Inflazione sudafricana fuori dalla fascia obiettivo
Stando all’ultimo rapporto sull’IPC sudafricano, a gennaio l’inflazione ha subito un’accelerazione notevole.
Dopo aver fatto registrare un aumento pari al 5,2% a/a a dicembre, l’IPC primario ha superato il limite superiore della fascia obiettivo (3%-6%), lievitando del 6,2% a gennaio, più dell’atteso 6,0%.
La continua pressione sul rand e il brusco rialzo dei prezzi dei generi alimentari, dovuto soprattutto al peggioramento della siccità, hanno accentuato i timori inflattivi, perché negli ultimi mesi c’è stato un ulteriore deterioramento delle prospettive che riguardano l’economia e l’inflazione.
Purtroppo per il governatore Kganyago, la debolezza della situazione interna da una parte e l’avversione al rischio globale dall’altra metteranno in grossa difficoltà la banca centrale sudafricana (SARB).
A fine gennaio, infatti, la banca centrale ha già aumentato il tasso d’interesse di riferimento dello 0,50%, portandolo al 6,75%, nel tentativo di ancorare nuovamente le aspettative d’inflazione.
Tuttavia, alla luce delle circostanze eccezionali in cui si trova il mercato, la SARB non avrà altra scelta se non procedere a un altro rialzo del tasso alla prossima riunione di metà marzo.
Stamattina l’USD/ZAR annaspa intorno a 15,80, la coppia ha testato il supporto che giace intorno a 15,88 (media mobile a 50 giorni) in vista della pubblicazione, a fine mattinata, dei dati sulle vendite al dettaglio.