core è risultato migliore del previsto.
- Il dato principale che emerge dal rapporto è che i produttori hanno visto una moderazione delle pressioni sui prezzi. Tuttavia, il rapporto mostra anche che l'inflazione dei prezzi dei beni intermedi è ancora troppo alta e su larga scala. I dati in uscita oggi sono: le vendite al dettaglio e le richieste iniziali di disoccupazione. Tuttavia, ora che i rapporti sull'inflazione sono stati resi noti, la principale preoccupazione degli investitori è quella di sapere cosa farà e dirà la Fed nella prossima riunione che si terrà tra meno di una settimana.
- Rubrica ”L’angolo di Warren Buffet conosciuto come l’oracolo di Omaha”.
- Allo stato attuale, la Fed dovrebbe aumentare i tassi di interesse di almeno 75 punti base la prossima settimana, quando il 21 settembre si concluderà la riunione del FOMC. C'è ora un 28% di possibilità che la Fed possa aumentare di ben 100 punti base. Vedremo. Ma, dato che l'inflazione elevata rappresenta un rischio maggiore per l'economia rispetto all'aumento dei tassi di interesse, una Fed ferma che mantiene una posizione aggressiva sui tassi sarà probabilmente accolta con favore dal mercato. Perché prima i tassi salgono, prima l'inflazione può scendere. E mentre c'è ancora un po' di incertezza sull'entità del rialzo della prossima settimana (anche se le probabilità sono ormai al 100% di un rialzo di almeno 75 punti base), la domanda che la maggior parte delle persone si porrà è quanto aumenteranno a novembre e dicembre, le ultime due riunioni del FOMC dell'anno dopo questa?
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- Queste comunicazioni sono da ritenersi non personalizzate, ma pensate scritte ed inviate ad un pubblico indistinto. L'esecuzione di investimenti, posti in essere dovranno essere fatti sotto la supervisione di un professionista di vostra fiducia iscritto all'apposito Albo, saranno quindi a vostro completo rischio, non assumendo l'autore alcuna responsabilità al riguardo. L'operatività descritta è proposta in maniera teorica e allo scopo formativo nei mercati finanziari ed è quindi esclusivamente divulgativa e non costituisce stimolo all'investimento e/o consulenza finanziaria.