Ricevi uno sconto del 40%
🚨 Mercati volatili? Trovare le gemme nascoste per ottenere una seria sovraperformance
Trova subito azioni

La crisi della sterlina: uno sguardo alle opzioni di politica monetaria

Pubblicato 27.09.2022, 15:34

Al contrario dei mercati azionari, dove un calo di oltre il 20% dal picco definisce un bear market, le definizioni sui mercati Forex sono un po’ meno chiare. Il cambio GBP/USD è la valuta del G10 con la performance peggiore quest’anno, con -20% sull’anno in corso, battuta solo dallo yen. (Il Giappone è intervenuto la scorsa settimana a supporto della sua valuta per la prima volta dal 1998).

Il calo del 3,5% in Asia nella notte e i livelli di volatilità del 28% su una settimana del cambio GBP/USD contribuiscono a definire gli scambi “disordinati”. I mercati disordinati solitamente innescano una risposta da parte dei policymaker.

Di seguito vedremo le possibili risposte di politica monetaria.

GBP/USD crolla verso la parità con la volatilità su una settimana alle stelle

GPB/USD Vs. 1-Week Implied Volatility

Fonte: ING, Refinitiv

Possibili misure di stabilizzazione della sterlina:

  1. Inversione a U fiscale. I ministri potrebbero aggiungere alle misure fiscali annunciate dei tagli delle spese, e ci sono indizi al riguardo sui giornali di oggi. Il governo potrebbe inoltre considerare ulteriori tassazioni sui profitti extra dei produttori energetici, misura alla quale la Premier si dice contraria. Una misura simile ridurrebbe considerevolmente la quantità di emissioni di Gilt richieste nel prossimo anno.
  2. La BoE sospenderà il QT. Inflazione, timori fiscali, corsa sulla sterlina e sugli asset denominati in sterline. In tutti e tre i casi, i Gilt si sono ritrovati dalla parte sbagliata. Una particolare preoccupazione per i Gilt è la collaborazione tra Banca d’Inghilterra e Tesoro. I mercati hanno la netta impressione che i due istituti incaricati della gestione economica del paese siano su lunghezze d’onda diverse. E i Gilt si trovano nel fuoco incrociato. Malgrado questi macro-timori, sospettiamo anche che la portata della mossa dei Gilt in questi giorni sia stata amplificata dal peggioramento della liquidità. Abbiamo parlato per tutto l’anno del peggioramento delle condizioni di trading dei Gilt. La BoE ha aggiunto benzina al fuoco cercando di ridurre i suoi possedimenti di Gilt. In un contesto in cui gli investitori privati sono comprensibilmente nervosi per la maggiore emissione di Gilt e il loro maggiore rischio, la BoE sta aumentando le forniture e presto si darà alle vendite. Una soluzione semplice, secondo noi, sarebbe sospendere l’inasprimento quantitativo (QT) fino a quando le condizioni dei mercati non miglioreranno.
  3. Aumento dei tassi di emergenza della BoE. Il collasso della sterlina negli ultimi giorni ha acceso le aspettative di un aumento dei tassi straordinario. Non è da escludersi, ma sospettiamo che la commissione sarà riluttante. Un calo del 7-8% della sterlina dall’inizio di agosto, se persistente, aggiungerebbe circa 0,6-0,8 punti all’inflazione al suo picco. È abbastanza da giustificare un aumento al di fuori dei regolari vertici? Probabilmente no. Ma la domanda vera è: un aumento di emergenza basterà? Sicuramente dovrà essere netto e probabilmente sopra i 75bp. Ma implicherebbe ulteriori complicazioni. Gli aumenti dei tassi della portata ora messa in conto dagli investitori comincerebbero ad essere problematici per i contraenti di mutui o per i mutuatari societari.
  4. Intervento forex. La scorsa settimana il Giappone è intervenuto a supporto della sua valuta per la prima volta dal 1998. Non pensiamo che un intervento simile sia un’opzione credibile per il Regno Unito. Il Regno Unito ha riserve forex nette di appena 80 miliardi di dollari, meno di due mesi di copertura. Sui mercati forex si dice che nessun intervento è meglio di un intervento fallito.
  5. Linee di swap del dollaro. Solitamente, in una crisi monetaria, si sente parlare del bisogno di ulteriore accesso ai finanziamenti in dollari tramite le linee di swap del dollaro. La BoE ha già uno swap permanente e illimitato con la Federal Reserve. Ma queste linee sono finalizzate a dare supporto in caso di problemi di finanziamenti in dollari e non per la bilancia di pagamento.
  6. Linea di credito flessibile del FMI. Per evitare di rivolgersi al FMI, ci saranno aggressivi aggiustamenti politici preventivi ma, giusto per capire la situazione, un paese con credito di buona qualità, il Cile (rating A/A-) di recente ha ricevuto 18 miliardi di dollari di linea di credito flessibile (FCL) “precauzionale” dal FMI, sull’esempio di paesi come Colombia, Messico, Perù e Polonia. La FCL del Cile era otto volte la sua quota FMI. Sembra improbabile che il Regno Unito riceva otto volte la sua quota FMI (200 miliardi di dollari), dal momento che il FMI presta già 144 miliardi di dollari secondo alcune stime.
  7. Controllo di capitali. Altamente improbabile. I controlli di capitali sono stati usati dalla Russia quest’anno per supportare il rublo. Ma Margaret Thatcher li ha smantellati nel Regno Unito nel 1979.
Annuncio di terzi. Non è un'offerta o una raccomandazione di Investing.com. Consultare l'informativa qui o rimuovere gli annunci .

Ultimi commenti

dunque....che succederà? lasceranno che la sterlina vada pari con il dollaro?
Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2024 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.