Buongiorno ai Lettori di Investing.com.
La recente forza dell’obbligazionario e la spinta del dollaro si sono presi una pausa stamattina, almeno per ora, ma siamo davvero giunti al punto di svolta?
Da mesi si parla della debolezza cronica del biglietto verde e dei vari tentativi di rimbalzo, puntualmente falliti.
Ma stavolta la brusca accelerazione dei rendimenti potrebbe aver cambiato le carte in tavola.
Il T Bond ha raggiunto il livello psicologico del 3% durante la giornata di lunedì (con un massimo intraday del 2,98%).
A quel punto ecco che il Dollaro si è mosso verso alcuni livelli chiave importanti contro le altre majors, mentre l'indice di riferimento ha rotto un livello cruciale per una potenziale inversione al rialzo di lungo periodo.
Ciononostante ci sono altri livelli tecnici significativi che dovrebbero cedere per suggerire un cambio di sentiment definitivo.
L’eventuale rottura del 3% delle obbligazioni a 10 anni sarà cruciale, per il momento ha leggermente rimbalzato e stamattina lo ritroviamo al 2,96%. Da qui il lieve indebolimento del biglietto verde.
L’andamento delle obbligazioni ha avuto, ovviamente, ripercussioni anche sull’equity con vendite importanti nel corso della sessione USA.
C'è la sensazione che sia un momento cruciale per il dollaro e tutti gli operatori sono in attesa di capire se si è trattato di ricoperture di breve o di un qualcosa di più sostenibile.
Wall Street, come detto, ha sofferto forti vendite recuperando a ridosso della chiusura e i future hanno guadagnato circa lo 0,2% durante la sessione asiatica.
Ciò ha permesso al Nikkei di chiudere in guadagno dello 0,9%, mentre gli europei sembrano voler riprendere a spingere dopo la consueta volatilità d’apertura.
Nel forex c’è poco da dire, se non che il Dollaro guadagna su tutti i fronti.
Il dollaro australiano sta mostrando scarsa reazione al dato sull’inflazione, risultata leggermente più bassa rispetto alle attese: + 0,4% per il primo trimestre (+ 0,5% il dato atteso, + 0,6% l’ultima lettura).
Nelle materie prime , la leggera scivolata del dollaro ha permesso all'XAU/USD di arrestare le perdite, mentre il Future Petrolio Greggio WTI ha ripreso a spingere.
Sul fronte macro economico oggi attenzione all’Ifo Business Climate tedesco relativo al mese di aprile, dato che verrà rilasciato alle 10 e per in quale si prevede la prosecuzione del trend di contrazione: 102.7 rispetto a 114.7 del mese scorso, che se confermato diverrebbe la lettura più bassa da dicembre 2012.
L'indebitamento netto del settore pubblico nel Regno Unito sarà alle 10:30, ci si attende un deficit di 1,1 miliardi di sterline, in miglioramento dal deficit di £ 2,3 miliardi del mese di marzo 2017. Nel primo pomeriggio spazio alla fiducia dei consumatori del Board Conference degli Stati Uniti (ore 16) che dovrebbe arretrare a 126,0 da 127,7 del mese scorso (sarebbe comunque un dato estremamente forte). Le vendite di nuove abitazioni sempre delle ore 16 dovrebbero proporre un miglioramento a 625.000 unità (da 618.000) mentre la produzione della Fed di Richmond dovrebbe anch’essa migliorare marginalmente a 16 (da 15 del mese scorso). Domani, 25 aprile, oltre alla Liberazione sarà anche l’ANZAC Day per la Nuova Zelanda e l'Australia.