Rassegna giornaliera sul mercato forex, 30 marzo 2021
Analisi realizzata alla chiusura del mercato statunitense a cura di Kathy Lien, Direttrice di FX Strategy per BK Asset Management.
L’indice del dollaro USA è salito bruscamente contro tutte le principali valute questo martedì, con gli ultimi rialzi che hanno portato il biglietto verde al nuovo massimo di un anno contro lo yen giapponese e al massimo di quattro mesi contro l’euro. Le valute ancora una volta seguono l’andamento dei rendimenti dei titoli del Tesoro, che per i decennali è salito all’1,7%, il massimo da gennaio.
Con lo slancio dell’azionario che si sta esaurendo e la richiesta degli investitori alla ricerca di rendimenti, i tassi USA stanno attirando l’attenzione di tutti. Poi c’è la questione della crescita e della liquidazione: gli USA stanno anticipando i tempi previsti nella campagna vaccinale e la prospettiva di una forte ripresa tra il secondo trimestre e il secondo semestre sta creando una forte domanda per il biglietto verde. Il Presidente USA Joe Biden presenterà domani il suo piano di spesa per le infrastrutture e i democratici stanno spingendo per l’inclusione di un maggiore stimolo. La liquidazione dell’azionario è causata dal crac di Archegos e le scommesse rischiose stanno creando una domanda di valuta. A meno che i dati sull’occupazione siano terribili, il che è poco probabile, il biglietto verde è destinato a salire ulteriormente. Il massimo di febbraio 2020 di 112,22 è il livello principale di resistenza per il cambio USD/JPY e per il cambio EUR/USD tutti guardano al minimo di novembre 2020 di 1,16.
La fine del mese e del trimestre rappresentano solo un rischio a breve termine per il biglietto verde. Con l’azionario USA ai massimi storici a marzo e l’indice del dollaro al massimo di quattro mesi, gli asset manager dovranno vendere dollari USA per ribilanciare i loro portafogli. Il 31 marzo è la fine dell’anno fiscale in Giappone, e questo vuol dire che potremmo vedere delle prese di profitto per gli investitori giapponesi. Il 31 marzo 2020 abbiamo visto dei grandi movimenti intraday nel cambio USD/JPY, con gli investitori che hanno venduto dopo i guadagni del primo trimestre, ma negli ultimi giorni dell’anno fiscale è piuttosto comune vedere degli aggiustamenti nelle posizioni. Si tratta comunque di condizioni transitorie.
L’euro ed il dollaro australiano sono stati colpiti dal rialzo del dollaro USA. Sebbene gli indicatori del sentimento della zona euro siano aumentati e i prezzi in Germania siano cresciuti ad un tasso più veloce su base annua, è difficile attrarre acquirenti per l’euro, a causa dei lockdown e della lentezza delle campagne vaccinali. Per domani sono attesi i dati tedeschi sul mercato del lavoro, oltre ai dati IPC della zona euro. Anche se si prevedono dati positivi per entrambi i dati, eventuali rialzi del cambio EUR/USD saranno di lieve entità.
Il dollaro australiano è stato colpito dalla decisione di terminare il programma JobKeeper, tramite il quale circa un milione di lavoratori hanno ricevuto dei sussidi. Mentre secondo molti economisti ci sarebbero modi migliori per fornire uno stimolo, gli investitori temono che questo sarà un duro colpo per l’economia e che la crescita si ridurrà in maniera significativa. Il dollaro australiano dovrebbe indebolirsi ulteriormente, soprattutto se l’indice cinese PMI sorprenderà al ribasso. I prezzi petrolio più bassi hanno fatto salire il cambio USD/CAD al massimo di quasi tre settimane. Per domani sono attesi i dati canadese sul PIL. Con il rialzo nelle vendite al dettaglio e nel commercio, i dati dovrebbero sorprendere al rialzo.