Lo dice l’amministratore delegato Alessandro Rosso a Websim
Che effetto avrà Covid-19 sulla vostra attività?
Impossibile ad oggi prevedere la durata e gli effetti della pandemia sul sistema economico mondiale. Posso dire che il nostro modello di business tiene. Dopo circa due settimane dallo scoppio del contagio tre quarti dei nostri dipendenti era in Smart Working. Ove questo non era possibile, abbiamo introdotto turnazioni sul posto di lavoro. Possiamo contare su una solida posizione finanziaria e su una straordinaria capacità di gestione del nostro management. Ci stiamo preparando, già oggi, ai cambiamenti che arriveranno nel mondo del lavoro, quando la fase acuta di questa epidemia sarà passata.
Quale delle divisioni sta risentendo di questa situazione, il settore automotive o aeronautico?
In questo contesto abbiamo registrato maggiori problemi nell’automotive, per effetto delle fermate degli stabilimenti produttivi e delle attività di sviluppo da parte dei grandi player del settore. Il segmento aeronautico ha invece registrato dinamiche diverse, che sono legate non solo alla progettazione di velivoli e componenti ma anche al supporto tecnico alla flotta. Qui in generale gli effetti diretti sulla nostra attività sono stati più contenuti.
Avete progetti specifici per contrastare gli effetti negativi dell’epidemia?
Stiamo riducendo, per quanto possibile, ogni voce di costo non direttamente collegata ai servizi erogati. Riteniamo però essenziale non perdere di vista la nostra peculiarità, legata all’innovazione tecnologica e all’organizzazione e alla professionalità delle risorse. Abbiamo adottato anche alcune azioni in controtendenza che ci consentiranno di essere un passo avanti quando il sistema si rimetterà in moto.
Dopo l’acquisizione di EMTB, che opera nell’ambito della progettazione e ingegneria in diversi settori industriali, state valutando altre operazioni di crescita per linee esterne?
Sì, stiamo considerando ulteriori operazioni e fino a qualche settimana fa avevamo anche aperto alcuni dossier. La nostra strategia rimane la stessa: estendere la nostra catena del valore a nuovi servizi tecnici e ingegneristici nei settori industriali nei quali siamo già presenti, in particolare in quello aeronautico.
Che caratteristiche devono avere le società target, e in quali altri segmenti di mercato vorreste crescere?
Guardiamo a realtà in grado di apportare valore e competenze al nostro Gruppo e che siano guidate da persone che condividano i nostri valori e le nostre strategie di business. Realtà che hanno competenze e voglia di crescere ma che talvolta sono in difficoltà a scaricare a terra tutto il loro potenziale. Il progetto industriale del Gruppo TPS può essere per loro un formidabile acceleratore del processo di sviluppo.
Nell’ultimo bilancio i ricavi sono cresciuti del 53%, la crescita organica è stata pari al 7%. In che modo puntate ad un incremento della crescita organica?
Il nostro modello di business è qualitativamente all’avanguardia e fortemente competitivo anche grazie alle soluzioni informatiche sviluppate negli anni. Questi aspetti dovrebbero progressivamente consentirci ulteriori spazi nei servizi erogati. A questo si aggiungono alcuni specifici progetti innovativi che ci dovrebbero permettere anche l’erogazione di nuove prestazioni.
I vostri progetti di internazionalizzazione rimangono invariati?
Rimangono ben presenti e invariati. Tra la fine del 2019 e l’inizio del 2020 abbiamo definito e predisposto l’avvio delle nostre attività negli USA in ambito aeronautico. Purtroppo, la situazione attuale ha congelato il progetto, ma lo stesso è pronto a ripartire non appena le condizioni esterne ce lo consentiranno. Analogamente continuiamo a guardare ad altri mercati esteri, sia in un’ottica di erogazione dei nostri servizi tecnici e di progettazione a nuovi clienti, che in quella di possibili operazioni di acquisizione.
Dopo la fusione per incorporazione di Icb, controllata al 100%, la riorganizzazione del gruppo può dirsi compiuta?
Ritengo che il Gruppo possa essere ulteriormente semplificato e che nel breve-medio termine potranno realizzarsi nuove operazioni di razionalizzazione. Nel programmare queste azioni occorre tuttavia considerare tutti gli aspetti in gioco, compresa la riconoscibilità di alcuni brand presso i clienti. In ogni caso, occorre sottolineare che già oggi le aziende del Gruppo vengono gestite come un’unica entità e che il business viene strutturato nelle 4 Strategic Business Unit che sono del tutto trasversali rispetto alle singole società.
TPS (MI:TPSG) è leader nel settore dei servizi tecnici di progettazione e di ingegneria in campo aeronautico. La società, oltre al settore aerospace, opera anche in quello dell’automotive, ferroviario, militare, navale, e oil&gas. Nel 2019, il gruppo ha conseguito ricavi pari a 36,8 milioni, + 53% su base annua. Anche la marginalità è cresciuta a doppia cifra, con un Ebitda pari a 7,05 milioni, + 48%. L’Utile Netto Adjusted si è attestato a 2,7 milioni, +17%. A metà febbraio, Integrae Sim ha confermato la raccomandazione di acquisto sul titolo, con target price a 8,4 euro.