Sono tempi strani quelli che stiamo vivendo recentemente, dall’euforia del post covid al bear market del 2022. E come spesso succede in questi periodi di forte volatilità, alcune vicende societarie tendono a sorprendere gli investitori in un senso o nell’altro.
E’ il caso di Netflix (NASDAQ:NFLX), che ieri ha rilasciato la sua trimestrale per il Q4 2022, con i seguenti dati:
- EPS (utili per azione) = 0.12 USD VS 0.59 USD attesi
- Fatturato = 7.85 B USD VS 7.84 B USD attesi
Il titolo, come vediamo dalla schermata sotto riportata, nell'After Hour ha reagito con un +7.12% dopo il rilascio dei dati.
Molti investitori quindi sono rimasti sorpresi della cosa, perché a pensarci bene parliamo di un calo di quasi 80% rispetto a quelli che erano gli utili attesi per questa trimestrale, come si spiega tutto ciò?
Ancora una volta, a mio giudizio, è un discorso di aspettative. In particolare, ho fatto diverse analisi su Netflix nel corso dello scorso anno (in un paio di situazioni ho anche fatto delle ottime operazioni) e raccontavo di come sia Netflix, che titoli come Meta ad esempio, fossero stati eccessivamente penalizzati da questo Bear Market.
Vi ricordate perché Netflix era crollata lo scorso anno? Non era per gli utili (continuava a farne, e spesso superiori alle attese) ma per il numero dei suoi abbonati.
Quindi la cosa che dovevamo capire di Netflix, è che la metrica fondamentale che guardavano i mercati non era quella degli utili, ma appunto del numero sia di abbonati esistenti, che di nuovi abbonati.
Perciò se andiamo in dettaglio, gli “analisti” (quelli bravi sempre) di Wall Street, si aspettavano per il 4Q 2022 un numero di nuovi abbonati pari a 4.57 Milioni, mentre il dato finale è stato di +7.66 Milioni (quasi il doppio).
Allo stesso tempo, se andate a rivedere la trimestrale precedente (rilasciata a metà ottobre) la stessa Netflix aveva indicato per il trimestre successivo un numero di abbonati pari 227.59Milioni Totali con un incremento di 4.5 Milioni di nuovi abbonati.
Invece il dato finale del trimestre è stato di 230.75 Milioni di abbonati totali e appunto 7.66 Milioni di nuovi abbonati.
Perciò ancora una volta, come dico sempre, mai investire guardando indietro, inteso come veniamo da un momento negativo, quindi anche il futuro sarà negativo. Questo è un BIAS cognitivo, perciò poi succede che quando un titolo viene colpito troppo duramente, basta un dato “meno peggio” del previsto per farlo salire di nuovo. Ovviamente vale anche al contrario quando siamo in piena euforia.
Quindi la domanda che dobbiamo porci adesso su altri titoli è la stessa, cosa succederebbe se Meta iniziasse a produrre almeno un filo di ritorno dai suoi investimenti nel Metaverso? O se i ricavi da pubblicità calassero anche solo un po' meno del previsto? (Ho citato Meta ma vale anche per Alphabet (NASDAQ:GOOGL), Paypal (NASDAQ:PYPL), Amazon (NASDAQ:AMZN) ecc…)
Ricordiamoci sempre che i mercati sono fatti di persone, in particolare di masse. E se il singolo individuo è molto intelligente preso singolarmente (non sempre ma spesso) la massa spesso non ragiona e perde completamente la testa.
Non si tratta di ragionare in ottica contrarian o di fare la voce fuori dal coro, si tratta di riuscire a restare lucidi mentre gli altri si fanno coinvolgere dalle emozioni e dalla riprova sociale.
E’ facile essere negativi o avere view negative in momenti come questi, si raccolgono consensi. A me dei consensi non frega proprio nulla, se investo da qui a 5-6 anni in avanti, come dovrebbe essere per chiunque si professi investitore, non posso che essere bullish sul mercato azionario in generale.
Alla prossima!
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"Quest'articolo è stato scritto a titolo esclusivamente informativo; non costituisce sollecitazione, offerta, consigli, consulenza o raccomandazione all'investimento in quanto tale non vuole incentivare in nessun modo l'acquisto di assets. Ricordo che qualsiasi tipo di assets, viene valutato da più punti di vista ed è altamente rischioso e pertanto, ogni decisione di investimento e il relativo rischio rimangono a carico dell'investitore"