Articolo scritto in esclusiva per Investing.com
- L’inflazione sta facendo salire i prezzi
- La colazione sta diventando costosa: caffè e zucchero sono ai massimi pluriennali
- Il costo del pranzo lievita: i cereali restano ai livelli più alti degli ultimi anni
- La cena è diventata più cara: la carne costa di più nel 2021
- Attesi altri aumenti all’orizzonte
Nelle ultime settimane, molti prezzi delle materie prime hanno visto dei ribassi. Tuttavia, tutti i prezzi restano più elevati rispetto ai minimi del 2020. L’indice dei prezzi al consumo degli ultimi mesi di dice che l’inflazione sta salendo a livelli che non si vedevano da anni. L’IPC core esclude i prezzi di alimentari ed energetici, ma qualsiasi consumatore vi dirà che il costo del pieno alla macchina o del carrello al supermercato è schizzato alle stelle.
Gli economisti della Federal Reserve degli Stati Uniti credono che le pressioni inflazionistiche siano transitorie. Hanno dato la colpa ai cosiddetti colli di bottiglia nella catena di approvvigionamento, hanno parlato dei problemi alle segherie che hanno mandato il prezzo del legno a un massimo storico a maggio. Più recentemente, la carenza di semiconduttori ha fatto salire i prezzi delle auto, dando alla banca centrale a un altro fattore temporaneo di cui parlare. Tuttavia, i consumatori sanno che i prezzi più alti per i beni di prima necessità non scenderanno presto.
Il problema di fondo è che mangiare costa molto di più, ed è poco probabile che sia una situazione “transitoria”. Mangiare è diventato costoso, e potremmo essere agli albori di nuovi trend che potrebbero far salire i prezzi del cibo molto di più nei prossimi mesi e anni.
L’inflazione sta facendo salire i prezzi
I dati sull’IPC di maggio e di giugno sono stati decisamente inflazionistici. La banca centrale USA ha attribuito l’aumento di maggio ai massimi record toccati dai prezzi di legname e rame. A giungo la Fed ha puntato il dito contro la scarsità di semiconduttori sul mercato e contro l’aumento dei prezzi delle auto usate. La Fed continua a parlare dell’aumento dell’inflazione come di un evento “transitorio”.
L’11 agosto l’IPC di luglio è salito del 5,4% rispetto al luglio 2020. Il barometro è salito dello 0,50% su base mensile, come previsto dagli economisti.
L’inflazione core che esclude alimentari ed energetici è salita dello 0,3% a luglio, meno dello 0,4% previsto.
Secondo gli economisti i dati sull’IPC core sarebbero più affidabili in quanto non tengono conto della volatilità dei prezzi di petrolio e cibi. Però i consumatori hanno bisogno di mangiare e di carburanti per vivere.
Cibi ed energetici non sono beni di lusso, sono beni di prima necessità. Gli ultimi dati ci dicono che alimentare il nostro corpo o i nostri veicoli sta diventando sempre più costoso, mese dopo mese. L’inflazione sta mangiando una fettina del bilancio di ognuno, ma la Fed dice che è un fattore temporaneo. Il problema è che i prezzi al consumo salgono velocemente ma scendono lentamente.
La colazione sta diventando costosa: caffè e zucchero sono ai massimi pluriennali
Molti nutrizionisti dicono che la colazione è il pasto più importante perché ci da l’energia per affrontare la giornata. Caffè e zucchero sono alla base della colazione di molti.
Fonte di tutti i grafici: CQG
Il grafico mostra che i future del caffè Arabica sull’Intercontinental Exchange sono stati scambiati nel range tra 1,0970 e 1,3080 dollari ad agosto 2020. Nel mese di agosto 2021, il range è stato tra 1,7160 e 1,8655 dollari.
In base ai vari massimi toccati nei diversi mesi, i prezzi del caffè sono saliti del 42,5% nel 2021 rispetto al 2020. Inoltre, il caffè ha toccato il massimo da ottobre 2014 di 2,1520 dollari la libbra a luglio.
I future dello zucchero sono stati scambiati nel range tra 12,39 e 13,28 centesimi la libbra ad agosto 2020. Questo mese il range di scambio è stato tra 17,74 e 19,75. a questi livelli, lo zucchero è scambiato del 49% in più questo agosto rispetto ad agosto dello scorso anno. questa settimana lo zucchero ha toccato il massimo da marzo 2017.
Dunque, fare colazione costa molto di più ad agosto 2021 rispetto al 2020.
Il costo del pranzo lievita: i cereali restano ai livelli più alti degli ultimi anni
I cereali sono alla base di molti dei cibi che mangiamo a pranzo. I prezzi dei vari cereali sono saliti in maniera evidente da agosto 2020 ad agosto 2021.
Lo scorso agosto, i future della soia sono stati scambiati al massimo di 9,67 dollari al bushel. Al livello di 13,99 del 12 agosto, il rialzo è del 44,7%.
I future del mais sono saliti dal massimo di 3,53 di agosto 2020 a 5,5075 dollari al bushel, con un rialzo del 56% su base annua.
Il frumento è l’ingrediente principale del pane, che da sostentamento al mondo intero. Ad agosto 2020 i future CBOT del frumento hanno toccato il massimo 5,5175 dollari al bushel. A 7,3325, il frumento è aumentato del 32,9% su base annua.
La cena è diventata più cara: la carne costa di più nel 2021
La carne è la fonte di proteine che si consuma di più a cena. E la cena è diventata molto più costosa rispetto allo scorso anno.
I future della carne di maiale hanno toccato il picco di 56,70 centesimi la sterlina ad agosto 2020. Al livello di 1,10050 del 12 agosto, l’incremento è del 94%.
I future dei bovini vivi erano scambiati a 1,08225 dollari la libbra ad agosto 2020. 12 agosto il prezzo era di 1,22625 dollari, il 13,3% in più.
Attesi altri aumenti all’orizzonte
La Fed definirà pure l’inflazione “transitoria”, ma resta il fatto che sta mangiando una bella fetta del bilancio dei consumatori. Sui mercati “the trend is always your best friend”, il trend è il tuo migliore amico in tutte le classi di asset. Nelle materie prime che danno da mangiare a tutto il mondo, il percorso di una minore resistenza dei prezzi resta più alto ad agosto 2021.
La marea di liquidità della banca centrale e lo tsunami di stimoli governativi hanno piantato dei semi inflazionistici nell’economia, e questi semi stanno spuntando sotto forma di prezzi più elevati di materie prime agricole e non. Anche i metalli industriali, l’energia e altre materie prime hanno sperimentato un drammatico aumento dei prezzi su base annua.
Gli economisti possono anche sostenere che il dato più preciso dell’inflazione esclude gli articoli che alimentano le nostre vite e forniscono nutrimento. Ma la maggior parte dei consumatori ha una visione molto più realistica, dato i beni essenziali bisogna pur comprarli, e i prezzi continuano a salire.