I mercati stamattina sono contrastati, con i le società più esposte al ciclo economico che si deprezzano.
Fra le principali Borse asiatiche, Tokyo perde lo 0.2%, mente il CSI 300 dei mercati azionari di Shanghai e Shenzhen guadagna l’1%. La Borsa di Shanghai si prepara ad insidiare il primato del Nasdaq, grazie alla quotazione di Ant Group, il colosso dei pagamenti digitali che in fase di IPO ha già raggiunto una capitalizzazione di 34 miliardi di dollari. Insieme, Shanghai, Shenzen e Hong Kong raggiungono una capitalizzazione complessiva di 115 miliardi di dollari, un chiaro segnale dell’ascesa economica e finanziaria della Cina.
A Wall Street, l’S&P 500 cede lo 0.5%, a causa dei dati sulle attività del cloud di Microsoft (NASDAQ:MSFT) leggermente inferiori alle attese. Sono stati più alti del previsto, invece, sia i ricavi che gli utili.
In Europa, i principali indici scambiano al ribasso dopo la pubblicazione degli utili di Deutsche Bank (DE:DBKGn), che registra il terzo trimestre consecutivo di crescita e si avvia a raggiungere tutti gli obiettivi finanziari e strategici.
I prezzi del petrolio sono scesi di oltre il 2% durante la notte, con la domanda che viene soffocata dal rafforzamento delle misure restrittive in tutto il mondo.
L’indagine privata dell’API ha evidenziato un aumento delle scorte statunitensi di 4.577 milioni di barili la scorsa settimana, sollevando preoccupazioni per l’eccesso di offerta.
Il WTI con consegna a dicembre ha perso il 2.60% durante la notte, per trattare a $38.54 il barile, mentre il Brent ha perso il 2% scendendo a $40.34 il barile.
Si attende il rilascio dei dati EIA nel pomeriggio.
La BoJ ha escluso al momento la possibilità di emettere valuta digitale, poiché manca il sostegno pubblico. Nelle previsioni della banca, lo yen digitale coesisterà con la moneta tradizionale e migliorerà l’ecosistema delle transazioni del Paese. Il test dello yen digitale inizierà nel 2021.
Sul fronte dei dati, l’indice dei prezzi all’importazione per la Germania è aumentato dello 0.3% a settembre, superando le stime. È migliore delle attese anche il dato annuale, in calo del 4.3% a causa del crollo dei prezzi del petrolio. I prezzi all’esportazione sono aumentati dello 0.1%, mentre sull’anno diminuiscono dell’1%.
Oggi è attesa la decisione sui tassi d’interesse da parte della BoC.
Di seguito puoi ascoltare il report e consultare l'andamento del mercato valutario.