Il 2020 è stato l’anno delle aziende tech che hanno approfittato delle restrizioni della pandemia e del passaggio verso l’online. Il 2021 è stato un anno più idiosincratico, in quanto le aziende che hanno beneficiato dell’aumento della domanda per la riapertura sono andate bene, ma non quanto previsto, mentre le aziende che hanno avuto problemi di approvvigionamento o che ne hanno beneficiato sono andate anch’esse bene, come hanno mostrato il settore dei semiconduttori e dell’energia.
Il settore dei trasporti – o almeno alcuni rami del settore – hanno registrato grandi risultati. Tutte quelle foto di navi in fila per entrare nei porti della West Coast, e tutte quelle aziende che hanno parlato di aumenti “unici” riportati nelle spese di trasporto lo scorso anno, rappresentano le sfide che ha affrontato l’economia mondiale, e le aziende del settore delle navi container hanno registrato buoni risultati. Come sentirete in questa conversazione è un understatement.
Cosa ci dice delle previsioni per il 2022? Ho parlato con J Mintzmyer, ricercatore capo di Value Investor’s Edge, sullo stato del settore. J è uno dei maggiori esperti globali di trasporti, dunque le sue parole hanno un gran peso nel settore.
Le previsioni per il 2022? J afferma che sebbene non sia possibile replicare il 2021, il rischio-ricompensa sembra buono da ciò che vede. Parliamo di questo rischio-ricompensa buttandoci nei sotto-settori specifici dei trasporti, compreso il settore delle navi container ma anche in quello delle petroliere. Parliamo anche dei problemi delle catene di approvvigionamento che stanno ancora combattendo con i trend “insidiosi” che ci hanno portato qui. Come sempre, J condivide qualche nome da seguire per gli investitori, tra cui ZIM Integrated Shipping Services Ltd (NYSE:ZIM), Danaos Corporation (NYSE:DAC), Textainer Group Holdings Ltd (NYSE:TGH) e International Seaways Inc (NYSE:INSW). E sempre vista la sua reputazione nel settore, parliamo di governance nei trasporti in questo periodo così turbolento.