Questo articolo è stato scritto in esclusiva per Investing.com
- Il ciclo di prezzo delle materie prime
- Struttura a scadenze
- Spread di località e qualità
- Spread di lavorazione
- Spread di sostituzione
Faccio trading di materie prime dall’inizio degli anni Ottanta, quando ho cominciato la mia carriera presso Philipp Brothers, poi Salomon Brothers ed infine Citigroup (NYSE:C). Negli anni Settanta ed Ottanta, Philipp Brothers era il principale commerciante di materie prime con uffici in tutto il mondo. Dove non c’era un ufficio, c’erano degli agenti. Dopo aver lavorato per la compagnia quando frequentavo le superiori e il college, decisi di rinunciare a studiare giurisprudenza ed accettare un posto nell’ufficio delle telescriventi. All’inizio degli anni Ottanta, Philipp Brothers formava la nuova generazione tramite un programma di lehrling. Lehrling in tedesco vuol dire apprendistato.
Dopo aver inviato messaggi fax ai dipartimenti di traffico e trading, periodo che mi ha aiutato a formarmi sulle materie prime di cui si occupava la compagnia, mi sono trasferito all’ufficio traffico. Effettuavo transazioni spedendo ed organizzando la logistica operativa per i prodotti comprati e venduti dall’azienda. Dopo qualche anno, mi sono spostato all’area trading, dove sono arrivato a guidare numerose attività sulle materie prime per la compagnia negli anni Novanta.
La formazione da Philipp Brothers comprendeva di tutto, dal trading delle materie prime fisiche ai derivati. Ho imparato che ogni materia prima ha delle caratteristiche distinte e che la struttura del mercato è una parte importante dell’analisi fondamentale, che offre indizi circa la strada della minore resistenza dei prezzi.
L’analisi tecnica rappresenta una parte cruciale dei miei calcoli complessivi sul mercato, in quanto è un barometro del sentimento che spinge i prezzi più su o più giù. L’analisi dei fondamentali può rivelare le fasi di un ciclo del prezzo che creano condizioni di surplus o deficit sui mercati delle materie prime.
Il ciclo di prezzo delle materie prime
Le materie prime hanno dei cicli di prezzo. Tendono a scendere a livelli in cui la produzione cala, le scorte diminuiscono e la domanda sale, creando dei bottom. Durante i mercati rialzisti, i prezzi si muovono a livelli in cui i produttori aumentano la produzione, le scorte cominciano a salire e la domanda scende, creando degli apici. Le materie prime sono asset volatili. I prezzi possono salire o scendere a livelli illogici, irragionevoli e persino irrazionali ad apici e bottom. Due esempi sono il mercato del cotone nel 2011 ed il mercato del greggio nel 2020.
Grafico semestrale cotone
Fonte: CQG
Il grafico semestrale del cotone evidenzia l’impennata del prezzo a 2,27 dollari la libbra. I future del cotone ICE non sono mai stati scambiati sopra gli 1,1720 dollari prima o dopo il picco del 2011.
Grafico semestrale greggio
Fonte: CQG
Il grafico semestrale del greggio NYMEX mostra il crollo a -40,32 dollari al barile, con la domanda evaporata durante la pandemia globale e la capacità di scorte scomparsa il 20 aprile 2020, quando il contratto NYMEX a scadenza più vicina era nel periodo di consegna. I future del greggio NYMEX non sono mai stati scambiati al di sotto dei 10,35 dollari al barile prima o dopo questo crollo.
Il ciclo di prezzo delle materie prime ha creato un apice nel cotone nel 2011 ed un bottom nel greggio nel 2020.
Struttura a scadenze
Uno dei principali indicatori di scorte e domanda su un mercato future o forward delle materie prime è la struttura a scadenze. La backwardation è la condizione in cui i prezzi con consegna più immediata sono maggiori di quelli con consegna più lontana nel tempo. Un mercato in backwardation rispecchia una carenza di scorte nell’immediato. L’anticipazione di un aumento della produzione causa dei prezzi più bassi per la consegna più lontana.
