- Tutti i segnali indicano un aumento finale dei tassi di interesse USA per questo ciclo
- E l’inversione della curva del rendimento continua a segnalare un alto rischio di recessione
- Intanto, il Nasdaq 100 non fa che avvicinarsi ai massimi storici
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La Federal Reserve si prepara alla riunione della prossima settimana, ed è molto probabile che alzi i tassi di interesse di 25 punti base. Ultimamente, i dati sull’inflazione sono stati positivi, con cali più rapidi del previsto.
Di conseguenza, la Fed potrebbe considerare quest’ultimo aumento dei tassi la conclusione del suo inasprimento. Il mercato l’ha già messo in conto, come notiamo dal calo del dollaro e dall’aumento della propensione al rischio.
Ciononostante, non mancano le preoccupazioni. La curva del rendimento invertita manda segnali di una potenziale recessione negli Stati Uniti. Questo pattern ha preceduto recessioni negli ultimi 40 anni. La domanda è se la storia si ripeterà ancora una volta.
Un aumento la prossima settimana è quasi certo
Quasi tutti si aspettano un aumento da 25 punti base la prossima settimana. Qualsiasi altra cosa sarebbe una vera sorpresa. Un esito simile significherebbe tassi superiori ai picchi del 2006, ai massimi dal 2001.
Fonte: www.cmegroup.com
In base alle stesse previsioni, non vedremo altri aumenti fino alla fine dell’anno, il che significa che probabilmente assisteremo ad un plateau di almeno cinque mesi. L’unica cosa che potrebbe cambiare la prospettiva della Federal Reserve è una potenziale impennata dell’inflazione. La riunione della Fed è in agenda per il 26 luglio quindi, fino ad allora, il mercato potrebbe restare invariato, con poca volatilità, in attesa della dichiarazione dei membri del FOMC.
Incombono i timori per l’inversione della curva del rendimento
La curva del rendimento dei Treasury USA è un tema ricorrente nelle analisi e nelle discussioni negli ultimi mesi. Non sorprende, dal momento che questo indicatore ha correttamente predetto le recessioni dell’economia statunitense negli ultimi 40 anni.
Dunque, quando questo segnale è riapparso, ha alimentato le probabilità di problemi economici negli Stati Uniti.
Le parole di Janet Yellen aggiungono una prospettiva intrigante alla discussione. In una recente intervista a Bloomberg, ha espresso l’idea che una recessione non sia all’orizzonte. I prossimi mesi daranno l’opportunità di capire quale punto di vista sarà corretto: le prospettive del mercato o l’opinione dell’ex presidente della Fed.
Il Nasdaq 100 sale in vista del ribilanciamento
Malgrado l’annunciato ribilanciamento dell’indice Nasdaq 100, che ridurrà il peso delle sette compagnie più grandi dal 56% al 44%, l’indice continua a salire. Questo ribilanciamento viene effettuato per risolvere la questione dell’eccessiva concentrazione di capitale. Tuttavia, la maggior parte degli analisti non si aspetta alcun improvviso o significativo cambiamento della composizione del principale indice tech.
Al momento, il Nasdaq 100 mantiene il trend in salita, e non ci sono fattori evidenti che possano alterare questa previsione positiva. Il mercato non sembra essere stato toccato dall’annuncio del ribilanciamento.
Se il prossimo vertice della Fed confermerà una potenziale fine del ciclo di aumenti dei tassi di interesse, i prossimi obiettivi per il mercato saranno nelle vicinanze dei massimi storici.
Tuttavia, è importante notare che le condizioni di mercato possono variare e che molti fattori possono influenzare l’esito, quindi è sempre bene restare informati e monitorare da vicino la situazione.
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Nota: Questo articolo ha scopo puramente informativo; non costituisce una sollecitazione, un’offerta, un consiglio, una consulenza o una raccomandazione di investimento e non è inteso a incentivare in alcun modo l’acquisto di asset. Ricordiamo che tutti gli asset vengono considerati da prospettive differenti e sono estremamente rischiosi; dunque la decisione di investimento e il relativo rischio sono responsabilità dell’investitore.