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Morning adviser, continua la debolezza del dollaro

Pubblicato 24.07.2013, 08:43
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INTRO

Dopo i tentativi di recupero del dollaro avvenuti ieri in mattinata, durante il pomeriggio abbiamo assistito ad una rinnovata debolezza del dollaro americano, chiaramente se consideriamo il breve periodo come time frame di riferimento, che ha tentato di rompere i supporti posti a 10,750 punti sul DJ FXCM Dollar Index, senza tuttavia riuscirci. Ci troviamo su livelli tecnici interessanti, soprattutto se consideriamo le valute europee (euro e sterlina), Le borse americane hanno tentato uno storno che per quanto concerne lo S&P500 non è riuscito a sforare i livelli di supporto passanti sopra 1,690.00, livello statico di supporto dove passa anche la media a 100 periodi ed ora abbiamo la possibilità di seguire la potenziale formazione di una divergenza rialzista oraria, che se confermata potrebbe portare a tentativi di risalita verso i massimi, tenendo conto che in caso di vendite concertate di rischio, un superamento ribassista dei supporti potrebbe portare a buone fiammate di ribasso, a partire da 5 punti di quotazione.

FXCM Speculative Sentiment Index: mercato lungo di dollari

Dando uno sguardo all’indicatore di sentiment proprietario di FXCM, che va ad evidenziare il posizionamento dei trader retail, ci rendiamo conto di come il mercato si trovi, in generale, lungo di dollaro americano e, come da copione, il dollaro americano sta scendendo. Le uniche eccezioni sono rappresentate dalle commodity currencies (escludendo il Canada, la cui correlazione principale risulta essere con il dollaro americano, in maniera inversa), dove i trader sono posizionati lunghi di australiano e di neozelandese e dunque corti di dollaro americano. Stiamo attenti soprattutto al cable e all’EurUsd, che si trovano vicini a livelli tecnici interessanti di massimo ed i cui sbilanci stanno cominciando ad essere importanti, soprattutto lato euro, con -1.89 (per ogni trader lungo, ce ne sono 1.89 corti). Gli ordini di stop sopra i massimi, se colpiti potrebbero dare adito a movimenti rialzisti causati da ordini di acquisto che potrebbero venire colpiti.

PMI area euro: possibile volatilità

Se a questo aggiungiamo la pubblicazione degli indici PMI dell’area euro (manifatturiero e dei servizi), attesi rispettivamente a 49.1 e 48.7, contro precedenti di 48.8 e 48.3, l’euro potrebbe risultare il protagonista della mattinata. Una pubblicazione che va a superare le attese degli analisti, potrebbe dare spunti interessanti agli investitori che potrebbero pensare di andare a cavalcare un potenziale trend di breve dato dal fatto che la moneta unica, che sta tentando da tutta settimana di rompere a rialzo e che sta dimostrando una forza relativa molto importante, soprattutto dopo le parole di Draghi (che come detto non hanno cambiato le attese circa un reale sblocco del mercato del credito), potrebbe essere acquistata proprio a causa del fatto che i venditori sono presenti e stanno difendendo il livello di 1.3250, senza tuttavia riuscire a far scendere le quotazioni. Se il dato dovesse superare la soglia di 50, la salita potrebbe essere ancora più interessante.

QUADRO TECNICO


EUR/USD:
la moneta unica europea ha tentato per tutto il pomeriggio di ieri di superare quota 1.3225, che avevamo individuato come potenziale livello trigger per un mercato che a 1.3250 avrebbe potuto incontrare le prime resistenze. Prima di questo livelli i prezzi si sono fermati e durante la notte si sono tentate discese oltre 1.3200, livello che ha tenuto e che si trova sotto attacco proprio nel momento in cui scriviamo. Un superamento ribassista di 1.3165 diviene a nostro avviso necessario per pensare di assistere a discese dell’euro, livello dove ieri ci siamo fermati per poi ripartire a rialzo. In caso di arrivo sui massimi, larea di 1.3240, insieme a 1.3250, potrebbe rivestire il ruolo di resistenza, che se superata potrebbe lasciare spazio verso 1.3275 ed, in estensione, figura.

USD/JPY:
buono il quadro tecnico visto sul UsdJpy, che sulle resistenze non ha tentato nemmeno la discesa ed ha effettuato una rottura con ottima volatilità, in grado di aiutare la nostra strategia difensiva che prevedeva eventuali giri di posizioni da short a long in caso di superamento di 99.80, con area 100.00/100.25 come potenziale livello di target. Da qui, il mercato è sceso nuovamente, fermandosi sopra i supporti. Ci troviamo ora sotto le medie mobili orarie, con l’area compresa tra 99.80 e 100.25 che potrebbe attirare i prezzi funzionando da resistenza. Possibile ipotizzare delle vendite di UsdJpy all’interno di quest’area, tenendo conto che un superamento rialzista di 100 ¼ potrebbe portare a buoni aumenti di volatilità in grado di raggiungere quota 100.50/65.

EUR/JPY:
come su UsdJpy anche qui le strategie difensive, che prevedevano un posizionamento long in caso di superamento di area 131.50 (con target su 131.80/132.00), sono state buone. Anche le classi di volatilità individuate sono state rispettate, con il mercato che non è stato in grado di superare i punti tecnici più vicini, come a volte capita. Le medie qui sono impostate a rialzo ed i prezzi potrebbero tentare di raggiungere i massimi visti ieri, prima di poter considerare eventuali segnali di correzione ribassista. Attenzione alla potenziale formazione di una divergenza ribassista su grafico orario. Per valutare rotture rialziste occorre, a nostro parere, superare area 132.40.

GBP/USD:
la sterlina si trova all’interno di una fase laterale di consolidamento, ed il mercato sta compiendo ancora timidi massimi crescenti e timidi minimi dello stesso tipo. Una violazione di queste condizioni potrebbe darci il suggerimento sulla direzionalità che il mercato vuole prendere, per il momento seguiamo la potenziale tenuta dei supporti passanti in area 1.5320, tenendo conto che, dal punto di vista di eventuali ribassi, diventa abbastanza difficile individuare un livello trigger per cogliere aumenti di volatilità, se pensiamo alle aree superiori a 1.5265 (che se rotto, può portare a buona discese). Sotto 1.5310 esiste la possibilità di assistere ad aumenti di volatilità, con tutta l’area che arriva fino al livello di 1.5265 come potenziale attrazione per le quotazioni.

AUD/USD:
buona la divergenza ribassista vista ieri mattina, che è andata ad esaurirsi in concomitanza del giro a rialzo dello stocastico vicino alla zona di ipervenduto. Siamo ora all’interno di un canale rialzista ben impostato, con i livelli statici che si possono tracciare sui minimi abbastanza lontani tra di loro per permettere considerazioni tecniche interessanti. In caso di tenuta dei primi supporti, passanti intorno a 0.9235 (punti di massimo e minimo precedenti e passaggio della media a 100 oraria), è possibile attendersi tentativi di raggiungimento die massimi, che possono prendere corpo in caso di rottura rialzista di area 0.9285. La strategia difensiva prevede la possibilità di impostare degli stop e reverse sotto i minimi visti, con obiettivi, a step, su 0.9200, 0.9175 e 0.9150.

Matteo Paganini, 24 luglio 2013

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