Una degli analisti più noti nel settore della marijuana è Vivien Azer, direttore generale di Cowen. Segue il settore della cannabis dal 2016, cioè da prima della legalizzazione in Canada. Oggi, la sua azienda offre analisi non solo su aziende canadesi, ma anche statunitensi e globali, che operano in questo settore, nonché approfondimenti sul mercato del CBD.
In una recente intervista, le è stato chiesto quale fosse la sua scelta preferita del settore ed ha risposto: Green Thumb Industries Inc.
Ad Azer piace questo coltivatore con sede a Chicago perché, spiega, è una delle sole 10 società ad avere l’autorizzazione per la cannabis nello stato di New York, che sta per trasformarsi in un mercato della cannabis multimiliardario.
Grafico giornaliero Green Thumb
Il titolo di Green Thumb è andato relativamente bene nel 2021, con un balzo di circa il 12,5% dall’inizio dell’anno. Sugli ultimi 12 mesi, tuttavia, ha visto un’impennata di quasi il 300%. Il titolo è salito dello 0,29% ieri ed ha chiuso a 28,50 dollari a New York ed a 35,50 dollari canadesi sulla Borsa di Toronto.
Gli aspetti della società che piacciono ad Azer sono la sua redditività e ciò che lei definisce il “mix geografico”, riferendosi agli stati in cui opera.
La sua strategia si focalizza nello svilupparsi in stati con molti abitanti e con un numero limitato di autorizzazioni per la coltivazione di cannabis. Tra questi, Illinois, Massachusetts, New York, Florida ed Ohio. E finora questo approccio ha funzionato bene, in quanto due di questi mercati relativamente grandi (Illinois e Massachusetts) sono passati dal consentire solo un uso terapeutico della cannabis ad una combinazione di uso terapeutico e ricreativo.
Green Thumb pubblicherà i risultati sugli utili del primo trimestre il 12 maggio, dopo la chiusura.
Nel quarto trimestre, i ricavi sono aumentati di quasi il 13%. Per l’intero anno fiscale, i ricavi hanno raggiunto i 556,6 milioni di dollari, con un incremento su base annua di poco più del 157%.
L’ultimo trimestre è stato inoltre il quarto consecutivo di flussi di cassa positivi dalle operazioni.
Questo bilancio solido è un altro motivo per cui ad Azer piace il titolo.
Le vendite di prodotti derivati da cannabis sono il segmento con la crescita più rapida sul mercato canadese
È arrivata una prima panoramica della dimensione, su un intero anno fiscale, del mercato canadese dei prodotti derivati dalla cannabis e i numeri lanciano un segnale incoraggiante per il settore.
I canadesi hanno comprato 109 milioni di dollari canadesi (87,8 milioni di dollari USA) di prodotti commestibili a base di cannabis nel 2020, secondo Statistics Canada.
Sebbene la cifra rappresenti solo una piccola percentuale (4,2%) delle vendite legali di cannabis, il dato è incoraggiante, in quanto le scorte e la selezione di prodotti dovrebbero migliorare.
Il dato importante che viene seguito è il fatto che la crescita dei prodotti commestibili a base di cannabis è stata più significativa del resto del settore della marijuana, in base ai dati di StatsCan.
Il mercato della cannabis ad uso ricreativo legale in Canada nel 2020 ammontava, si stima, a 2,6 miliardi di dollari canadesi. La fetta più grande, poco più di tre quarti, è rappresentata dalle vendite di cannabis essiccata.
Un analista ha detto che il mix di vendite in Canada è molto simile a quello visto in Colorado nelle prime fasi della legalizzazione, accendendo le speculazioni che i prodotti derivati possano alla fine rappresentare circa il 50% del mercato canadese. La disponibilità di bevande e prodotti commestibili a base di cannabis è ancora molto limitata per quanto riguarda l’accesso.
Cambiano le regole di voto di Tilray
L’attesissimo voto degli azionisti di Tilray (NASDAQ:TLRY) per approvare la proposta fusione con Aphria (NASDAQ:APHA) (TSX:APHA) è ora in programma per venerdì 30 aprile.
Un giorno dopo aver annunciato che il voto sarebbe stato rinviato per dare più tempo agli azionisti, il coltivatore di cannabis ha modificato il suo statuto per ridurre il requisito sul quorum. Il voto era originariamente previsto per il 16 aprile. Il nuovo requisito sul quorum è stato abbassato al 33% degli azionisti, dalla precedente soglia del 50%+1.
Gli azionisti che hanno già votato non dovranno farlo di nuovo.
Gli analisti ipotizzano che la base azionisti della società comprenda tanti investitori retail, rendendo più volatile il ricambio nel possesso delle azioni.
All’inizio del mese, gli azionisti di Aphria avevano votato in massa a favore dell’approvazione dell’accordo di fusione, con poco più del 99% di votanti. Le società avevano annunciato l’accordo di fusione da 3,9 miliardi di dollari USA (5 miliardi di dollari canadesi) a dicembre. La nuova società combinata, che sarà scambiata in borsa col ticker di Tilray, sarà il più grande coltivatore di cannabis al mondo.