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Il petrolio si stabilizza sotto i 70 dollari: ripresa in arrivo?

Pubblicato 17.03.2023, 14:01
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  • I prezzi del petrolio interrompono la serie di ribassi dopo il vertice OPEC+
  • L’OPEC+ ha confermato i tagli alla produzione, aspettandosi una ripresa dei prezzi
  • Riempire le riserve strategiche USA potrebbe contribuire a far salire i prezzi, ma solo di poco
  • Dopo tre giorni consecutivi di ribassi, il petrolio ha finalmente interrotto la sua discesa ieri. I trader sono fuggiti dal mercato petrolifero dopo che i recenti fallimenti delle banche californiane SVB e Signature Bank e la crisi di Credit Suisse (SIX:CSGN) (NYSE:CS) hanno scatenato i timori che una raffica di fallimenti bancari potesse innescare una recessione.

    Alla fine degli scambi mercoledì, il Brent era crollato del 10% e il WTI di poco più del 14% sulla settimana.

    Ma poi l’OPEC+ è finalmente intervenuta. Il russo Alexander Novak si è recato a Riad per incontrare il ministro del petrolio saudita, il principe Abdulaziz bin Saud, per parlare dei mercati petroliferi.

    Non hanno nemmeno parlato di cambiare l’accordo sulla produzione dell’OPEC+ e al contrario hanno ribadito il loro impegno nei confronti dell’accordo attuale, che prevede un taglio di 2 milioni di bpd fino al dicembre 2023.

    In seguito, numerosi delegati OPEC hanno riferito ai reporter che la valutazione della situazione da parte dell’OPEC+ è che il calo dei prezzi è stato di natura finanziaria, non una questione di scorte e domanda. L’OPEC+ si aspetta che i prezzi si riprendano presto.

    La domanda è: quanto presto?

    Inoltre, gli Stati Uniti hanno ora l’opportunità di riempire le riserve strategiche (SPR). Il governo Biden le ha quasi prosciugate l’anno scorso e all’inizio di quest’anno, vendendone centinaia di barili per cercare di far scendere i prezzi della benzina prima delle elezioni di Midterm.

    Il governo si era impegnato a ripristinarle con petrolio delle compagnie americane quando il prezzo del WTI fosse sceso sotto i 67 dollari al barile. Mercoledì, il WTI si è attestato al minimo di 66,47 dollari.

    Riempire le SPR ora, o almeno iniziare a farlo, potrebbe contribuire a far salire i prezzi del petrolio, in quanto si rimuoverebbero scorte dal mercato. Tuttavia, se l’OPEC+ ha ragione e il calo è puramente finanziario, allora ridurre le scorte probabilmente non aiuterà a far salire di molto i prezzi. Le SPR sono uno strumento inefficace per la gestione dei prezzi, ma un annuncio al momento giusto circa un acquisto di petrolio potrebbe essere utile.

    Tuttavia, anche se il governo Biden comprasse petrolio per ripristinare le SPR, questo annuncio probabilmente farebbe salire i prezzi solo di poco. Dopotutto, l’OPEC+ è riuscita a provocare solo un rialzo dell’1% con i suoi commenti.

    Gli USA non si occupano di gestire i mercati del petrolio. Tuttavia, le SPR devono essere ripristinate prima dell’estate, perché la probabilità di un evento che richiede una vendita di SPR è più alta in estate.

    Se il prezzo del WTI dovesse restare sotto i 68 dollari per qualche settimana, i trader dovrebbero aspettarsi acquisti per le SPR che potrebbero far salire leggermente i prezzi.

    ***

    Nota: L’autrice non possiede nessuno degli asset menzionati nell’articolo.

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