Rassegna giornaliera sul mercato forex, 20 gennaio 2021
Analisi realizzata alla chiusura del mercato statunitense a cura di Kathy Lien, Direttrice di FX Strategy per BK Asset Management.
La cerimonia di insediamento del 46esimo Presidente degli Stati Uniti d’America si è svolta senza intoppi. Le azioni e le valute hanno accolto la nuova amministrazione con nuovi record per l’S&P 500 ed il NASDAQ. La transizione pacifica ha permesso agli investitori di concentrarsi sull’agenda dei primi 100 giorni di Joe Biden, che comprende misure imponenti di stimolo e una distribuzione più capillare del vaccino: i due aspetti più importanti per una ripresa nel 2021. Il biglietto verde è andato in selloff contro le principali valute ad eccezione dell’euro e del franco svizzero in quanto una spesa maggiore ed un deficit fiscale più ampio sono ribassisti per il dollaro.
I timori che la Banca Centrale Europea possa fare pressione sulla valuta o parlare della necessità di un ulteriore stimolo ha impedito all’euro e al franco svizzero di partecipare al rally del rischio. Nessuno si aspetta che la BCE decida di aumentare gli acquisti, visto che lo ha già fatto a dicembre. Durante l’ultimo vertice, la banca centrale ha aumentato gli acquisti di asset di 500 miliardi di dollari ed ha esteso il programma di acquisti a marzo 2022. Ha inoltre rivisto al ribasso le previsioni di crescita per il 2021. Da allora, le nuove varianti di coronavirus e l’aumento dei casi nei paesi della zona euro hanno spinto al prolungamento dei lockdown in corso. Tuttavia, i dati non sono stati così terribili riguardo alla produzione industriale, all’indice ZEW e gli indici PMI. L’inflazione, d’altra parte, resta molto bassa, con l’IPC armonizzato in calo a -0,3% su base annua a dicembre, molto al di sotto delle previsioni del 2%. I consumatori, le imprese e gli investitori sperano che con con un’ulteriore distribuzione del vaccino si riuscirà a svoltare l’angolo.
La BCE prenderà tutto questo in considerazione quando si riunirà domani. Lascerà i tassi di interesse ed i programmi di acquisti di asset invariati. Parlerà di una forte ripresa post-COVID-19 esprimendo i timori sull’impatto delle restrizioni sulla crescita economica nel breve termine. La domanda è se la Presidente della BCE Christine Lagarde metterà pressione sull’euro.
Come la BCE, per la Banca del Giappone si prevede una politica monetaria invariata, ma la differenza è che la BoJ potrebbe ridurre le stime e le proiezioni economiche. A causa della seconda ondata, il governo ha prolungato lo stato di emergenza in altre sette regioni, e la decisione peserà molto sul PIL. Ma questo non tocca i trader dello yen giapponese, che hanno fatto salire la valuta contro euro e dollaro USA.