Nel quarto trimestre 2022 le vendite globali di pc sono scese del 28,5%, la peggiore caduta da 30 anni. Apple (-10%) meglio dei concorrenti. Nella rivoluzione in corso a Cupertino sui display, è previsto anche un MacBook Pro con schermo touch.
I dati di Gartner sulle vendite di pc nel 2022.
Il 2022 si è chiuso con una forte frenata per il mercato globale dei personal computer. Gli ultimi dati forniti mercoledì 11 gennaio dalla società di ricerca Gartner dicono che le vendite mondiali di pc nell’ultimo trimestre dell’anno scorso sono scese del 28,5%. Mai negli ultimi 30 anni si era verificata una così drastica contrazione.
La caduta verticale del mercato dei pc ha sorpreso gli esperti, abituati a vedere le vendite di elettronica di consumo rafforzarsi negli ultimi mesi dell’anno in prossimità delle feste natalizie. Secondo Mikako Kitagawa, direttore dell’ufficio studi di Gartner, la contrazione della domanda è stata causata dai timori di un’imminente recessione, dall’inflazione e dal costo del denaro più caro. Se è vero che molti consumatori si erano già dotati di nuovi pc acquistati negli anni della pandemia, va detto che la domanda è mancata anche da parte delle aziende che in uno scenario di economia in rallentamento hanno preferito rinviare gli acquisti.
Apple meglio degli altri produttori.
Il calo del mercato non ha risparmiato nessuno dei grandi produttori, ma Apple si è difesa meglio dei concorrenti. Acer ha subito una contrazione delle vendite del 41% sullo stesso periodo del 2021 (da 6,1 milioni di pc a 3,5 milioni), Lenovo, HP e Dell, i principali attori del mercato, hanno registrato flessioni rispettivamente del 28,6%, del 29,1% e del 37%. Le vendite dei Mac di Apple sono scese a 7 milioni dai 7,8 milioni del quarto trimestre 2021, con un calo del 10%.
I Mac rappresentano il 10% dei ricavi della Mela
Nel bilancio 2021/22 le vendite da Mac hanno generato ricavi per 40,1 miliardi di dollari, pari al 10% circa del fatturato del gruppo.
Forse è anche per reagire alla difficile fase del mercato che Apple avrebbe deciso di accelerare il progetto di realizzare il suo primo pc dotato di touchscreen, un’idea che Steve Jobs aveva sempre respinto e che finora era rimasta nei cassetti di Cupertino. Secondo indiscrezioni riportate da Bloomberg, il nuovo MacBook Pro dotato di trackpad, tastiera e touchscreen potrebbe essere disponibile nel 2025, in tempo per cogliere la possibile ripresa del mercato che, secondo Gartner, languirà ancora per alcuni anni.
Display fatti in casa con tecnologia microLed.
Per Apple sarebbe una piccola rivoluzione, visto che mentre negli anni scorsi i concorrenti abbracciavano lo schermo sensibile la società ha sempre detto che il touchscreen nei pc è anti-ergonomico perché costringe le persone a muovere le braccia verso l’alto, invece di tenerle in posizione di riposo con le mani che lavorano su un piano.
D’altronde sul tema dei display tutto sta cambiando in casa Apple. Fra un anno la casa di Cupertino inizierà a farsi in casa i display di alcuni dispositivi, sfruttando la tecnologia microLed, cominciando da quelli dell’Apple Watch, per poi arrivare agli iPhone. Il touchscreen del Mac sarebbe una logica evoluzione.
Secondo Il Sole 24 Ore, i display microLed saranno i primi schermi di Apple progettati e sviluppati interamente in casa. Attualmente i principali fornitori dei display per smartphone sono le coreane Samsung e Lg. Nel 2021, secondo Statista, questo mercato ha raggiunto i 46 miliardi di dollari di valore, con Samsung che è leader assoluto (ha in mano il 49% del business globale).
Le attese degli analisti.
Dopo un 2022 pesante (-25% il ribasso dell’azione Apple), le quotazioni della Mela segnano dall’inizio del nuovo anno una ripresa del 2,7%. La società si appresta a chiudere il bilancio 2022/23 con un calo dell’utile, il primo da tantissimi anni. A fronte di un fatturato che dovrebbe risultare in crescita del 2,2% a 405 miliardi di dollari, l’utile è stimato in contrazione a 97,4 miliardi (-2,4%).
Al prezzo attuale di 133,49 dollari Apple capitalizza 2.124 miliardi, pari a 21,6 volte gli utili dell’esercizio in corso. La grande maggioranza degli analisti (33 su 45 censiti da MarketScreener) continua a consigliare di comprare le azioni e la media dei target price è 169 dollari (upside del 27%).