Buongiorno ai Lettori di Investing.com.
La corsa del dollaro si è arrestata e dopo la correzione intraday dai massimi registrata ieri, potrebbe aprire la strada per una correzione più importante a breve termine.
I mercati difficilmente procedono a perdifiato in una sola direzione e quanto evidenziato potrebbe rappresentare un segnale di temporanea flessione.
Peraltro è parimenti interessante notare come il rendimento dei Treasury statunitensi a 10 anni abbia dato un segnale d’inversione, ripiegando con decisione dal 3,182%.
Ma, chi sperava in un rallentamento, è rimasto deluso.
Il rendimento è già tornato attorno al 3,04% e per gli operatori finanziari la soglia del 3,00% sarà ancor più interessante da monitorare.
In queste prime 48 di settimana mancano dati macro economici capaci di smuovere la situazione, pertanto si sta guardando con più interesse ai colloqui commerciali tra Cina e USA.
Colloqui che sembrano progredire al meglio e qualsivoglia indiscrezione in tal senso potrebbe innescare un nuovo strappo nei rendimenti.
In tema di rendimenti sarà interessante guardare anche i BTP italiani, in costante rialzo negli ultimi giorni.
Le ripercussioni potrebbero coinvolgere non soltanto il nostro Paese ma anche l’andamento dell’Euro.
Wall Street nel frattempo ha apprezzato le notizie asiatiche-statunitensi con il Dow balzato nuovamente sopra 25000 punti per la prima volta dal 16 marzo scorso, mentre l'SP 500 guadagnava lo 0,7% a 2733 punti.
Con i futures piatti, i mercati asiatici sono stati poco mossi (Nikkei +0,2 %) e gli europei sono in fase di consolidamento.
Sul valutario abbiamo un Dollaro altalenante: guadagna contro l’euro e la sterlina, ma le valute legate alle materie prime continuano a salire.
Tra le materie prime l'XAU/USD sta combattendo strenuamente per non perdere ulteriore terreno, mentre il prezzo del petrolio continua a salire con il Future Petrolio Greggio WTI e il Brent entrambi in guadagno dello 0,3%.
Come si diceva in precedenza, è un calendario economico scialbo anche quello odierno, eccezion fatta per l'indice composito della Fed di Richmond alle ore 16 per il quale ci si aspetta un ritorno a +9 dopo essere sceso inaspettatamente a -3 il mese scorso.
Ci sarà anche da prestare attenzione alle dichiarazioni di Gertjan Vlieghe del MPC della Bank of England e alle audizioni del rapporto sull'inflazione sempre della Banca d'Inghilterra che inizieranno alle 11.