Venerdì Bank of America ha emesso un dire warning attraverso una nota settimanale in cui ha dichiarato che sta arrivando uno “shock da recessione”. Gli analisti della banca hanno indicato che “il quadro macroeconomico sta peggiorando velocemente e potrebbe spingere l’economia USA in recessione mentre la Federal Reserve inasprisce la politica monetaria per contenere la crescente inflazione”.
Inoltre, gli analisti hanno affermato che l’indice S&P 500 “scenderà sotto il livello chiave di 4.000 entro la fine del 2022”, un potenziale calo dell’11% dalla chiusura di venerdì di 4.488 che manderà l’intero riferimento in un mercato orso. Il catalizzatore di tutto questo? I livelli attuali di recessione che la Federal Reserve, finora senza successo, ha cercato di controllare.
Il grafico tecnico è un accordo sulla possibile inversione dell’S&P 500.
L’SPX ha recentemente registrato un minimo inferiore a quello di ottobre, interrompendo il flusso ascendente della trendline rialzista. Anche prima, il prezzo aveva tagliato la trendline ascendente, mostrando il segnale iniziale di un’inversione.
Il primo calo della scorsa settimana dal minimo di febbraio, che conferma il potenziale calo dopo la candela High Wave della settimana precedente, è stato un secondo indizio. Se il prezzo continuerà a scendere sotto la media mobile su 50 settimane, allora fornirà un terzo motivo ragione per credere che il trend rialzista sia finito.
Da notare che la media mobile su 50 settimane è già stata superata temporaneamente da metà febbraio a metà marzo. Questo incrocio è stato significativo perché è stato il primo da quando l’indice ha superato quella media mobile quasi due anni fa, nel mese di maggio 2020.
Il segnale finale per un’inversione sarebbe un minimo più basso, che stabilirebbe un downtrend. Un’interpretazione conservativa richiederebbe di vedere un’altra serie di massimi e minimi più bassi per ottenere due picchi e minimi indipendenti dall’uptrend.
Nel frattempo, il prezzo ha chiuso sotto la media mobile su 200 giorni venerdì, dimostrando che i prezzi a breve termine si stanno indebolendo, confermato quando la media mobile su 50 giorno è scesa sotto la media mobile su 200 giorni a metà marzo, innescando la tanto temuta Death Cross.
I tecnici più attenti avrebbero colto non uno ma due segnali di divergenza negativi, sia dall’indice RSI basato sullo slancio che dal MACD basato sulla media dei prezzi, che sono scesi contro il prezzo in aumento, prima che questo rompesse la linea dell’uptrend.
Un mercato orso si creerà ufficialmente quando il prezzo scenderà sotto i 3.836,70, indicando un calo del 20% dal massimo dell’indice del 3 gennaio. All’8 marzo, l’indice aveva perso il 13% del suo valore, entrando in territorio di contrazione.
Il termine correzione indica che il movimento verso il basso è semplicemente un passo indietro all’interno di una tendenza al rialzo in corso. Un mercato orso vede i movimenti verso il basso come rappresentanti della tendenza primaria, per cui i rally sono sospetti.
Strategie di trading
I trader conservatori dovrebbero attendere che il downtrend si stabilisca, cosa che potrà succedere se il prezzo scenderà sotto i 4.114,50.
I trader moderati potrebbero andare short se il prezzo dovesse ritestare il massimo del 29 marzo di 4.637,30.
I trader aggressivi dovrebbero andare short ora, a patto che accettino il rischio maggiore che deriva da una conferma minore, a condizione che accettino il rischio più alto con meno conferme nel tentativo di ottenere le ricompense più alte anticipando il resto del mercato.
Esempio di trade – Posizione short aggressiva
- Entrata: 4.500
- Stop-Loss: 4.530
- Rischio: 30 punti
- Target: 4.200
- Ricompensa: 300 punti
- Rapporto di rischio ricompensa: 1:10