Consegna di soia a luglio
Fonte: Barchart
Il grafico mostra che la soia con consegna a luglio era scambiata a 15,4075 dollari al bushel per il nuovo raccolto di novembre a 13,6550 dollari, con una backwardation di 1,7525 dollari, o dell’11,4%. La carenza di soia nell’immediato è dovuta alla forte domanda cinese. Il prezzo più basso per la consegna di novembre rispecchia l’ottimismo che il raccolto 2021 soddisferà la domanda.
Il contango è la condizione in cui i prezzi più lontani sono più alti di quelli immediati. Il contango rispecchia un’abbondanza di scorte immediate, quando un mercato è in esubero o quando scorte e domanda raggiungono un equilibrio.
Consegne di oro a giugno
Fonte: Barchart
Il grafico mostra che l’oro con consegna nell’aprile 2022 è scambiato a 9,50 dollari in più rispetto ai future dell’oro con consegna a giugno 2021. Le banche centrali detengono circa il 30% di tutto l’oro mai estratto nella storia del mondo. Senza timori per le scorte, i mercati tendono ad andare in contango.
Contango e backwardation ci dicono se i mercati sono tesi, se la domanda supera le scorte, o se sono allentati, con scorte maggiori o uguali alla domanda immediata.
Spread di località e qualità
Lo spread della qualità rispecchia il differenziale di prezzo tra due tipi della stessa materia prima. Lo spread della località è la differenza di prezzo per la stessa materia prima in due diversi posti del mondo. Un esempio di spread sia di località che di qualità è il differenziale tra il greggio Brent e West Texas Intermediate, i due riferimenti di prezzo per la materia prima energetica.
Il greggio Brent è scambiato sul mercato dei future della Intercontinental Exchange. Il Brent rappresenta il prezzo del greggio prodotto in Europa, Nord Africa e Medio Oriente. In Medio Oriente si trova più di metà delle riserve petrolifere mondiali. Il Brent ha un contenuto di zolfo superiore al WTI, il che lo rende preferibile per essere raffinato in prodotti come combustibile per il riscaldamento, carburante per aerei e gasolio.
Il West Texas Intermediate è scambiato sulla divisione NYMEX del CME. Il WTI arriva dal Nord America ed ha un contenuto di zolfo minore, che lo rende preferibile per le raffinerie di benzina.
Circa due terzi dei consumatori e produttori del mondo utilizzano il riferimento Brent per il prezzo, mentre un terzo usa il WTI. La differenza nella composizione e nella zona di produzione rende il differenziale tra Brent e WTI uno spread sia di località che di qualità.
Grafico giornaliero greggio Brent
Fonte: Barchart
Il grafico mostra il recente prezzo di 66,62 dollari per i future del greggio Brent con consegna a luglio.
Future del greggio
Fonte: Barchart
Intanto, i future WTI NYMEX con consegna a luglio sono scambiati a 63,24 dollari al barile. Il Brent ha un sovrapprezzo di 3,38 dollari rispetto al WTI, rispecchiando l’offerta e la domanda per le diverse zone e qualità della materia prima energetica. Inoltre, quello del Brent-WTI è anche uno spread legato al rischio politico, in quanto il Medio Oriente è la regione politicamente più turbolenta al mondo.
Gli spread di qualità e di località ci danno indicazioni sui fondamentali di mercato in tutto il mondo. Nello scorso decennio, il sovrapprezzo del Brent sul WTI solitamente è salito quando i prezzi del greggio si muovono verso l’alto. Tuttavia, ciò potrebbe cambiare nei prossimi anni, in quanto l’aumento delle regolamentazioni e la minore produzione di combustibili fossili sotto il governo Biden per far fronte ai cambiamenti climatici potrebbe modificare il pattern di trading storico dello spread di località e di qualità Brent-WTI.
