Certamente non è un compito facile per un marchio sportivo superare le sfide presentate dalla crisi sanitaria globale. I lockdown, la cancellazione degli eventi sportivi ed il forte downturn economico hanno creato la tempesta perfetta per i distributori. Ma il report sugli utili di Nike Inc (NYSE:NKE), pubblicato martedì, dimostra che le cose non stanno andando allo stesso modo per tutti i distributori.
Il più grande produttore al mondo di abbigliamento sportivo è tornato in profitto nel primo trimestre fiscale ed ha pubblicato risultati migliori di quelli che avevano previsto gli analisti, grazie all’impennata delle vendite in e-commerce. I ricavi sono saliti a 10,6 miliardi di dollari, contro i 9,11 miliardi stimati. Le vendite digitali hanno segnato un’impennata dell’82% nel trimestre terminato il 31 agosto.
La compagnia ha registrato utili per azione di 0,95 dollari, sopra gli 0,46 dollari previsti. Gli ultimi risultati hanno mostrato una solida inversione di rotta dal trimestre primaverile, quando i ricavi del colosso erano crollati del 38% per le chiusure dei punti vendita.
La maggiore sorpresa di questo straordinario ritorno è stata che Nike sta emergendo più forte dalla pandemia grazie alle sue operazioni di e-commerce superiori ed alla gestione di successo. Ciò significa che le interruzioni causate dalle chiusure dei negozi e dai lockdown non hanno pesato sull’appeal del suo marchio e che i clienti stanno tornando in fretta.
“Stiamo diventando più forti nelle aree che sono più importanti”, ha riferito agli analisti l’amministratore delegato John Donahoe durante una conference call.
“In questo ambiente dinamico, nessuno può eguagliare il nostro ritmo nel lanciare prodotti innovativi e la forte connessione del nostro marchio con i clienti”.
Durante la pandemia, ha spiegato, la compagnia ha guadagnato partecipazione di mercato con i marchi Nike e Jordan ed è tornata in crescita sui mercati internazionali, compresi Cina ed Europa.
Il titolo di Nike tocca il massimo storico
Gli investitori sono stati entusiasti di vedere che la compagnia sta attraversando la crisi con successo e che la sua strategia sta funzionando. Il titolo di Nike è schizzato ad un massimo storico negli scambi di ieri, con ben +11% a 129,57 dollari.
Grafico settimanale NKE sui 12 mesi precedenti (TTM)
Ieri ha chiuso a 127,11 dollari, con un’impennata dell’8,76% sulla giornata. Il titolo aveva visto un rimbalzo di quasi il 15% su quest’anno fino alla chiusura di martedì.
Nike è stata tra le prime compagnie a subire il rallentamento scatenato dal coronavirus. Il colosso globale dell’abbigliamento sportivo è stato costretto a chiudere i negozi in Cina, il suo secondo mercato più grande dopo gli Stati Uniti, quando la pandemia di Covid-19 ha colpito la nazione all’inizio di quest’anno, mettendo a rischio le vendite del suo principale mercato asiatico.
Ma gli ultimi risultati mostrano che la ripresa cinese di Nike sta accelerando. Le vendite in Cina sono aumentate del 6% sul trimestre, con il paese che è riuscito a contenere il virus ed a riaccendere la sua attività economica. In Nord America, il mercato più grande per Nike, le vendite sono scese del 2%, ma comunque sono andate meglio delle aspettative degli analisti.
Molti analisti pensano che queste iniziative e questi investimenti strategici, soprattutto nel digitale, aiuteranno Nike a riconquistare il suo pieno potenziale di crescita nell’anno fiscale 2021. Morgan Stanley (NYSE:MS) ha ribadito il rating “Overweight” su Nike alzando il prezzo obiettivo da 121 a 142 dollari, mettendo in luce l’impegno di Nike nell’accelerare le vendite dirette, la solida crescita delle calzature sportive ed il riallineamento dei modelli operazionali.
Anche Barclays (LON:BARC) è ottimista sulle prospettive della compagnia, alzando il prezzo obiettivo da 118 a 132 dollari ad azione. In una recente nota, la banca scrive:
“NKE resta la nostra principale scelta, con la compagnia che 1) continua ad accelerare la sua trasformazione aziendale, spostandosi verso vendite dirette con crescita graduale dei margini tramite la penetrazione digitale, 2) costruisce la sua impronta fisica di negozi mono-marchio piccoli, altamente produttivi e redditizi, e 3) fa leva sulle collaborazioni all’ingrosso con investimenti di capitale limitati per il suo ‘Negozio del Futuro’”.
Morale della favola
Nike è una di quelle compagnie i cui massicci investimenti sulla tecnologia stanno dando frutti durante la pandemia e che sta trasformando la sua attività per diventare più snella e più redditizia. Il suo ultimo report sugli utili ne è una dimostrazione.