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Nvidia, il “Buy” di Bank of America spinge il titolo a nuovi massimi

Pubblicato 21.06.2021, 09:15
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Passando di record in record, la quotazione è arrivata a 745 dollari, con un guadagno nell’ultimo mese del 32%. Secondo la banca americana, la società leader dei processori grafici ha di fronte a sé un mercato dell’AI sterminato, dall’automotive all’IoT. Le incertezze riguardano l’acquisizione di Arm

Bank of America (NYSE:BAC) alza il target price a 900 dollari, Jefferies lo porta a 854 dollari.

Non sembra destinato a fermarsi il rialzo di Nvidia, il gruppo americano leader globale nei processori grafici. Passando di record in record, la quotazione è arrivata a 745 dollari, con un guadagno nell’ultimo mese del 32%. L’ultima spinta gliela ha data venerdì scorso Bank of America alzando il target price da 800 a 900 dollari. Il giorno prima un altro broker di primaria importanza, Jefferies, aveva alzato il suo obiettivo di prezzo a 854 dollari.

Vivek Arya, l’analista di Bank of America specializzato nel settore semiconduttori, non ha esitazioni nello spiegare il vertiginoso multiplo utilizzato per valutare Nvidia, ovvero 47 volte gli utili previsti per l’esercizio 2021-2022. Intervistato da Cnbc, Arya dice che Nvidia, che oggi è concentrata sul gaming (47% dei ricavi) e sui data center (40% dei ricavi), ha di fronte a sé una prateria sterminata di business diversi in cui espandere la sua attività, perché il cloud, le aziende e il supercomputing utilizzeranno sempre di più immagini, video e voci.

Nvidia ha sviluppato l’AI per il gaming. Adesso quella tecnologia è richiesta dappertutto.

Dovunque lo sviluppo passa attraverso l’utilizzo sempre più massiccio dell’intelligenza artificiale (AI). “E’ la stessa tecnologia che Nvidia ha iniziato a sviluppare per il gaming e che adesso è richiesta per i data center, per i sistemi di guida autonoma dei veicoli, per l’IoT, per l’intelligenza artificiale degli operatori telecom, per i nuovi strumenti di marketing”, dice l’analista, e aggiunge: “Se guardo ai prossimi 3/5 anni, le opportunità di mercato che Nvidia ha di fronte a sé valgono almeno 100 miliardi di dollari”. Inoltre per essere competitivi in queste tecnologie bisogna potere contare su ampie economie di scala e Nvidia in questo è decisamente avanti rispetto ai concorrenti, grazie a un decennio di investimenti continui.

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La società di Santa Clara (California) ha chiuso a gennaio il bilancio 2020-2021 con un fatturato in crescita del 52% a 16,6 miliardi di dollari. Anche l’utile è cresciuto del 53% a 4,3 miliardi di dollari. Nel primo trimestre del nuovo esercizio il ritmo della crescita è accelerato ulteriormente con i ricavi che sono saliti dell’84% a 5,66 miliardi di dollari e l’utile che è raddoppiato.

Secondo Vivek Arya, le quotazioni di Borsa stanno seguendo lo sviluppo della società, non lo anticipano. Bisogna dire, però, che dall’inizio dell’anno il titolo Nvidia la sua bella corsa l’ha fatta: dal primo gennaio ha guadagnato il 41%, contro il +9% dell’indice Nasdaq e il +13% dell’indice Philadelphia Semiconductors. I suoi principali rivali, Intel (NASDAQ:INTC) e Amd, hanno performance molto lontane: la prima guadagna il 15%, la seconda segna un calo dell’8%.

Il Ceo Huang: compriamo Arm per mettere insieme l’AI con l’edge computing.

Per chi volesse investire adesso in Nvidia, il rischio principale è che la società non riesca a portare a termine l’acquisizione della britannica Arm. Annunciata nel settembre scorso, è un’operazione da 40 miliardi di dollari che per andare in porto deve ottenere l’approvazione delle autorità antitrust americana, europea e cinese. Le negoziazioni sono in corso e la conclusione dell’iter è prevista per i primi mesi del 2022.

Arm e Nvidia hanno attualmente due modi diversi di agire sul mercato. Arm finora si è contraddistinta come un player neutrale che concede licenze sulle proprietà intellettuali da lei sviluppate a clienti che potrebbero essere suoi rivali, come Apple (NASDAQ:AAPL) e Qualcomm. Se l'acquisizione andrà in porto, Nvidia farà un salto dimensionale impressionante. Basti pensare che l'anno scorso Nvidia ha venduto 100 milioni di chip e Arm (come licenziataria) ha venduto 22 miliardi di chip.

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Il Ceo di Nvidia, Jensen Huang ha detto: “Stiamo comprando Arm perché vogliamo far progredire ulteriormente il computing. Il futuro del computing si sposterà ulteriormente dal cloud all'edge computing. Questo è ciò in cui Arm è fantastica. Dove noi siamo fantastici è l'AI. Quindi, immaginate le possibilità di mettere l'AI nelle soluzioni di edge computing”.

In tutto questo il problema principale, al momento, è che l’aggravarsi delle tensioni fra Usa e Cina porti le autorità di Pechino a negare il via libera all’acquisizione.

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