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Il taglio dei tassi può aspettare

Pubblicato 05.04.2024, 09:03
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Il competitivo ha bisogno dell'altro, da solo non è nessuno” (Franco Battiato)

Il taglio dei tassi può aspettare. Il presidente della Fed Jerome Powell ha ribadito che la banca centrale Usa si prenderà il tempo necessario per riflettere sulla corretta tempistica del primo taglio dei tassi, considerando la dinamica di crescita e inflazione. Posizione confermata dal Presidente della Fed di Richmond secondo il quale l’effetto del taglio dei tassi non si è ancora sentito sull’economia per cui è meglio aspettare prima di ridurre il costo del denaro alimentando l’aspettativa che il primo taglio del 2024 avverrà solo a fine anno e sarà unico. Risultato: aumento dei rendimenti dei titoli di Stato, con il trentennale statunitense salito sino al 4,5%, e Borse ampiamente sotto la parità: Nasdaq e S&P 500 in calo di oltre l'1%, mentre l’MSCI World dello 0,56%. Le minute della Bce invece fanno invece pensare che in Europa ci siano le condizioni per un taglio dei tassi anticipato rispetto agli Usa. Ad aprile e giugno però non sembrano esserci possibilità anche considerato che ci troviamo nel periodo elettorale ma i tempi sono maturi prima della fine dell'estate. In questo contesto a beneficiarne è l’oro, che ha fatto segnare un nuovo massimo storico sopra la soglia di $2.300. Ma in generale molte materie prime sono sui massimi: come argento e rame. Questo fa pensare che l’inflazione non sia stata ancora completamente domata. Per questo molta attenzione ai dati macro in uscita oggi alle 14:30: il salario orario medio mensile a marzo, e il tasso di disoccupazione a marzo.

La pace secondo Yanet

Yanet Yellen ha iniziato il proprio viaggio di 4 giorni in Cina. La dimostrazione di come almeno sulla carta, le relazioni tra Washington e Pechino siano meno tese. Il programma del Segretario prevede colloqui con studenti e professori dell'Università di Pechino e incontri con importanti economisti cinesi. La sua visita si concluderà con una conferenza stampa lunedì 8 aprile, in cui discuterà i risultati dei suoi impegni in Cina. Il problema è che il vero obiettivo viaggio del segretario del tesoro statunitense, è di denunciare i rischi della overcapacity cinese ovvero i sussidi alla produzione concesse dal governo di Pechino a favore delle proprie aziende. Dal punto di vista statunitense una pratica che rischia di causare un’inondazione di prodotti Made in Cina nel mondo. Per questo Washingston potrebbero introdurre dei nuovi dazi in particolare sulle tecnologie green. La risposta di Pechino è opposta: gli Usa vogliono limitare la crescita cinese ma la produzione asiatica fa bene all’economia perché aiuta a tenere sotto controllo l’inflazione come avvenuto nei primi 20 anni del secolo in corso. Abbastanza per aumentare il livello di tensione tra i due Paesi. Ma la buona notizia è che Yellen è molto apprezzata in Asia e per questo il suo viaggio potrebbe aiutare a trovare un’intesa tra le nazioni da cui dipende sia la crescita economica mondiale e la pace.

Il mattone d’oro

110mila euro al metro quadro. Questo il prezzo pagato da Kering (EPA:PRTP) per l’acquisizione dello storico edificio di via Monte Napoleone 8 a Milano. L’investimento complessivo è di €1,3 miliardi, la più grande transazione su un singolo asset mai fatta in Italia. Grande anche la plusvalenza: a vendere è Blackstone property partners Europe che aveva comprato l’edificio nel novembre del 2021, insieme a un pacchetto di altri 13 immobili di pregio a Milano per l’importo di €1,3 miliardi. A distanza di meno 3 anni, lo stesso importo è stato pagato per un solo asset. L’edificio del 1.700 si sviluppa su cinque piani e si trova nel cuore del Quadrilatero della Moda, all’angolo con via Sant’Andrea. Complessivamente occupa un’area lorda di 11.800 metri quadrati (interamente locati per una media di 9 anni) includendo oltre 5 mila mq di spazio commerciale. Secondo Kering l’investimento fa parte della strategia immobiliare selettiva del gruppo che mira a garantire posizioni chiave altamente desiderabili per le maison. Dopotutto via Montenapoleone ha scalato la classifica delle vie commerciali più redditizie al mondo. Secondo il report «Main Streets Across the World 2023», stilato dalla società immobiliare americana Cushman & Wakefield, la via è tra più lussuose del mondo: si piazza al secondo posto, subito dopo la Fifth Avenue di New York (l'anno scorso era terza), e prima in Europa, davanti agli Champs Élysées di Parigi.

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