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La malattia che sta colpendo i mercati

Pubblicato 10.05.2022, 14:45

Tassi in rialzo, inflazione da domanda e da offerta, guerra, lockdown in Cina, tensioni geopolitiche e timori di una recessione. Fino a quanto possono rallentare i mercati? Vediamo cosa è successo in passato.

Tempesta perfetta o esagerazione

Siamo soliti prendere una variabile e spiegare il calo dei mercati con un elemento negativo. A mandare al tappeto i mercati oggi sono diversi elementi che, insieme, portano a dipingere uno scenario di difficile soluzione nel breve e qualcuno già definisce: inversione del ciclo economico.

Le banche centrali non sono più “amiche” fedeli dei mercati, semplicemente perché non possono più permetterselo: devono combattere un mostro invisibile che si chiama inflazione e può fare molto male ai risparmi, perché giorno dopo giorno mangia il loro potere di acquisto.

La deglobalizzazione ha un costo: problemi di forniture, rialzo dei prezzi delle materie prime e costo dei salari per riportare a casa la produzione. In Usa mancano addetti ma almeno ci sono le risorse energetiche. In Europa si importa a prezzi folli per non fermare la produzione.

Sullo sfondo c’è una guerra che sta diventando di logoramento, espone di più il Vecchio Continente ma soprattutto sembra impossibile tracciare scenari futuri dei rapporti tra Ue e Russia mentre aumentano le tensioni tra Cina e Usa.

Spostandoci a Oriente, troviamo una Cina bloccata dai lockdown, incapace di produrre ma che senza forti tassi di crescita rischia di avere tensioni sul fronte interno del debito privato. A rimanere forte è la domanda degli americani, grazie a circa 2,7 mila miliardi di dollari risparmiati durante la pandemia ma tutto costa di più, anche i mutui.

Come gestire un portafoglio

Raccontare come fanno tutti che i mercati saliranno prima o poi e non farsi lasciare prendere dal panico, è una via. L’altra è vedere cosa è successo nelle crisi passate e lo scenario non è una soluzione di breve periodo.
Noi crediamo che con i tassi elevati e i mercati che hanno, in parte corretto, una buona soluzione sia quella di esporsi in strumenti a capitale totalmente protetto con scadenze lunghe che seguono l’andamento di un sottostante.

Nel video approfondiamo questi temi
 

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