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Il dollaro schizza con la Fed interventista

Pubblicato 17.06.2021, 14:45
DX
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Se le parole “interventista” e “Fed” sembrano un’accoppiata improbabile, date un’occhiata alla dichiarazione del FOMC di ieri. Sembra che la banca centrale statunitense abbia cambiato idea dopo aver ribadito per mesi che l’inflazione è “transitoria”. La Federal Reserve ora si aspetta che l’inflazione salga più velocemente di quanto abbiano stimato i policymaker appena tre mesi fa.

Sottolineando questo punto, ieri, la Fed ha annunciato di aver alzato le aspettative sugli aumenti dei tassi, con la possibilità di due rialzi entro fine 2023. Il dollaro è rimbalzato dell’1% nella notte sulla notizia, il balzo più grosso dal marzo 2020.

Ma i mercati avevano anticipato la Fed sulle aspettative sull’inflazione, prevedendo la possibilità di un inasprimento ben prima della dichiarazione del FOMC. Quindi, perché non è stato messo in conto? Probabilmente perché, considerate le precedenti dichiarazioni di politica monetaria, gli investitori non erano preparati a questa sorprendente mossa della Fed per liberarsi dall’inflazione così in fretta.

I trader aggressivi che cercano di anticipare gli altri potrebbero considerare il fatto che la Fed solitamente offre dei primi avvertimenti in modo da non prendere alla sprovvista i mercati. La banca centrale preferisce dare brutte notizie (come il tapering) a poco a poco. Quindi, è ancora da vedere se gli aumenti dei tassi avverranno prima del previsto e/o se possano essercene più di due all’orizzonte.

Quest’idea potrebbe essere supportata dalla cecità dimostrata finora dalla Fed nei confronti di un’inflazione già in accelerazione. Se dovesse essere lenta ad intervenire, potremmo dire che potrebbe essere già troppo poco e troppo tardi. Ovvero, l’inflazione potrebbe essere peggiore di quanto la Fed riconosca o lasci intendere, e andando avanti dovrà agire più aggressivamente per proteggere una ripresa che segue una chiusura economica senza precedenti.

Ecco il quadro per il dollaro dal punto di vista dell’offerta e della domanda.

Dollar Daily

Grafico giornaliero dollaro

 

Il biglietto verde potrebbe aver completato un rounding bottom, un minimo a forma di U, a seconda delle interpretazioni. Considerato che il pattern non presenta linee rette, è difficile determinare un breakout.

Dal momento che l’arte dell’analisi tecnica individua le roccaforti di offerta e domanda sul grafico, cercheremo ulteriori indizi che ci aiutino a riconoscere dove si nascondono compratori e venditori. Di seguito forniamo tre interpretazioni, adatte ai tre diversi livelli di rischio:

  • L’approccio aggressivo considera la DMA su 50 (verde), che incontra la linea di trend più corta (verde). In base a questa idea, un breakout al rialzo si è allontanato nettamente dalla linea del collo (verde). Lo slancio supporta questa azione di prezzo, con l’indice RSI che ha trovato supporto dopo aver superato il precedente massimo del 3 giugno, un mancato supporto di metà marzo, spingendosi ancora più su.
  • Un trader moderato potrebbe usare la DMA su 100 (blu), che sembra segnare naturalmente una linea del collo, oscillando al di sopra del massimo del 13 maggio, forse il primo massimo all’interno del rounding bottom. Il prezzo ha incrociato anche questa linea del collo interpretativa, anche se solo a metà candela, rispetto alla penetrazione decisamente più aggressiva descritta sopra.
  •  L’interpretazione conservativa vedrebbe la DMA su 200 (rossa) che si unisce alla parte più alta possibile del rounding bottom, confermando la resistenza di fine aprile, invertitasi dal supporto di metà marzo. Questa linea del collo deve ancora essere infranta. In effetti, l’azione di prezzo di oggi è invariata, proprio su quella resistenza, consentendo la possibilità di un calo. E questo potrebbe arrivare con lo slancio che potrebbe scendere man mano che l’indice RSI si avvicina a 70,00, considerato dai più un livello di overbought.

Anche se il prezzo dovesse scendere, tuttavia, è probabile che poi torni a ritestare la linea del collo conservatrice, con il MACD più lento ma più stabile che ha lanciato un messaggio al bottom, quando la media mobile corta aveva incrociato quella lunga a fine maggio.

Strategie di trading

I trader conservatori dovrebbero aspettare con una posizione long che il prezzo superi la DMA su 200, crei una candela intera sopra questo livello e ritesti 91,50 da sopra.

I trader moderati entrerebbero se il prezzo ritestasse il livello di 91,40.

I trader aggressivi potrebbero entrare contrari, shortando il dollaro su un probabile calo, considerando la brusca mossa fermatasi di colpo alla resistenza di 91,50 dei precedenti massimi, minimi e della DMA su 200, il cui fattore fondamentale potrebbe essere un possibile dietrofront della Fed, per cercare di gestire il mercato ed evitare troppa volatilità.

Esempio di trading: posizione short aggressiva contraria

  • Entrata: 91,50
  • Stop-Loss: 91,60
  • Rischio: 10 punti
  • Obiettivo: 91,00 (linea del collo moderata)
  • Ricompensa: 50 punti
  • Rapporto di rischio-ricompensa: 1:5

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