Rassegna giornaliera sul mercato forex, 7 settembre 2021
Analisi realizzata alla chiusura del mercato statunitense a cura di Kathy Lien, Direttrice di FX Strategy per BK Asset Management.
I vertici delle banche centrali stanno schiacciando le valute questa settimana. Il dollaro australiano è schizzato subito dopo l’annuncio di politica monetaria della Reserve Bank ma ha invertito la rotta ed ha chiuso in calo contro il biglietto verde. È stata una delle valute più colpite dalla domanda di dollari USA. Gli investitori hanno venduto dollari canadesi in maniera aggressiva in vista del vertice di politica monetaria di domani e l’euro sta facendo molta fatica in attesa del vertice della BCE.
I vertici di RBA, BoC e BCE sono tra gli eventi più importanti della settimana. Negli ultimi mesi, le banche centrali sono diventate sempre più distanti in termini di politica monetaria. Il Canada è stato tra i primi a ridurre gli acquisti, ma domani la BCE dovrebbe lasciare la politica invariata. Con la contrazione inattesa della crescita del PIL nel secondo trimestre e le aspettative di una crescita negativa a luglio, non c’è fretta di un ulteriore tapering. Nonostante gli attuali livelli di inflazione, la Federal Reserve ha rinviato l’annuncio della riduzione degli acquisti ad agosto, a causa della variante Delta che sta rallentando la crescita; inoltre, mancano poche settimane alle elezioni federali in Canada. Le elezioni anticipate richieste dal Premier Justin Trudeau ad agosto si terranno prima del previsto. Il cambio USD/CAD è schizzato in vista della decisione del tasso di interesse nelle aspettative di una banca centrale relativamente neutrale che bilancerà i timori per l’inflazione con la paura per il virus.
I lockdown in Australia non hanno spinto la Reserve Bank a invertire i programmi di riduzione ieri. Il dollaro australiano è schizzato dopo che la RBA ha annunciato che andrà avanti con i programmi di riduzione dello stimolo questo mese. Tuttavia, gli investitori sono piuttosto scettici sulle previsioni della banca centrale. La RBA ha definito le conseguenze economiche dei lockdown come “solo temporanee” ed ha dichiarato che queste “ritarderanno ma non faranno deragliare la ripresa”. Ma con la banca centrale prevede che l’economia tornerà ai livelli pre-Delta fino al secondo semestre del prossimo anno, il selloff del dollaro australiano riflette la convinzione dei mercati sul fatto che la RBA resterà una delle banche più caute.
La Banca Centrale Europea si riunirà giovedì, dunque la seguiremo. Nel frattempo, i dati economici della zona euro sono stati misti, con la produzione industriale tedesca offuscata dai dati sulla fiducia debole degli investitori. La componente relativa all’inflazione del sondaggio ZEW è scesa per il quarto mese consecutivo, al livello più basso dall’inizio della pandemia.
Gli investitori hanno fatto salire il dollaro USA contro le altre principali controparti. Nonostante i dati sull’ occupazione non agricola siano stati più deboli del previsto, l’aumento dei rendimenti dei Treasury da allora ed il calo delle azioni di oggi indicano che i dati NFP deboli non ci sembrano un motivo perché la Fed rinunci a rendere noti i programmi per il tapering. Con soli tre vertici di politica monetaria prima della fine dell’anno, gli operatori dei mercati si aspettano che la Fed trascuri lo stallo nelle nuove assunzioni nel settore ricettivo. Il Beige Book verrà rilasciato domani, giorno in cui sono attesi anche gli interventi di diversi membri della Fed.
Sulla sterlina ha pesato la debolezza del dollaro USA ed i timori sul programma del Primo Ministro Boris Johnson sul sistema sociale del paese. Questa mattina Johnson ha parlato di un aumento delle tasse dell’1,25% per finanziare le riforme sociali e sanitarie, ma gli aumenti delle tasse generano sempre preoccupazioni. I prezzi delle case nel Regno Unito sono aumentati ad un ritmo più lento secondo Halifax.