“Il voto è la nostra voce. Usarlo è il nostro potere.” (Anonimo)
Gli indici azionari europei hanno chiuso in ribasso la seduta di ieri, segnando una seduta volatile che riflette l’incertezza e la pressione ribassista della scorsa settimana. Energia, risorse di base e banche hanno registrato le migliori performance, mentre tecnologia, viaggi e tempo libero e beni industriali e servizi sono stati i settori più deboli. Negli Stati Uniti, i mercati azionari si sono mossi principalmente in calo, pur recuperando parzialmente dai minimi intraday. Il tono di mercato rimane cauto dopo che l’S&P 500 ha chiuso la seconda settimana consecutiva in negativo e il Nasdaq ha interrotto la sua serie di sette settimane di rialzi. Oggi, le Big Tech continuano a mostrare debolezza, mentre l’attenzione è concentrata sulle imminenti elezioni presidenziali USA, con gli ultimi sondaggi che vedono i candidati Trump e Harris in bilico sia a livello nazionale che negli stati chiave. Le attese di volatilità nei prossimi giorni restano elevate. Sul fronte obbligazionario, il rendimento dei Treasury ha visto un rimbalzo parziale, legato anche a un calo delle probabilità di vittoria totale dei Repubblicani. Alcuni analisti hanno attribuito l’aumento recente dei rendimenti alla crescente possibilità di una vittoria di Trump, il cui programma economico include riduzioni fiscali e potenziali nuove tariffe, che potrebbero ampliarne il deficit e aggiungere pressioni inflazionistiche. Il dollaro USA ha così perso terreno, con gli investitori che si preparano alla volatilità in vista delle elezioni. Intanto, le tensioni geopolitiche si intensificano: l’Iran avrebbe in programma una risposta più forte agli attacchi aerei israeliani, secondo rapporti che parlano di un possibile coinvolgimento di proxy iracheni. Sul fronte energetico, i paesi membri di OPEC+ hanno concordato di estendere i tagli volontari alla produzione fino a dicembre per sostenere i prezzi del petrolio.
Stati chiave
Le elezioni presidenziali si prospettano particolarmente combattute, con gli stati chiave, tra cui Pennsylvania, North Carolina, Georgia, Michigan, Arizona e Wisconsin, che mostrano margini molto ridotti e ben all’interno del margine di errore. Alcuni analisti ritengono che un risultato definitivo il giorno delle elezioni sia possibile, ma molti commentatori si aspettano un processo prolungato, con potenziali riconteggi e sfide legali. Gli indicatori di volatilità hanno mostrato un aumento nelle ultime settimane, con previsioni di picchi di attività intorno al giorno delle elezioni. Morgan Stanley (NYSE:MS) ha avvisato gli investitori del possibile rumor politico e ha suggerito di considerare le differenti linee di politica economica in base al candidato vincente. Inoltre, il controllo del Congresso sarà determinante: i Repubblicani sono dati per favoriti per riprendere il Senato, mentre la situazione per la Camera è più incerta. Un governo diviso potrebbe limitare l’efficacia delle politiche proposte da ciascun candidato, riducendo la capacità di implementare programmi completi: è il Balance of Power. Nel frattempo In Cina, il Comitato Permanente dell’Assemblea Nazionale è riunito per discutere ulteriori misure fiscali, con stime di stimoli che variano tra i 6 e i 10 trilioni di valuta locale. Tuttavia, gli analisti mantengono una certa cautela sull’efficacia dei nuovi stimoli, e venerdì scorso le autorità finanziarie cinesi hanno annunciato nuove iniziative per attrarre investimenti esteri.
Anche gli Hedge Fund piangono
Un recente rapporto di Goldman Sachs (NYSE:GS) ha rivelato che gli hedge fund focalizzati sull’Europa hanno subito le perdite mensili maggiori dell’ultimo anno, con un calo del 2,6% a ottobre. Gli stock picker europei hanno segnato la loro peggiore performance dal settembre 2023, con il Stoxx 600 in ribasso del 3,6% durante la stagione degli utili del terzo trimestre. I settori bancario, farmaceutico e biotech sono stati tra i pochi con performance positive, mentre i cali più significativi si sono registrati in industriali ed energia. Il report evidenzia che, in vista delle elezioni americane, molti investitori stanno spostando il focus verso gli Stati Uniti, dove i fondi europei hanno registrato ritorni da inizio anno del +5%, inferiori rispetto al +11,5% dei fondi USA. Le perdite si concentrano principalmente sulle utilities, mentre i guadagni si sono visti nelle posizioni corte e nei titoli industriali. Bank of America (NYSE:BAC) ha pubblicato un report l’1 novembre, sottolineando come gli investitori trend-follower mantengano posizioni elevate negli Stati Uniti, con posizioni lunghe più contenute in Europa e Giappone. Secondo la banca, i trend-follower potrebbero continuare a vendere l’Euro Stoxx 50 nei prossimi giorni, dopo tre settimane consecutive di cali per l’indice.