“Non possiamo risolvere i nostri problemi con lo stesso tipo di pensiero che abbiamo usato quando li abbiamo creati.” (Albert Einstein)
I mercati azionari europei hanno chiuso in ribasso la seduta di ieri, ma con un recupero dai minimi della giornata. La seduta negativa di martedì ha lasciato spazio a un calo contenuto anche negli USA, dove i mercati hanno perso terreno terminando vicino ai livelli minimi. Le attese si concentrano ora su un’ondata di earning report in arrivo da entrambe le sponde dell’Atlantico: risultati particolarmente importanti per il sentiment del mercato, considerando il contesto di tensione legato alle elezioni americane. Alphabet (NASDAQ:GOOGL) ha aperto la settimana degli earnings delle Big Tech con una nota positiva, registrando ottimi risultati nel Cloud e prospettive ottimistiche per l’AI, mentre l’atteso dato sulle buste paga private di ADP per ottobre ha superato nettamente le previsioni (233mila contro 108mila attesi), con la revisione al rialzo del mese precedente. Intanto, il PIL USA del terzo trimestre ha mostrato una crescita del 2,8% annualizzata, battendo il consenso del 2,6%, sostenuto da consumi, esportazioni e spesa governativa. Questo scenario rinforza l’aspettativa di un possibile taglio di 25 punti base da parte della Fed alla prossima riunione, poste elezioni presidenziali.
Earning season in primo piano
Il 50% delle aziende dell’S&P 500 ha già pubblicato i risultati, con il settore tecnologico in evidenza grazie ai buoni dati di Alphabet. Tuttavia, alcuni titoli semiconduttori, come AMD (NASDAQ:AMD), hanno deluso. Tra i titoli industriali, Caterpillar (CAT-US) ha pubblicato risultati mediocri che hanno pesato sull’umore del settore. L’attuale narrativa del soft-landing trova sostegno anche nel dato del PIL USA e nel report ADP, attenuando i timori di una recessione. La fase elettorale negli Stati Uniti continua comunque a influenzare il mercato, con i flussi in hedge fund e opzioni che indicano una propensione alla riduzione del rischio in vista delle elezioni: ieri le azioni della Trump Media hanno perso oltre il 20% in una sola seduta dopo avere toccato i massimi da maggio scorso. Gli investitori rialzisti puntano su una probabile attenuazione delle coperture elettorali e sull’inizio della stagionalità favorevole, con la ripresa dei riacquisti di azioni dopo il termine fiscale di ottobre per i fondi mutualistici.
Eurozona: resilienza inattesa ma…
Anche l’economia della zona euro ha sorpreso positivamente nel terzo trimestre, con una crescita dello 0,4% rispetto alle aspettative di 0,2%, segnalando una resistenza maggiore rispetto ai timori iniziali. La Germania, la più grande economia della regione, ha riportato una crescita dello 0,2%, un dato che ha deluso leggermente le aspettative ma si è rivelato migliore delle previsioni pessimistiche. Il dato tedesco è però stato moderato da una revisione al ribasso della crescita del secondo trimestre, portata a una contrazione del -0,3%. Da notare infatti che Volkswagen nel terzo trimestre ha riportato un utile operativo in calo del 42% su base annua, rispetto al -2% nei primi 9 mesi, confermando che l’economia sta fortemente decelerando. In Italia, l’economia è invece rimasta stagnante nonostante un trimestre con più giorni lavorativi: ben sotto le attese la crescita del PIL +0,4% rispetto a una previsione di +0,7%. Sebbene i dati complessivi indichino che la zona euro potrebbe evitare una recessione, la Camera di Commercio tedesca prevede un declino economico dello 0,2% per il 2024 e stagnazione per il 2025, citando sfide strutturali come una popolazione in invecchiamento, elevati costi energetici e la competizione cinese. Le prospettive di politica monetaria vedono i futures BCE scontare ora 31 punti base di tagli entro fine anno, un calo rispetto ai 45 punti prezzati la scorsa settimana, supportati dai recenti dati positivi su PIL e inflazione in Germania.