I mercati finanziari continuano a salire, ma è utile dare un’occhiata al perché e al come tutto questo stia avvenendo. La domanda che ci poniamo è se gli indici azionari stiano salendo per una forte propensione al rischio degli investitori oppure se vi siano delle strategie in atto che spingono su i mercati azionari, anche con una certa dose di avversione al rischio.
Per scoprirlo esaminiamo prima gli strumenti che ho deciso di rapportare. Iniziamo dall’ETF Utilities Select Sector SPDR Fund (XLU), un ETF che monitora l’indice S&P Utilities Select Sector. Questo Sector SPDR è una delle opzioni più popolari per gli investitori che desiderano investire nel settore dei servizi pubblici statunitensi. Ad esso appartengono i titoli che riguardano i consumi di pubblica utilità quali utilities elettriche, utilities idriche, multiutilities, produttori indipendenti di energia elettrica e di energia rinnovabile, utilities del gas e dell’acqua. Pertanto, può essere definito un settore difensivo e anticiclico per eccellenza, anche se i titoli che ne fanno parte pare si stiano allontanando dalla loro classica collocazione poiché stanno attingendo, a man forte, all’uso dell’intelligenza artificiale.
L’altro strumento è l’ETF SPDR Consumer Discret Select Sector: un ETF che ha come obiettivo quello di replicare il rendimento dell’indice Consumer Discretionary Select Sector che è posizionato su aziende della vendita al dettaglio in settori come alberghi, ristoranti, tempo libero, abbigliamento, beni di lusso, beni durevoli per la casa, automobili, componenti per auto, distributori, attrezzature e prodotti per il tempo libero. In buona sostanza, un settore ciclico classico di beni voluttuari.
Infine l’ETF Technology Select Sector SPDR Fund replica l’S&P Technology Select Sector Index che comprende aziende produttrici di computer e periferiche, software, servizi di telecomunicazione diversificati, apparecchiature di comunicazione, semiconduttori software e servizi internet, apparecchiature e strumenti elettronici. Un indice fortemente ciclico e molto sensibile ai tassi di interesse.
Mettendo dapprima in rapporto l’ETF Technology Select Sector SPDR Fund con l’ETF Utilities Select Sector SPDR Fund, linea bianca sul grafico, scopriamo che, a partire dal febbraio di quest’anno, la forza relativa è nettamente a favore del settore utilities.
A conferma di ciò, ho deciso di mettere in rapporto il settore utilities con l’ETF SPDR Consumer Discret Select Sector, linea blu sul grafico. Anche qui, e sempre a partire dallo stesso periodo dell’anno, le utilities hanno sovraperformato il settore dei beni voluttuari.
L’interpretazione di dei due rapporti è chiara: dal febbraio del 2024 gli investitori hanno cominciato a scaricare i titoli tecnologici a favore delle utilities avendo avvertito il sentore di un maggiore rischio, anche perché i tassi di interesse così elevati potrebbero iniziare a farsi sentire e molte aziende di questo settore devono fare i conti con un P/E molto al di sopra della media e, dunque, sopravvalutate.
Inoltre, le Utilities stanno sovraperformando i beni voluttuari e questo ci conferma che gli investitori preferiscono il settore anticiclico, probabilmente pervasi da una lieve avversione al rischio. Una normalissima rotazione di portafoglio verso settori più difensivi per chi non vuole accontentarsi del porto sicuro dei titoli obbligazionari, ma vuole scommettere sull’extra rendimento dei mercati azionari dando una leggera sforbiciata al rischio
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