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Materie prime: arriva un settembre complicato per energetici e metalli

Pubblicato 31.08.2021, 12:53
Aggiornato 02.09.2020, 08:05

Con gli scambi di agosto che si concluderanno alla chiusura dei mercati oggi, passando il testimone al mese di settembre, non sono solo gli investitori di titoli azionari, bond e forex ad essere preoccupati per l’ultimo mese del terzo trimestre.

Gli operatori delle materie prime, alcuni dei quali hanno imitato i colleghi dei mercati azionari approfittando dei successi di quest’anno di greggio, metalli ed alcune materie prime agricole, sono altrettanto preoccupati circa la tempistica della riduzione dei “soldi facili” della Federal Reserve che si sono riversati sull’economia (e sui mercati) negli ultimi 18 mesi in nome della protezione dal COVID.

L’indice TR/CC CRB Excess Return Index, che replica 19 materie prime, è schizzato del 31% sull’anno. L’indice S&P 500 a Wall Street, invece, è salito di solo il 21% dall’inizio dell’anno.

TR/CC CRB Excess Return Index Monthly

Grafico mensile TR/CC CRB Excess Return Index

 

Grafico gentilmente fornito da SK Dixit Charting

Il cosiddetto tapering dello stimolo della Fed (e il momento in cui arriverà) ha rappresentato un terrore intermittente per tutti i mercati dall’inizio dell’anno. Le speculazioni sull’argomento sono state universali, data l’influenza che un particolare asset, il dollaro, avrà sugli altri (soprattutto sulle materie prime) quando le spese mensili da 120 miliardi di dollari della Fed cominceranno ad essere ridotte.

Anche se i commenti titubanti del capo della Fed Jay Powell durante l’evento di Jackson Hole della scorsa settimana scateneranno la ricerca di indizi sul tapering nel report sull’occupazione USA di agosto venerdì, i grafici tecnici raccontano una storia potenzialmente differente per ciascuna delle principali materie prime a settembre.

Sunil Kumar Dixit, che si occupa di strategie presso la SK Dixit Charting a Kolkata, e collabora regolarmente con Investing.com, ce lo spiega nel dettaglio per ogni gruppo di materie prime e relativo mercato:

Settore energetico:

Greggio West Texas Intermediate

Il greggio WTI è schizzato del 42% sull’anno. Ma è destinato a chiudere agosto con un ribasso di oltre il 6%, non essendo riuscito a superare il massimo di luglio di 77,17 dollari. È invece sceso al di sotto del precedente minimo di 65,38 dollari, dimostrando debolezza e correzione.

Oil 5h

Grafico su 5 ore greggio

 

Il massimo di luglio del WTI di 77,17 dollari praticamente coincide con il picco dell’ottobre 2018 di 77,12 dollari, con una classica “formazione di doppio apice” che probabilmente avrà una conferma.

La lettura dell’indice RSI stocastico del WTI di 95/98 lo rende overbought e pronto ad una correzione. Guardando più avanti, un’infrazione al di sotto della media mobile semplice su 100 di 59,83 dollari sul grafico mensile potrebbe estendere la correzione alla media mobile esponenziale su 50 giorni di 53,43 dollari.

Ciononostante, il grafico settimanale del WTI mostra l’indice RSI stocastico in oversold. E questo potrebbe riportare un balzo tecnico al WTI, facendolo salire a 73,50 dollari in quello che sarebbe un catalizzatore per i tori.

Gas naturale 

Il gas naturale segna la performance migliore del 2021 tra le materie prime, con ritorni di quasi il 70% sull’anno in corso grazie alla combinazione di eventi meteo estremi da questa primavera e produzione bassa.

Natural Gas 5h

Grafico su 5 ore gas naturale

 

Il “natty”, nomignolo della materia prima nel mondo del trading, ha testato la media mobile semplice su 200 sul grafico mensile a 4,43, toccando la soglia psicologica di 4,50 prima di stabilizzarsi a 4,29.

Un’attestazione al di sotto della SMA su 200 sul grafico mensile a 4,43 potrebbe spingere più giù i prezzi del gas verso un supporto statico a 3,40. Nonostante questo, la lettura dell’indice RSI stocastico del natty di 89/84 garantisce ampio spazio per la continuazione della mossa al rialzo.

Metalli

Oro spot

Il prezzo spot dell’oro, che rispecchia gli scambi in tempo reale dei lingotti, è sceso di poco più del 4% sull’anno nonostante stia per chiudere agosto in salita di poco meno del 4%.

Spot Gold 5h

Grafico oro spot su 5 ore

 

Da gennaio, il percorso dell’oro è stato complicato. Dopo aver inizialmente raggiunto il bottom di meno di 1.675 dollari, l’oro è sembrato rompere il suo incantesimo ribassista con un balzo a 1.905 dollari a maggio. Da qui, ha visto un nuovo short-selling che l’ha portato ad oscillare tra 1.700 e 1.800 dollari per un po’, prima di un’altra mossa vicino ai 1.650 dollari ad agosto.

In continuazione della sua linea di trend di supporto ascendente allineatasi con 1.670, 1.676 e 1.688 dollari, il prezzo dell’oro è tornato a rimbalzare verso l’alto. Ma non è riuscito ad infrangere il livello di luglio di 1.834 dollari, la sua sfida immediata.

Guardando avanti, la lettura dell’indice RSI stocastico di 8/13 suggerisce condizioni di forte oversold per l’oro. Una mossa sostenuta sopra 1.834 dollari potrebbe riaccendere un rally verso l’alto, con i livelli di 1.860 e 1.920 dollari che saranno le prossime fermate. Ma un fallimento sotto 1.834 dollari potrebbe innescare una debolezza che prenderà di mira i 1.800 ed i 1.770 dollari.

Rame USA

I future del rame sul COMEX a New York sono schizzati di circa il 24% sull’anno in corso, ma scendono di quasi il 2,5% su agosto.

I prezzi del metallo rosso hanno segnato un massimo storico di 4,89 dollari la libbra a maggio, prima di cominciare una discesa sulla scia del giro di vite sulle importazioni da parte della Cina, il principale consumatore.

Pechino ha usato oculatamente il rame delle sue scorte negli ultimi mesi, per costringere i prezzi del metallo a scendere e limitare l’inflazione. La scorsa settimana ha annunciato che renderà disponibile un terzo lotto di metalli, comprese 30.000 tonnellate di rame, dalle riserve statali il 1° settembre, nell’ambito della campagna per controllare i prezzi ed evitare che l’inflazione delle materie prime danneggi la crescita.

Se dovesse restare sopra 4,60, il rame USA potrebbe ritestare il massimo storico di 4,88 dollari. Ma, se fosse scambiato sotto i 4,08 dollari potrebbe tornare verso i 3,96 dollari, sebbene la Banda di Bollinger media a 3,40 dollari possa fare da forte supporto.

Nota: Barani Krishnan utilizza una varietà di opinioni oltre alla sua per apportare diversità alla sua analisi di ogni mercato. Per neutralità, a volte presenta opinioni e variabili di mercato contrarie. Non ha una posizione su nessuna delle materie prime o asset di cui scrive.

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eh sì, NG sta proprio soffrendo....
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