La metafora del trotto e dei Mercati Finanziari

Pubblicato 21.04.2021, 10:30

La metafora del trotto e dei mercati finanziari. Come sintetizzare l’attuale contesto sui Mercati Finanziari?! Un “nuovo” sguardo ce lo regala il Mago Tony Cioli Puviani con una metafora molto curiosa, ma molto attinente ed interessante!

Se il presidente Biden vuole attuare la sua ambiziosa agenda economica, dovrà fare affidamento su un braccio assediato del governo: l'Internal Revenue Service.
L'agenzia fiscale statunitense, rimpicciolita dopo un decennio di tagli al budget, sta inviando pagamenti di $ 1.400 alla maggior parte degli americani, la terza sfida logistica di questo tipo in un anno. La legge di sgravio di $ 1,9 trilioni del mese scorso richiede che l'IRS crei un sistema al di fuori delle dichiarazioni fiscali annuali per l'emissione di pagamenti di crediti d'imposta per bambini. E, complicando ulteriormente una stagione di deposito già caotica in cui la scadenza del 15 aprile è stata posticipata al 17 maggio, l'agenzia deve attuare una modifica retroattiva alla tassazione delle indennità di disoccupazione ricevute nel 2020.

Nell’ultima ottava, a muoversi al rialzo, non è stato, infatti, il solo il mercato azionario, bensì l’intero scenario intermarket. Soltanto il dollaro Usa ha ripreso un po’ di fiato, dopo la corsa degli scorsi mesi. 

Un quadro splendente che tuttavia puo alimentare inevitabilmente sospetti, se non addirittura timori e paure. In realtà, in questa fase, il mercato sta scommettendo abbastanza forte su un’imminente e robusta ripresa dell’economia mondiale. Robusta ripresa confermata, peraltro, in settimana, dall’incredibile balzo ( + 18,3 % ) registrato del PIL Cinese nel primo trimestre di quest’anno. E se il gigante asiatico cresce a questi ritmi è del tutto prevedibile che si tirerà dietro anche una crescita sostenuta degli altri Paesi, in particolare di quelli che gli forniscono gran parte delle materie prime.

Ma una forte ripresa è prevista anche negli Usa. Le stime parlano di un incremento del Pil, per l’anno 2021, tra il 6 e l’8 %. E ciò grazie soprattutto alle politiche monetarie e fiscali iper-espansive adottate dalla FED e dalla nuova Amministrazione Biden. 

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