Abbiamo vissuto un periodo precedente alle elezioni USA in cui si diceva che la vittoria di Biden sarebbe stata negativa per i mercati.
Man mano che si avvicinava l'appuntamento del 3 novembre, abbiamo letto che i gestori si stavano preparando all'onda blue (successo dei democratici) con una certa rotazione settoriale ed acquisti puntati sui titoli che avrebbero potuto beneficiare della vittoria di Biden.
Poi con le prime indicazioni giunte dai seggi che davano il candidato democratico in vantaggio rispetto a Trump, ecco che parte come un razzo il Nasdaq, seguito in qualche modo anche dal Dow Jones e dallo S&P 500.
Si è detto che la forza di Biden come presidente degli USA sarebbe stata mitigata dalla maggioranza ancora Repubblicana al Senato, dove evidentemente non è arrivata l'onda blue.
Ed oggi l'ennesimo colpo di scena: dalla Georgia potrebbero giungere a sorpresa due senatori che porterebbero il conteggio in parità!
Ed in quel caso, l'ago della bilancia diventa il vice presidente degli Stati Uniti, che in caso di vittoria di Biden sarebbe la signora Harris.
Come reagiranno i mercati?
In questo momento non sembra molto bene, i futures sugli indici USA cedono oltre un punto percentuale.
Difficile però dire se si tratta di semplici prese di profitto dopo i forti guadagni dei giorni scorsi o qualcosa di più.
Come sempre, il mio invito è di seguire la propria strategia e difendere con i denti i gains accumulati.
Nel video in basso di 154 secondi ho indicato alcuni livelli operativi che potrebbero essere importanti sui grafici giornalieri del Ftse Mib, Dax, Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq.
E su cui eventualmente potrebbe nascere qualche inversione al ribasso nel caso in cui dovesse apparire la candela rossa Heikin-Ashi.
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