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Indici Americani e livelli chiave da monitorare

Pubblicato 03.04.2022, 20:36
Aggiornato 09.07.2023, 12:32

Settimana all’insegna dell’indecisione sui maggiori listini americani quella appena trascorsa che vede spiccare il NASDAQ (+0,65%), seguito dall’ S&P500 (+0,06%) e dal DOW JONES (-0,12%) in lieve calo. Per quanto riguarda il lato macroeconomico continua il clima di prudenza e attesa, con i mercati desiderosi di vedere progressi concreti nelle trattative di pace tra Russia e Ucraina per trovare un accordo nel porre fine al conflitto armato. L’ottimismo per una de-escalation fra le parti si è però gradualmente ridotto nel corso della settimana. In compenso l'economia americana fa segnalare in marzo la creazione di 431 mila nuovi posti di lavoro, superando la soglia dei 400 mila per l'11/mo mese consecutivo, la striscia positiva più lunga dal 1939. Questo dato, secondo i media Usa, conferma la resilienza del mercato occupazionale, in continua ripresa. Il tasso di disoccupazione è sceso dal 3,8% di febbraio al 3,6%, il più basso da febbraio 2020, quando è scoppiata la pandemia. La media del salario orario nel settore privato, invece, è salita in marzo del 13% a 31,73 dollari. Chiusa la parentesi macro andiamo ad analizzare gli spunti tecnici/operativi per la settimana a venire.

Nasdaq:
Nasdaq
Dopo un inizio settimana carico di ottimismo da parte degli investitori, in scia del forte rialzo partito da area 12.943,50, il prezzo del futures ha trovato, come auspicabile, una forte resistenza in area 15.280, poco sopra il livello 61,8 di FIB ed in linea con la VAH (Value Area High) a livello volumetrico su base trimestrale. Pull back che ha avuto come primo target area 14.750, dove ha trovato un supporto volumetrico importante in corrispondenza al 50 di FIB. In caso di rottura dell’ultimo livello di supporto ci si aspetta una continuazione del trend ribassista di breve fino ad area 14.350/14.290 come primo target, e 14.100/14.050 come secondo. In caso di rottura della resistenza il prezzo è proiettato sul breve in area 15.800/15.900.

SP500:
SP500
Stesso discorso per l’S&P500 che dopo una salita abbastanza scarica di volumi fino a metà settimana trova un ostacolo in area 4632,25, e conseguente ritracciamento fino ad area 4502,50 in appoggio su un livello di HVN (High Volume Node), ma riportandosi sul finire dell’ultima seduta a 4539,25 a ridosso del livello 61.8 di FIB. In caso di rottura del livello di supporto i prossimi target continuativi sono da segnalare in area 4465/4445 il primo, 4380/4360 il secondo, e 4330/4310 il terzo. In caso di rottura della resistenza il prezzo è proiettato sul breve in area 4655/4675.

Dow Jones:
Dow Jones
Discorso di poco differente sul DOW JONES in quanto si trova a ridosso del POC (Point of Control) su base trimestrale. Questo sta a significare che siamo su dei livelli in cui è in atto una dura lotta tra venditori e compratori, pertanto, fra i tre, è forse quello che rispecchia meglio il momento di incertezza che vivono i mercati. Anche lui però non è esente dal forte pull back di metà settimana che spinge il prezzo da un massimo di 35290 fino al minimo di 34450. Il primo livello operativo in caso di rottura del supporto lo troviamo in area 34000/33900, mentre il secondo si attesta in area 33300/33200. In caso di rottura al rialzo il primo livello di target si segnala in area 35730/35830.

Il Team di AlphaFxConsulting

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