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Parlare di recessione ci sta distraendo dal "qui ed ora": i mercati stanno salendo

Pubblicato 29.06.2023, 12:35
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Un saluto a tutti e ben tornati in questa rubrica dedicata alle mie analisi di mercato. In questa sede vorrei affrontare una breve discussione su un argomento probabilmente già molto trattato, ma che non accenna a passare in secondo piano, almeno per gli investitori. Sto parlando della ormai famosissima recessione. Prima di entrare nel vivo dell’analisi come al solito vi ricordo che qualora aveste delle domande o semplicemente un’opinione da esprimere potete usare la sezione sottostante dei commenti, in cui possiamo interagire più attivamente. Potete anche sfruttare quello spazio per richiedere un’analisi su un titolo di vostro interesse qualora vi apprezziate il mio approccio all’analisi dei titoli (per non perdervi le mie analisi cliccando il pulsante “segui” riceverete una notifica nel momento di pubblicazione di un mio nuovo articolo).

Ebbene continuo a leggere articoli e notizie di ogni sorta in merito a questo evento, “ci sarà una recessione”, “ecco perché non ci sarà una recessione”, ecc… tuttavia si tratta di un argomento molto sfaccettato e che guarda al futuro, quindi di difficile previsione in termini di entità e collocazione temporale. Io stesso più di un mese addietro ho espresso la mia opinione in merito al tema recessione, e nello specifico ci sono molti dati per cui si possa pensare che ci sarà una recessione di media entità, forse a fine anno, forse nel 2024, ma resta per l’appunto una opinione personale. Ora, il punto non è criticare chi ne parla, tutt’altro, il mio intento è quello invece di fornire un punto di vista alternativo, il quale, fintanto che non si verificherà la recessione (o usciremo indenni da questa situazione inflazionistica scomoda) potrà risultare utile per approcciarsi ad un mercato che altrimenti potrebbe apparire allo sbando.
Nello specifico, se basiamo la nostra operatività o semplicemente l’approccio al mercato con la convinzione che accadrà qualcosa (positiva o negativa) ci dimentichiamo improvvisamente di quello che sta accadendo in questo preciso momento. Per essere più chiaro, se tutti pensassimo ad una imminente recessione, per quanto tempo rischiamo di stare alla finestra in attesa di un segnale? Quante buone occasioni ci faremo sfuggire? Ebbene non si tratta di FOMO (Fear Of Missing Out) ma di un dato oggettivo: da ottobre 2022 i mercati sono solo saliti nonostante già si iniziasse a parlare di recessione, nonostante non si immaginassero dei tassi di interesse oltre il 5%, e tanto altro. E invece cosa è successo? I mercati sono decisamente molto forti, resilienti ed è cristallino come ogni ribasso venga comprato e divenga così utile per entrare qualora si avesse mancato l’ingresso in precedenza. Giusto per dare qualche numero, e per dare dimostrazione di quanto appena detto, ecco le performances dei principali indici da ottobre 2022 (quando furono segnati i minimi dai quali è iniziato questo trend rialzista):
1.     NASDAQ: +44%
2.     FTSE MIB: +38%
3.     DAX: +34,5%
4.     S&P 500: +25%
5.     DOW JONES INDUSTRIAL AVARAGE: +18,6%

La U.S Securities and Exchange Commission definisce un Bull Market come un aumento di valore di oltre il 20% per almeno due mesi in un indice di mercato, quindi con questi numeri possiamo addirittura pensare ad un mercato toro nonostante i vari timori.

Sviluppata quindi l’idea alla base di questo mio scritto, e forniti alcuni dati a supporto di questa mia tesi, nell’avvicinarmi alla parte dedicata ai saluti vorrei fornire alcune precisazioni su quanto detto. In primo luogo, vorrei sottolineare come sia a volte più importante avere un approccio incentrato sul “qui ed ora” piuttosto che verso il futuro, soprattutto se quest’ultimo risulta molto confuso; difatti molte sono le opportunità che i mercati ci offrono giornalmente o più in generale nel breve periodo, quindi perché precludersi l’opportunità di cavalcarle? Abbiamo di fronte un trend chiaro, solido e inaspettatamente “testardo” in senso rialzista, quindi se ben sfruttato potrebbe dare delle soddisfazioni molto maggiori di stare a guardare o cercare operazioni contro il trend. Sottolineo però come questo ragionamento vada ad avere un focus di breve periodo, in quanto per un’ottica di lungo termine il ragionamento potrebbe essere più articolato e talvolta flessibile (oltre che più incerto). In secondo luogo rimane comunque d’obbligo rimanere aggiornati sugli sviluppi economici per non farsi prendere alla sprovvista, ma con degli accorgimenti: in Germania come avrete già sentito dire, c’è una recessione (al momento è tecnica), nonostante ciò però il DAX non si è allontanato in modo netto dai massimi (siamo a -2.8% , ricordando che i massimi segnati qualche settimana fa sono i massimi di sempre dell’indice) e il trend rimane al rialzo, quindi fintanto che non ci sono segnali ribassisti andare short su una notizia che non si riflette di fatto sul comportamento degli strumenti finanziari non è profittevole.

La recessione, per dirla in modo brusco, arriverà quando lo vogliono i mercati, non quando ci sembra opportuno dai dati che leggiamo. Possiamo esprimere il nostro pensiero chiaramente, ma poi per l’operatività dobbiamo basarci sulla realtà, che a volte ci contraddice prima di darci ragione, ma finché ci contraddice dobbiamo cambiare approccio così da rimanere sul pezzo e sfruttare al meglio i movimenti di mercato. Io per primo, che ho espresso una mia teoria in merito ad una futura recessione (che appunto ho indicato verso fine 2023/inizio 2024), non posso che prendere atto che il clima che si respira in borsa è tutt’altro che negativo, e operare già ora in ottica di un rallentamento semplicemente non è efficace in alcun modo.
Concludo ricordando che anche questo mio spunto offerto in questo scritto vuole solo rimanere tale, per dar modo di riflettere (a me e a voi) e scambiare delle opinioni in modo da essere più consapevoli e migliorare in questo percorso incredibile dei mercati finanziari.

Vi ringrazio per l’attenzione e vi auguro un buon proseguimento di giornata e buon trading!
 

Disclaimer: il presente articolo non ha alcuna finalità di consulenza finanziaria e non rappresenta un consiglio su come investire o disinvestire i propri soldi. La consapevole valutazione dell'investitore non può essere in alcun modo sostituita, alla luce del personale profilo di rischio e della possibilità di perdere il proprio denaro.

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