Nessun'altra offerta per Telecom raggiungerà i 30 miliardi

Pubblicato 21.04.2023, 09:40
TLIT
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VIV
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Nessun'altra offerta per Telecom raggiungerà i 30 miliardi.

Le azioni di Telecom Italia (BIT:TLIT) (TIM) hanno subito un notevole calo in Borsa dopo la presentazione di offerte da parte del fondo statunitense Kkr e della Cassa Depositi e Prestiti (CDP) per l'acquisto di NetCo, nuova società che possiede la rete principale di Tim oltre a quella secondaria di Fibercop, controllata al 37,5% da Kkr, e Sparkle.

Sembra che il mercato non ritenga le offerte di Kkr e Cdp-Macquarie presentate a Vivendi (EPA:VIV), l'azionista di maggioranza di TIM, abbastanza convincenti da meritare l'approvazione.

La situazione del dossier di acquisizione della rete di Tim è bloccata a causa dei molti dubbi irrisolti.

Le due cordate hanno presentato offerte migliori per l'acquisto della futura NetCo. L'acquirente otterrebbe una rete infrastrutturale di Tim e una partecipazione in Sparkle.

Secondo fonti vicine al governo, l'azienda Sparkle potrebbe aver un ruolo di primo piano nell'operazione di acquisizione della rete di Tim. 

Pertanto, il governo italiano sta seguendo la situazione da vicino per tutelare gli interessi nazionali. 

Sparkle è l'azienda che gestisce la rete internazionale di Tim ed ha un notevole raggio d'azione, sia in Europa che in America Latina, Asia e Africa. 

La posizione strategica dell'impresa rende Sparkle importante dal punto di vista del traffico dati transcontinentale e quindi fondamentale per il governo italiano.

Sparkle è uno dei leader nel settore competitivo dei routing internazionali.

Si colloca al 7° posto a livello mondiale e 2° in Europa ed offre i servizi di comunicazione più utilizzati da Tim. 

Questa compagnia si conferma un grande asset dal punto di vista economico. Un altro elemento che rientra nella stessa categoria è Noovle: quest’ultima si occupa di fornire servizi cloud ed edge computing di elevata qualità.

Come abbiamo già detto in articoli precedenti, le aziende del settore delle telecomunicazioni stanno soffrendo dalla tendenza di lunga data di ridurre le tariffe.

Oggi, queste sono le più basse dell'intera Europa e questo è legato sia alla regolamentazione che alla estrema concorrenza nei mercati al dettaglio e, da quando qualche anno fa, anche nel mercato all'ingrosso.

Ricevo innumerevoli messaggi da parte di investitori che hanno le azioni Telecom fin da quando venivano negoziate al prezzo di 0,70. 

Tuttavia ho sempre sostenuto che il mercato abbia ingannato i piccoli investitori, che basavano le loro speranze su una operazione di fusione e acquisizione. 

Prima di interpretare qualsiasi offerta è importante considerare il debito complessivo dell'azienda.

Gli azionisti non valutano le attuali offerte come particolarmente vantaggiose. 

Di conseguenza, Vivendi, principale azionista di Tim, bloccherà qualsiasi offerta che non superi i 30 miliardi. 

I 30 miliardi rappresentano un prezzo molto alto rispetto a quanto presunto dal valore di Telecom, è probabile che nessuno sia pronto a soddisfarlo.

Nonostante io abbia attribuito, richiamando molte critiche, un valore di 0.14 alla Telecom, come menzionato in precedenti articoli, le sue difficoltà sono rimaste invariate e la mia valutazione non cambia. 

Telecom versa in uno stato di elevata indebitamento e non produce utili, oltre a trovarsi in un settore complesso con un trend sempre più deteriorante.

Le aziende che hanno elevati debiti stanno per entrare in gravi difficoltà a causa del rialzo dei tassi, che farà salire i costi poiché il denaro sarà più caro.

Il mio modello indica un prezzo di 0.14 che vedremo nei prossimi trimestri.

Nota dell'autore:

Le informazioni e i contenuti forniti su questo sito non devono essere considerati come un invito a investire sui mercati finanziari. Il Contenuto è un giudizio personale del Dott. Antonio Ferlito.

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