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Oro: verso i 1.900 dollari nei prossimi 3 mesi?

Pubblicato 14.12.2022, 13:14
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  • Dopo un dato IPC di novembre relativamente buono ed i commenti prudenti di Powell, l’oro a 1.900 dollari sembra una possibilità
  • Una forte accettazione del livello di 1.842-1.845 dollari potrebbe aprire la strada al prossimo rialzo verso 1.896 dollari
  • Supporto significativo visto a 1.788 dollari
  • Se la Federal Reserve seguirà il copione e brandirà la bacchetta dell’aumento da 50 punti base oggi, i tori dell’oro potrebbero ritrovarsi ad un passo dai 1.900 dollari.
    I long del metallo prezioso se la sono passata relativamente bene da quando i future sul COMEX a New York hanno iniziato a riprendersi dai minimi di 2 anni e mezzo di 1.618 dollari l’oncia di settembre. Nelle successive 12 settimane, ce ne sono state solo tre in rosso e il prezzo ha recuperato circa 200 dollari, o il 12%.

    Con la pubblicazione di ieri dell’indice IPC di novembre, da cui è emersa un’inflazione più bassa delle attese, l’oro potrebbe planare fino al prossimo dato USA importante: il report sull’occupazione di dicembre previsto il 6 gennaio.

    Tra la decisione sui tassi di interesse del FOMC di oggi e la pubblicazione del report sull’occupazione non agricola di questo mese passeranno 23 giorni, tre settimane. XAU/USD Weekly Chart

    Grafici di SKCharting.com con i dati di Investing.com

    Ed Moya, analista della piattaforma di trading online OANDA, afferma:

    “L’oro si trova ora sopra il livello di 1.800 dollari, in vista della decisione del FOMC. Il picco per il tasso della Fed è sceso dopo il report sull’inflazione e dovrebbe mantenere l’oro supportato qui”.

    In vista dell’apertura di questo mercoledì a New York, l’oro COMEX con consegna a febbraio oscillava a 1.820 dollari l’oncia negli scambi asiatici del pomeriggio. Era salito del 2% ieri, raggiungendo quota 1.836,80 dollari, il massimo dal 27 giugno, quasi di sei mesi.

    Il prezzo spot dell’oro si attesta a quasi 1.809 dollari dopo essere schizzato di quasi 31 dollari negli scambi di ieri. Il picco della seduta è stato 1.824,87 dollari.

    I prezzi dell’oro sono schizzati in scia al report IPC, da cui è emerso che i prezzi al consumo sono saliti del 7,1% sull’anno a novembre, rispetto al 7,7% di ottobre. “Si è trattato dell’incremento su 12 mesi più basso dal periodo terminato nel dicembre 2021”, ha dichiarato il Dipartimento per il Lavoro.

    L’obiettivo della Fed per l’inflazione è di appena il 2% all’anno.

    La Fed, che ha alzato consecutivamente i tassi di 75 punti base per quattro volte da giugno a novembre, ora pensa ad un rialzo da 50 punti per oggi.

    Ma è più importante l’aumento del febbraio 2023: si parla di un rialzo da 25 punti base. Se confermato, sarà in linea con l’aumento di marzo che ha dato il via alla serie di rialzi 2022.

    Queste aspettative potrebbero indebolire ulteriormente il dollaro, che ha già perso quasi l’8% negli ultimi tre mesi. L’indice del dollaro ed i titoli di Stato decennali USA sono scambi contrari all’oro. Quando scendono sui timori per la crescita economica o la disinflazione, l’oro tende a salire come asset rifugio.

    Qualche long sull’oro si aspetta anche un ritorno ai livelli di 1.900 dollari o più, se il Presidente della Fed Jerome Powell dovesse sembrare prudente in occasione della conferenza stampa oggi.

    Le aspettative più sul lungo termine tra i tori dell’oro sono di un obiettivo a 1.950 dollari, 130 dollari in più dei livelli attuali, a cui arrivare entro la decisione sui tassi del 1° febbraio della Fed. L’oro COMEX si era attestato ai livelli di 1.900 dollari a maggio, dopo il picco di quasi 2.080 dollari di marzo. XAU/USD Daily Chart

    I grafici tecnici per l’oro spot al momento indicano un potenziale massimo di poco meno di 1.900 dollari, anche se lo slancio potrebbe trascinarlo sul lungo termine, spiega Sunil Kumar Dixit, a capo delle strategie tecniche di SKCharting.com.

    “Seguendo l’azione di prezzo precedente, un calo verso 1.798-1.792 dollari potrebbe essere considerato un’opportunità di acquisto, in quanto l’oro potrebbe ritestare i 1.824 dollari ed estendere il rally verso il prossimo rialzo a 1842 dollari, livello di Fibonacci del 50%”.

    Secondo Dixit, una forte accettazione del livello di 1.842-1.845 dollari potrebbe aprire la strada al prossimo rialzo verso 1.896 dollari, livello di Fibonacci del 61,8%.

    “Per i trader giornalieri, una mossa sostenuta sopra 1.812 dollari potrebbe essere vista come un mercato dei compratori, mentre sotto i 1.808 dollari potrebbe essere considerata un mercato dei venditori”.

    Dixit aggiunge che le letture stocastiche giornaliere e settimanali dell’oro spot, nonché l’indice di forza relativa, continuano a dare supporto ai tori, anche se il livello di 1.842 dollari invita alla cautela.

    “Il livello di 1.788 dollari, una SMA su 200 giorni ed un livello di Fibonacci del 38,2%, è la chiave dell’attuale trend in rialzo; se fallisse, un calo a 1.750 e 1.722 dollari sarebbe possibile. A 1.788 dollari, l’oro spot vedrà un supporto significativo”.

    Nota: Barani Krishnan utilizza una varietà di opinioni oltre alla sua per apportare diversità alla sua analisi di ogni mercato. Per neutralità, a volte presenta opinioni e variabili di mercato contrarie. Non ha una posizione su nessuna delle materie prime o asset di cui scrive.

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