- (Quasi) tutti gli investitori, sanno che nel lungo termine l’azionario è l’asset class più performante
- (Non molti) investitori sanno, che investire nelle azioni italiane NON è diversificare, perché stai comprando appena meno dell’1% del mercato azionario mondiale
- (Non molti) investitori sanno, che l’azionario USA e/o Globale è l’asset class “core” che bisognerebbe avere in portafoglio nel lungo termine, di certo non il FTSE MIB
- (Pochi) investitori sanno, che tenere i soldi fermi sul conto corrente hanno un unico risultato: perdita di valore nel tempo (l’inflazione può essere 1% o 10%, ma il risultato è comunque una perdita)
- (Non molti) investitori sanno, che se investono i loro soldi sui mercati (specie quelli azionari) e lo fanno nel lungo periodo (orizzonte pari o superiore ai 7-8 anni) prima o poi dovranno fare i conti con un qualche calo in doppia cifra
Tutto questo per dire una cosa molto semplice, ovvero che (molti) investitori, ancora non hanno compreso cosa sia realmente il mondo degli investimenti. Il motivo per cui perdono soldi (o ne guadagnano decisamente meno del mercato) è tutto qui.
Allora se abbiamo già detto che scopo principale dell’investitore dovrebbe essere catturare tutti i rendimenti possibili che il mercato è in grado di offrire, ecco un’altra verità che non molti conoscono, ovvero:
Investire bene significa mettere le probabilità di successo il più possibile dalla propria parte.
Perciò se storicamente i dati dimostrano che il mercato azionario USA/globale ha dato ritorni più che positivi nel 100% dei casi, su orizzonti pari o superiori ai 16 anni, l’investitore che entra sul mercato con logiche di 1 anno o 2, probabilmente sta investendo con le probabilità a sfavore (il 50% dei casi nell’orizzonte ad 1 anno, praticamente il lancio di una moneta).
La stessa cosa, da inizio anno, sta succedendo per quelli investitori, che, dopo il Bear Market 2022, e dopo un -25/30% sul mercato azionario (ed anche bond in questo caso), erano convinti che il mercato dovesse (in base a cosa non si sa) continuare a fare un -50% o simili.
Questo perché, di nuovo, non si comprende che il numero di volte che è successo un 1929, un 2001, o un 2008, sono appunto limitate (se prendiamo gli ultimi 100 anni, appena 4 volte).
L’immagine sopra, è la continuazione delle mie analisi di inizio anno, dove si vedeva che le probabilità di avere un primo semestre positivo, erano decisamente maggiori di un semestre negativo (rivedi ad esempio QUESTA QUI).
Eppure la gente è ancora diffidente, ma questa diffidenza ha già lasciato, in alcuni casi, rendimenti a doppia cifra sul tavolo che come sempre molti si sono persi. Questo mentre bastava, come sempre, rimanere investiti, ribilanciare periodicamente, magari (per i più coraggiosi e consapevoli) acquistare dopo i cali forti, e poi, semplicemente…aspettare.
Ma aspettare non fa parte del vocabolario di (molti) investitori, che sono ancora convinti che investire sia come tirare una moneta, con il 50% delle probabilità.
Ricordatevi sempre che la qualità più rilevante per guadagnare sui mercati è quella comportamentale. Perché anche una scimmia è in grado di acquistare 2 ETF, un azionario globale ed un obbligazionario globale, ribilanciare una volta l’anno, e tenere questo portafoglio 10 anni.
Ma, l’essere umano non è in grado di fare solo questo, di annoiarsi, di aspettare, di non seguire il guru di turno, di non vendere per fiondarsi in quei titoli “alla moda”, di non invidiare il vicino che fa il 50% in 2 mesi con quell’azione sulla bocca di tutti (e poi sempre il vicino perde l’80%).
In sostanza, non riusciamo ad essere diversi, ma la diversità, nel mondo degli investimenti, è e sarà sempre un vantaggio, che magari non oggi, non domani, ma dopodomani, pagherà con gli interessi.
Potete iscrivervi anche gratuitamente al prossimo webinar di oggi "Rendita periodica: guida ai certificati per incrementare le entrate mensili” a QUESTO LINK
Alla prossima!
"Quest'articolo è stato scritto a titolo esclusivamente informativo; non costituisce sollecitazione, offerta, consigli, consulenza o raccomandazione all'investimento in quanto tale non vuole incentivare in nessun modo l'acquisto di assets. Ricordo che qualsiasi tipo di assets, viene valutato da più punti di vista ed è altamente rischioso e pertanto, ogni decisione di investimento e il relativo rischio rimangono a carico dell'investitore. L’autore non possiede le azioni menzionate nell’analisi"