Spread di lavorazione
Lo spread di lavorazione rispecchia il margine di prezzo per la raffinazione, la macinazione o la processazione necessaria per trasformare una materia prima in un’altra. Il margine di lavorazione del greggio in benzina e prodotti raffinati, noto anche come “crack spread” è un esempio di spread di lavorazione. Il greggio viene processato tramite cracking catalitico nelle raffinerie. Quando i margini di raffinazione aumentano, ciò indica che la domanda di prodotti petroliferi sta aumentando, e si traduce spesso in prezzi più alti per il greggio.
Il margine per la processazione di soia in prodotti derivati, come farina di soia ed olio di soia, è chiamato “crush spread”. La macinazione (crush) della soia serve a creare la farina e l’olio.
Fonte: Barchart
Il grafico del crush spread della soia di luglio può offrire indizi sul prezzo dei future della soia. Un crush spread in salita ci dice che la domanda di farina e olio sta salendo, mentre un calo indica l’opposto, evidenziando il livello della domanda per i semi oleosi e il potenziale della strada della minore resistenza dei prezzi.
Gli spread di lavorazione sono una parte della struttura del mercato delle materie prime che può tornare molto utile agli analisti dei fondamentali per elaborare le previsioni sui prezzi.
Spread di sostituzione
Uno spread di sostituzione ci parla del differenziale di prezzo storico tra due materie prime che possono essere sostitute nella produzione o nel consumo. Ogni anno, durante la stagione della semina, molti agricoltori statunitensi scelgono se piantare granturco o soia nei loro campi. Il differenziale di prezzo tra i nuovi prezzi del raccolto può determinare cosa pianteranno. La media a lungo termine dello spread è di circa 2,4 bushel di granturco per ogni bushel di soia, in termini di valore. Gli agricoltori usano i prezzi dei future nuovo raccolto-post raccolta per determinare il rapporto.
Grafico giornaliero future della soia
Fonte: Barchart
Di recente, i future della soia per il nuovo raccolto del novembre 2021 erano scambiati a 13,6650 dollari al bushel.
Grafico giornaliero future del granturco
Fonte: Barchart
Allo stesso tempo, i future del granturco per il nuovo raccolto del dicembre 2021 si attestavano a 5,2900 dollari al bushel. Il rapporto viene calcolato dividendo il prezzo della soia per quello del granturco, con un rapporto di 2,58:1. Al di sopra della media a lungo termine di 2,4:1, gli agricoltori saranno più inclini a piantare granturco che soia al livello dello spread, in quanto la soia offre un risultato finanziario più allettante.
Il rapporto granturco-soia è un esempio di spread di sostituzione dal punto di vista del produttore. Un esempio per i consumatori è lo spread tra platino e oro. Per molti anni, il platino è stato scambiato in sovrapprezzo rispetto all’oro, guadagnandosi il soprannome di “oro dei ricchi”. Dal 2014, il prezzo del platino è sceso sotto quello dell’oro ed ha continuato a scendere. Al 19 maggio, i future NYMEX del platino a scadenza più vicina si attestavano al livello di 1202 dollari, con l’oro a 1885 dollari. Con uno sconto di 683 dollari, il platino è storicamente economico rispetto al prezzo dell’oro. Gli investitori che acquistano i metalli preziosi come riserva di valore potrebbero scegliere il platino, dato il prezzo storicamente basso rispetto all’oro.
Granturco-soia e platino-oro sono solo due esempi dei molti spread di sostituzione nella classe di asset delle materie prime. Le deviazioni di prezzo storico possono creare un eccesso di scorte o domanda in due materie prime, comportando un’inversione verso le medie storiche.
La struttura del mercato è come un puzzle nel mondo delle materie prime. Mettere insieme i vari pezzi può fornire ad investitori e trader un vantaggio nell’elaborare la strada della minore resistenza.