Con i nuovi dati che confermano un’attenuazione della spinta inflazionistica, l’America apre in verde per subire poi realizzi nelle immediate ore successive.
Le informazioni comunicate al mercato sono le seguenti:
Le vendite al dettaglio anticipate, mese su mese, di dicembre, sono scese del -1,1%, dal -1% del periodo precedente (dato revisionato). Gli analisti si aspettavano in calo del -0,9%. Escludendo le auto, la percentuale rimane invariata, -1,1%, rispetto al -0,6% del dato precedente. Le stime erano pari a -0,5%.
L’indice dei prezzi alla produzione (PPI) di dicembre, mese su mese, è sceso del -0,5%. Il periodo precedente presentava un rialzo del +0,2%, mentre le attese erano a -0,1%. Esclusi i dati volatili di alimentari e energia, il dato si presenta in rialzo del +0,1%, in linea alle stime, in rallentamento dal +0,2% del periodo precedente.
Anno su anno, il rialzo è del +6,2%, in frenata rispetto al +7,3% precedente. Il dato risulta migliore delle stime pari a +6,8%. Esclusi alimentari ed energia, il dato è pari a +5,5%, meglio delle attese, pari a +5,6%, e al dato precedente, +6,2%.
Sul versante Bond, il Treasury Note a dieci anni (ZN) è a 3,40%, -10 punti base. Il presidente della Fed di Richmond ha detto che l'inflazione deve scendere in modo convincente prima di prendere in considerazione ipotesi di revisione della traiettoria della stretta monetaria.
L’aspettativa del mercato è che a fine mese la Federal Reserve alzi i tassi di 0,25%.
Il dollaro torna al suo valore minimo registrato nove mesi fa: il cross euro/usd scambia in area 1,082 in data odierna.
In Cina, il PIL del 2022 si è attestato al 3%, in deciso rallentamento rispetto all’8,1% del 2021. Tale misurazione è la peggiore dal 1976 se si esclude il 2,2% del 2020, ed è inoltre sensibilmente al di sotto dei target governativi al 5,5%. La politica “Covid-zero” sembra essere la responsabile di tali numeri. Per gli analisti, la sola rimozione di queste misure restrittive getterebbe le basi per una ripresa nel 2023.
In Europa Philip Lane, Capo economista della BCE, ha detto che l’istituto dovrà alzare i tassi ad un livello tale da restringere la crescita, con il picco che dipenderà dalla risposta dell’economia. Lane dichiara che una volta che il costo del denaro avrà raggiunto un livello adeguato, l’Eurotower dovrà riuscire a bilanciare il rischio di aver fatto troppo a quello di aver fatto troppo poco. Saranno inoltre necessari significativi aggiustamenti fiscali da parte dei Governi nei prossimi anni.
Si resta allineati alle analisi precedenti in merito allo SP500 e al FTSE MIB.
Di rilievo anche quanto sta accadendo in questi giorni al bene rifugio per eccellenza: il prezzo dell’oro continua a salire gradualmente, superando il valore di 1.900 l’oncia. Questa crescita, che si prevede possa continuare per tutto il 2023, sarebbe tra l’altro una conseguenza all’instabilità dell’economia occidentale che fa correre le banche al riparo aumentando le scorte che ai range attuali di prezzo sono ritenute interessanti.
Il grafico del CFD in foto, indica la difficoltà a superare la resistenza in area 1918. La sua rottura darebbe come prossimo target 1970 altrimenti è preventivabile l’atterraggio sul floor in area 1680.
Buon Investing a tutti!