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Il dollaro continua a salire dopo i dati sulle vendite al dettaglio negli USA

Pubblicato 17.11.2021, 10:01
Aggiornato 09.07.2023, 12:31

Rassegna giornaliera sul mercato forex, 16 novembre 2021

Analisi realizzata alla chiusura del mercato statunitense a cura di Kathy Lien, Direttrice di FX Strategy per BK Asset Management

Gli investitori hanno acquistato dollari USA dopo i dati sulle vendite al dettaglio in salita per il terzo mese consecutivo. L’aumento della domanda era largamente atteso, ma l’aumento della spesa, compresa la spesa che esclude le automobili, ha superato le aspettative. Ciò vuol dire che sebbene l’aumento dei prezzi abbia giocato un ruolo nei rialzi, i consumatori non sono stati scoraggiati dagli aumenti dei prezzi per spendere di più in elettronica, attrezzature sportive, libri e strumenti musicali. La spesa per l’abbigliamento è scesa leggermente rispetto al mese precedente, ma sicuramente aumenterà durante lo shopping natalizio di novembre e dicembre. Gli economisti si aspettano una stagione festiva forte, visto che molti retailer hanno iniziato in anticipo i saldi per i timori legati ai ritardi nelle consegne.

Il report positivo di oggi sulle vendite al dettaglio USA ha portato il cambio EUR/USD al minimo di 16-mesi ed il cambio USD/JPY a pochi pip dal massimo di quattro anni. Con la spesa dei consumatori positiva, l’inflazione al massimo di 30 anni Fannie Mae e Freddie Mac (rispettivamente Federal National Mortgage Association e Federal Home Loan Mortgage Corporation) che si preparano a to supportare i prestiti fino a 1 milione di dollari dai precedenti 650.000 dollari, la Federal Reserve deve iniziare a pianificare degli aumenti dei tassi di interesse. Detto ciò, non vedremo un intervento in tal senso prima del 2022, per questo motivo le azioni hanno registrato questi rialzi. Questo report sulle vendite al dettaglio USA dovrebbe mantenere il dollaro per il resto della settimana. Il cambio USD/JPY in particolare tiene d’occhio il livello di 115.

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L’inflazione sarà sotto i riflettori questo mercoledì, in attesa dei dati da Regno Unito, Canada e zona euro. La valuta con la migliore perfomance della giornata è stata la sterlina, scambiata in salita contro tutte le altre principali valute. Sebbene i rialzi contro il biglietto verde siano stati contenuti, la sterlina è salita contro EUR, JPY, CHF e le valute legate alle materie prime. I dati sul mercato del lavoro nel Regno Unito sono stati più forti del previsto, con la creazione di 274.000 nuovi posti di lavoro ad agosto, da 235.000. Gli economisti avevano previsto un rallentamento della crescita occupazionale. Il tasso di disoccupazione è crollato al 4,3%, il minimo di oltre un anno. I policy-maker USA hanno espresso dei timori sull’aumento dei prezzi, e questo ci fa pensare che i dati sull’IPC saranno piuttosto “caldi”. La BoE è sul punto di alzare i tassi di interesse, e i dati positivi insieme alla prospettiva di un inasprimento hanno fatto scendere il cambio EUR/GBP al minimo di 18 mesi.

I prezzi del petrolio sono risaliti sopra gli 80 dollari al barile, ma la domanda di dollari USA ha reso difficile il rally del dollaro canadese. Tuttavia, in vista dei dati sull’inflazione, ci aspettiamo che il CAD continui a salire, in particolare contro l’euro, lo yen giapponese, il franco svizzero, il dollaro australiano ed il dollaro neozelandese. L’ultimo report IVEY PMI mostra che le aziende manifatturiere hanno riportato degli aumenti dei prezzi molto decisi. Il mercato si aspetta un aumento dei tassi anticipato per il 2022 dalla Banca del Canada, dunque un report positivo dovrebbe rinnovare la domanda per il CAD.

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Il cambio EUR/USD è andato in selloff per il quinto giorno consecutivo di scambi. I dati sull’IPC di mercoledì sono i dati rivisti, dunque l’impatto potrebbe non essere così significativo. Con i casi di COVID-19 a nuovi massimi, Germania e Austria hanno imposto delle restrizioni sui non vaccinati. Solo il 68% della popolazione tedesca ha completato il ciclo vaccinale e ora chiunque non sia vaccinato o guarito di recente dal COVID non potrà più frequentare ristoranti, cinema e impianti sportivi. L’Austria ha adottato una linea più dura, premettendo alle persone non vaccinate di uscire di casa solo per andare al lavoro e per acquistare beni di prima necessità. La BCE ha preso una posizione contro un inasprimento nel contesto attuale, ed il calo del cambio EUR/USD riflette questa posizione.

Il dollaro australiano ed il dollaro neozelandese sono in calo. Come per la BCE, anche per la Reserve Bank of Australia un aumento dei tassi non è ancora da considerare. Secondo il Governatore della RBA Lowe, l’aumento dei prezzi delle case e l’inflazione al 2,5% non sono abbastanza per un aumento dei tassi. La banca non prevede un aumento dei tassi nel 2022 nonostante le pressioni dell’inflazione.

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