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Il Russell potrebbe tornare al minimo di febbraio 

Pubblicato 22.04.2022, 15:24
Aggiornato 11.03.2024, 12:10

Questo articolo è stato scritto in esclusiva per Investing.com

I riflettori restano puntati sui mercati azionari statunitensi oggi, dopo la grossa inversione di ieri. Tenete d’occhio, in particolare, l’indice tech NASDAQ ed il Russell 2000, con i rendimenti dei Treasury, compresi i decennali, che continuano a salire nelle speculazioni di un ciclo di inasprimento più rapido da parte della Fed.

I titoli azionari sono crollati ieri, quando il Presidente della Fed Powell ha dichiarato che è appropriato procedere più velocemente con gli aumenti dei tassi, aggiungendo che un rialzo di 50 punti base non è da escludersi per il vertice di maggio del FOMC. Ai commenti interventisti di Powell hanno fatto eco quelli di altri membri del FOMC come Daly e Bullard; quest’ultimo ha affermato che la Fed è in ritardo.

Con una Fed sempre più interventista, gli analisti delle maggiori banche indicano aumenti persino più veloci. Nomura, ad esempio, si aspetti che la Fed alzi i tassi di 50bps a maggio e di 75bps a giugno e luglio.

L’aumento delle aspettative sui rialzi dei tassi e la continua azione di prezzo dall’aspetto ribassista dei principali indici suggeriscono che potremmo vedere ulteriori pressioni alla vendita nelle prossime settimane.

Tra i maggiori indici USA, il Russell sembra particolarmente vulnerabile.

Russell 2000 Daily

All’inizio del mese, avevamo visto un temporaneo segnale ribassista sul Russell quando l’indice small-cap USA non era riuscito a mantenere il breakout sopra un’area di resistenza chiave intorno a 2100. L’indice registrava già una performance deludente quando era avvenuta l’inversione e, tre settimane dopo, assistiamo ad un’ulteriore azione di prezzo ribassista.

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Ieri sembrava nuovamente sul punto di infrangere la resistenza, stavolta a 2050, ma poi sono arrivati gli orsi ed hanno bloccato il rally. Stavolta, il fattore di innesco è stato lo stesso motivo per cui i titoli azionari statunitensi stanno scendendo: una Fed interventista. Quando il Presidente della Fed ha parlato, gli indici statunitensi si sono invertiti ed ancora una volta il Russell si è accollato il peso del selloff, chiudendo a -2,3%.

Il Russell sembra intenzionato a dirigersi verso il basso, data la sua azione di prezzo dall’aspetto ribassista e l’attuale macro-contesto. Non sarei sorpreso se, nei prossimi giorni, vedessimo un ritorno del minimo di febbraio intorno a 1894, in quanto ci saranno parecchi stop dei long intrappolati al di sotto di quel livello.

Questa prospettiva ribassista cambierà solo quando vedremo una chiara inversione rialzista a livelli inferiori, o se l’indice dovesse superare il massimo di ieri. Qualunque guadagno a breve termine potremmo vedere oggi andrà trattato con cautela in vista del weekend. In effetti, gli orsi che si sono persi il calo di ieri potrebbero puntare a comprare su un’eventuale forza a breve termine di oggi.

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