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Ma non dovevamo smettere col carbone?

Pubblicato 27.08.2023, 11:01


La domanda di carbone nel mondo occidentale è diminuita negli ultimi anni per le cause che tutti sappiamo (più gas naturale, più fonti rinnovabili, norme ambientali più severe). 
 
Tuttavia, è molto importante notare che la domanda occidentale è piccola rispetto al mondo. 
 
Gli Stati Uniti, ad esempio, utilizzano solo il 6,6% del carbone mondiale, quindi le tendenze del consumo di carbone al di fuori dell'occidente sono molto più importanti.
 
Le notizie su quel fronte non sono altrettanto positive.
 
Il consumo di carbone è ancora elevato e in crescita in molti paesi in via di sviluppo, in particolare in Asia. 
 
Ciò è dovuto alla relativa economicità e abbondanza di carbone, nonché alla rapida industrializzazione dei colossi asiatici (Cina ed India).
 
La Cina, ad esempio, consuma il 55% del carbone prodotto a livello mondiale e il consumo continua a crescere. 
 
La domanda cinese di carbone è aumentata per sei anni consecutivi, stabilendo nuovi record nel 2021 e nel 2022 (ed è sulla buona strada per stabilire un nuovo record quest'anno).
 
Questa tendenza è destinata a continuare. 
 
L'anno scorso il governo cinese ha approvato un record di 86 gigawatt di nuova capacità elettrica a carbone. Siamo molto dubbiosi sul fatto che la Cina possa raggiungere i suoi obiettivi di emissioni entro il 2030.
 
Sebbene la Cina sia il singolo più grande consumatore di carbone, le tendenze nei paesi sviluppati si sono invertite dal 2020. 
 
Con il governo cinese che continua ad approvare nuove centrali elettriche a carbone, è difficile essere ottimisti riguardo alle prospettive di ridurre significativamente le emissioni di gas serra in tempi brevi. 
 
Per questo, io e il team stiamo ancora investendo molto pesantemente in alcune fonti non rinnovabili e stiamo ottenendo risultati estremamente interessanti.
 
Come al solito, saremo gli ultimi ad abbandonare la barca estraendo tutto il profitto possibile. 


Apple (NASDAQ:NASDAQ:AAPL) (NASDAQ:AAPL) (NASDAQ:AAPL) (NASDAQ:AAPL) (NASDAQ:AAPL) (NASDAQ:AAPL)
Microsoft (NASDAQ:NASDAQ:MSFT) (NASDAQ:MSFT) (NASDAQ:MSFT) (NASDAQ:MSFT) (NASDAQ:MSFT) (NASDAQ:MSFT) (NASDAQ:MSFT)
Tesla (NASDAQ:NASDAQ:TSLA) (NASDAQ:TSLA) (NASDAQ:TSLA) (NASDAQ:TSLA) (NASDAQ:TSLA) (NASDAQ:TSLA) (NASDAQ:TSLA)
Unicredit (BIT:BIT:CRDI) (BIT:CRDI) (BIT:CRDI) (BIT:CRDI) (BIT:CRDI) (BIT:CRDI) (BIT:CRDI) 

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