Penalizzata dalla politica dello zero-Covid.
I risultati positivi del terzo trimestre e le buone prospettive da qui alla fine dell’anno stanno ridando fiato alle quotazioni di Nio, il principale produttore cinese di auto elettriche di lusso. Dopo la diffusione dei dati, il 10 novembre, il titolo Nio scambiato a Wall Street è salito del 15% nelle ultime cinque sedute arrivando a chiudere martedì 15 novembre a 11,51 dollari. Per gli investitori che hanno puntato sulla società di Shanghai si riaccende un briciolo di speranza dopo avere visto le quotazioni di Nio crollare del 65% dall’inizio del 2022.
Un anno fa, nel novembre 2021, Nio aveva segnato il suo massimo a 43 dollari. Da allora il lungo ribasso è stato causato da un insieme di fattori con al primo posto le difficoltà logistiche che hanno tormentato le fabbriche Nio, dove la restrittiva politica cinese del zero-Covid ha creato enormi problemi per l’approvvigionamento di chip e altri componenti. Un’altra preoccupazione che ha a lungo tenuto sulle spine gli investitori è quella di un possibile delisting forzato di Nio dalla Borsa americana: Nio è presente a Wall Street con Adr (certificati rappresentativi delle azioni) quotati al Nyse.
Concluso positivamente l’audit delle autorità Usa.
In questi mesi di forte volatilità del titolo gli analisti non hanno mai smesso di essere positivi su Nio e lo sono ancora di più oggi dopo le ultime notizie sul probabile allentamento della rigida politica di Pechino sul Covid. Inoltre, secondo un articolo del Wall Street Journal di alcuni giorni fa, si allontana il rischio del delisting. Pare che gli ispettori Usa abbiano terminato il loro audit su alcune società cinesi presenti a Wall Street e, secondo il quotidiano finanziario, ci sarebbe la possibilità che venga cancellata la richiesta di delisting forzoso, causato dal rifiuto di queste società di dare alle autorità americane tutti i dati necessari per eseguire i controlli contabili.
Nel terzo trimestre ricavi in crescita del 32%.
Ci sono poi i dati sul buon andamento delle vendite. Nel terzo trimestre Nio ha consegnato 31.607 veicoli, registrando una crescita del 29% sullo stesso periodo del 2021. I ricavi complessivi della società sono saliti del 32% raggiungendo 1,82 miliardi di dollari. Le difficoltà della logistica hanno causato un aumento dei costi che è andato a comprimere il Gross margin, sceso al 13,3% dal 20,3% del terzo trimestre dell’anno precedente.
Nel quarto trimestre forte accelerazione delle vendite.
Vedendo la reazione positiva del titolo, è evidente che gli investitori hanno scelto di ignorare le maggiori perdite del terzo trimestre per focalizzarsi sulle indicazioni del management per il quarto trimestre. Nio prevede da qui a fine anno “una sostanziale accelerazione” della crescita dei ricavi, grazie all’aumento della produzione e alla forte domanda del nuovo modello ET5, una berlina di medie dimensioni le cui consegne sono iniziate il 30 settembre scorso. La società prevede una crescita del numero di auto vendute fra il 72% e il 92% e una crescita dei ricavi fra il 75% e il 94%.
Il consensus degli analisti
Il consensus degli analisti si aspetta per l’intero anno 2022 ricavi pari a 7,38 miliardi di dollari, in crescita del 44%. Il risultato finale dovrebbe essere una perdita di 1,6 miliardi di dollari, superiore del 12% rispetto all’anno precedente. In media gli analisti prevedono che Nio raggiungerà il pareggio di bilancio nel 2024, quando i ricavi saranno saliti a 18,5 miliardi di dollari.
Su 26 analisti censiti da MarketScreener, 23 consigliano di comprare le azioni Nio (raccomandazioni Buy o Outperform) e tre raccomandano di tenere l’azione in portafoglio (Hold). La media dei target price è 21 dollari (upside dell’82%).