Ricevi uno sconto del 40%
🚨 Mercati volatili? Trovare le gemme nascoste per ottenere una seria sovraperformanceTrova subito azioni

La doccia fredda è arrivata

Pubblicato 22.09.2023, 08:27
Aggiornato 09.07.2023, 12:32

Non esiste una crisi energetica, ma soltanto una crisi di ignoranza" (R. Buckminster Fuller)

Dopo le parole di Jerome Powell rilasciate nella serata di mercoledì tutti i mercati mondiali si sono rapidamente adeguati, chiudendo in rosso. L'S&P 500 è sceso sotto i 4.400 punti mentre l’Italia, con l’FTSE Mib 40 in rosso dell’1,8%, è maglia nera in Europa, perdendo di fatto quanto guadagnato nella seduta precedente. Uno stop che però non cambia, per ora, la tendenza: l’indice sale del 2% nell’ultima settimane e del 21% da inizio anno. Di riflesso la volatilità è balzata dell’8%, riavvicinando la soglia dei 20 punti, così come il prezzo del gas in Europa che ha guadagnato il 3,4%, e il rendimento dei treasury a 10 anni, salito sino a sfiorare il 4,5%, sui massimi da 16 anni. Fortunatamente si sgonfia la speculazione verso il debito Pubblico italiano, con lo spread sceso sotto il 170 punti, dopo che si era avvicinata alla soglia dei 180 punti. Il campanello di allarme, posto a 200 punti, è ancora lontano ma con l’avvicinarsi della presentazione della Legge di Bilancio, il nervosismo potrebbe aumentare. La prima prova è l’approvazione della tassazione sugli “extraprofitti” delle banche. Secondo la commissione Finanze del Senato l'introduzione di un prelievo straordinario calcolato sul margine di interesse concorre pienamente all'obiettivo di politica del credito volto a trasferire sui clienti delle banche e segnatamente sui mutuatari le risorse pubbliche derivanti dal prelievo straordinario. Dichiarazioni a favore del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che ha rivendicato la bontà della misura per finanziare il fondo mutui prima casa e il taglio delle tasse.

L’azionario europeo è meno sexy?

La domanda sorge spontanea considerando gli ultimi dati macroeconomici che indicano come l’Eurozona si avvicini rapidamente alla recessione. Un’analisi di Moneyfarm mette in evidenza che dopo i guadagni da inizio anno, negli ultimi mesi l’azionario europeo ha perso terreno rispetto agli indici degli altri Paesi sviluppati, mettendo a segno un -6,4% rispetto all’equity Usa e addirittura un -10,9% rispetto all’azionario giapponese (da inizio giugno all’8 settembre 2023). Secondo gli esperti sono diversi i fattori che hanno influenzato questa performance negativa: rischio geopolitico legato al conflitto in Ucraina (che dura da 600 giorni) e questione della dipendenza energetica dalla Russia, a cui l’Europa fatica ancora a trovare un’alternativa percorribile. Le difficoltà di approvvigionamento energetico portano con sé notevoli conseguenze in termini economici, soprattutto con l’avvicinarsi della stagione invernale e con l’aumento della quota di debito pubblico che i Paesi europei saranno costretti ad investire per limitare l’impatto della dipendenza energetica su imprese e consumatori. Infine la crisi dell’economia cinese: il Paese asiatico è attualmente alle prese con una difficile fase di riapertura post-Covid, aggravata dal sopraggiungere della crisi immobiliare. Abbastanza per avere una posizione cauta su questa asset class anche considerato che la maggior parte degli indici delle principali piazze finanziarie europee non sono lontani dai massimi storici e ci sono ancora ampi spazi per prese di beneficio.

Si può fare a meno del petrolio?


In 3 mesi il petrolio WTI ha guadagnato il 30% portandosi sopra i $90. Possibile che raggiunga quota $100? I fattori che spingono in questa direzione sono molti: la guerra, la minore capacità di raffinazione, le scorte statunitensi sui minimi che vanno ricostituite, bassi investimenti in nuova capacità produttiva e consumi ai massimi, pari a 102 milioni di barili al giorno, nonostante il rallentamento economico in atto. Se guardiamo infine al recente passato i massimi non sono lontano. Nel luglio del 2008 il greggio era arrivato a $140, mentre nel 2022 era arrivato a $120 dopo lo scoppio del conflitto tra Russia e Ucraina. Quali le possibili soluzioni? Secondo Davide Tabarelli di Nomisma Energia una strada è quella di agire sulle infrastrutture di petrolio e gas, ovvero aumentare l’offerta di energia in Europa riducendo la dipendenza dall’estero. Una proposta che va in controtendenza rispetto alle scelte dell’Europa di liberarsi della dipendenza dai combustibili fossili per abbracciare le fonti rinnovabili. I mercati finanziari hanno fatto la propria scelta: da inizio anno i titoli della transizione energetica sono i best performer. In Italia su Euronext (EPA:ENX) Growth Milan brillano rispettivamente Redelfi, +262% e Altea Green Power, +87%, società esposte al trend dello strage di energia pulita oggetto di copertura di Integrae SIM.

Annuncio di terzi. Non è un'offerta o una raccomandazione di Investing.com. Consultare l'informativa qui o rimuovere gli annunci .

Ultimi commenti

👍
Può fare qualsiasi cosa il mercato, motivo: si guadagna se il mercato sale e scende.
Occorre da tenere in considerazione che una buona discesa dei mercati e vix che schizza alle stelle aumenta la paura, ciò permette di aumentare i profitti per l’alta volatilità, al contrario se salgono lentamente quando c’è avarizia.
Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2024 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.